Capitolo dodici

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La mia gamba monca si era infettata, e la cosa mi aveva fatto un male cane. Poi il mio corpo, indebolito dall'infezione, si era preso una bella influenza che mi aveva tenuta a letto per circa una settimana intera. Corpo di merda. Influenza di merda.

A queste cose ormai ci ero abituata, dopo un incidente come il mio, è probabile che il fisico spesso abbia delle ricadute.

Quando la malattia finì del tutto fui riportata nella mia stanza.
Sandra mi trascinò sulla mia sedia a rotelle fino alla porta della camera, mi fece andare a sbattere sullo stipite, e poi mi lasciò sul letto. La mia camera era esattamente uguale ma c'era un mucchietto di lettere sul comodino.

Fuori dalla finestra il cielo era grigio e il vento forte faceva muovere gli alberi.

Chiusi gli occhi e quando li riprii lui era là. Era là nell'angolo della stanza, con la sua sedia scalcinata e il suo libro, leggeva.
Ad un certo punto alzò gli occhi dal libro, mi vide e posò il libro per terra. Si alzò con calma e mi fece un sorriso, un sorriso dei suoi, di quelli che fermano tutto, e mi fermai anche io, per guardarlo.

Stava là, bellissimo, fermo, sorridente.

Io era qua, pallida, quasi verde direi, stanca, sdraiata come sempre.

Come sempre.

All'improvviso la cosa mi apparve così ovvia che non c'era neanche bisogno di pensare. Lui era là, e io ero qua. Ma io qua non ci volevo stare, volevo stare con lui. Mi alzai a sedere sul letto, afferrai le stampelle e con l'aiuto di quelle mi tirai su.

Quando fui in piedi iniziai a fare il primo passo. Non camminavo dall'incidente.

Piano piano mi diressi, concentratissima, verso l'angolino, senza distrarre lo sguardo dai miei piedi per non cadere per terra.
Sentivo lo sguardo di lui sulla mia pelle.

Quando dopo un po' finalmente lo raggiunsi, alzai lo sguardo.

Niente.

Non c'era niente. Nessuno.

Ma non c'era neanche mai stato nessuno.

La sedia rotta era dall'altra parte, sotto la finestra, dove era sempre stata. Del suo libro, per terra, non c'era traccia. E di lui, neanche.

All'improvviso le gambe, o quello che rimaneva cedette.

Caddi, e rimasi là.

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