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📍Wimbledon

avevo voglia di riscattarmi  a Parigi ho perso la finale e riprendere il ritmo e la concentrazione non è stato facile 

ci tenevo a vincere il Roland Garros, Rafa era lì a vedermi e volevo renderlo fiero di me ma purtroppo il sogno è andato in frantumi

ora però ho un sogno si è avverato, il torneo che considero il più elegante di tutta la stagione, Wimbledon

il bianco le fragole con la panna, l'erba appena tagliata, Roger Federer, i reali inglesi, la moda, le fragole con la panna... (ok la smetto di pensare sempre al cibo), questo per me è Wimbledon e io quest'anno l'ho vinto

ricevere il premio dalla duchessa di Cambridge è stato un onore , lei è davvero carina e molto più bella che in foto se mi posso permettere, io invece ero emozionantissima e preoccupata...

c'è qualcosa che non ho ancora detto a nessuno

è da qualche giorno che la mia spalla mi sta facendo dannare, avendo perso Parigi volevo finire questo torneo e non ho detto nulla a Flavia per evitare un ritiro ma ora non la sento proprio più

sto trattenendo a fatica le lacrime

tutti applaudono, non posso piangere davanti a tutti... c'è anche il nostro amico dei Navigli che come promesso lo abbiamo invitato a vederci

tutti son felici della mia vittoria 

ho chiuso la finale con uno smash e lì ho sentito il dolore aumentare e non lasciarmi più, ho davvero tanta paura

"questa è la mia ragazza!" sento Matteo urlare e corrermi incontro per abbracciarmi

non ce la faccio più, crollo, crollo nelle sue braccia, inizio a piangere, lì mi sento protetta di solito ma ora mi sento solo una bambina indifesa che ha commesso l'errore più grande della sua vita 

"hei che hai?" mi chiede, non vedo la sua faccia ma l'ho fatto preoccupare sta volta, ne sono sicura

"non mi sento più la spalla Matteo..." gli rispondo in mezzo ai singhiozzi

sento il suo sguardo fisso su di me, so che è arrabbiato, dovevo dirlo prima che stavo male e per questo ora mi rimprovero anche io

arriva Flavia e Matteo le spiega tutto, io non riesco a parlare e ho la testa contro il petto di Matteo, non voglio gli sguardi degli altri che mi giudicano per il mio comportamento insensato, potrei essermi anche rovinata la carriera facendo così

vengo subito portata in spogliatoio e Flavia mi lascia sola con Matteo mentre va a chiamare il resto del team e il fisioterapista per vedere se la situazione migliora con un bel massaggio

"perché ca**o non lo hai detto prima Maia?! sai che potresti esserti rovinata la carriera così...", lo sapevo che era arrabbiato ma ora di litigare non ne ho proprio voglia

"senti, lo so sono stata una stupida ok, avrei dovuto dire a tutti che avevo male ma mettiti nei miei panni... ho perso una finale slam da poco, ritirarmi dallo slam dei miei sogni sarebbe stato un colpo troppo duro da sopportare!" rispondo con la mia voce rotta dai singhiozzi continui ormai da qualche decina di minuti

lo sento sospirare, d'altronde è un tennista anche lui penso che sotto sotto mi capisca... ma ci tiene a me e vedermi così di certo non lo fa stare bene e questo io lo so 

"ti capisco... ma dimmi ne è valsa davvero la pena?", non so cosa rispondere forse perché in questo momento vedo tutto nero. Le risposte sono due:

si perché se non è una cosa grave almeno ho vinto un'altro slam, il secondo di questa stagione

no, perché se è grave, come penso, io col tennis ho chiuso e avrò i sensi di colpa per tutta la vita

non faccio in tempo a rispondergli che arriva Flavia con il team. Il fisio inizia subito a toccarmi la spalla ma appena mi sfiora gli levo la mano, anche una piccola pressione mi fa subito un male cane e questo di certo non va bene

"va bene, ora non ti tocco per non peggiorare la situazione ma vai subito in ospedale a fare dei raggi...", è il fisioterapista a parlare

senza farcelo ripetere due volte, siamo già in macchina in direzione Londra verso l'ospedale più vicino. Appena arrivati mi mettono su una barella e mi portano in sala radiografie dove mi sottopongono all'esame. Sono passata subito senza dover fare code perché si è intromessa la federazione che ha chiamato subito l'ospedale e ora mi toccherà sdebitarmi anche con loro per questo favore

esco dalla sala, Matteo, Flavia e il team mi aspettano. Iniziano ora i minuti più lunghi della mia vita in attesa della risposta a tutti i miei dubbi 

 Iniziano ora i minuti più lunghi della mia vita in attesa della risposta a tutti i miei dubbi 

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"Mrs Sinner, ecco i suoi risultati...", l'italiano con l'inconfondibile accento inglese del medico mi fa svegliare dai miei pensieri

è arrivato il momento della verità

Flavia e il team si alzano in piedi mentre Matteo rimane vicino a me e mi stringe la mano, ha capito che sono preoccupata e sta cercando di calmarmi. Non so come farei senza di lui davvero però vorrei che ci fosse anche mio fratello qui, abbiamo una regola quando uno dei due sta male l'altro gemello gli deve portare del cioccolato. Forse è una cosa stupida ma è da quando siamo piccoli che lo facciamo, non averlo qui mi fa pensare a quando ero in Spagna da sola e il dolore aumenta ancora di più. Questa volta però non l'ho ancora chiamato, non voglio che si preoccupi, non se lo meriterebbe in questo momento, Wimbledon non è andato bene e so che ci teneva a fare bene, non voglio che abbia un altro problema per la testa

"signorina lei ha una tendinite alla spalla, si deve operare e i tempi di recupero sono di 3-4 mesi facciamo anche 2-3 con una buona riabilitazione e poi potrà tornare a giocare" 

il peggio si è avverato

una tendinite era l'ultima cosa che volevo sentirmi dire. I tempi di guarigione sono abbastanza brevi ma l'altro mio fratello per il rischio di una tendinite ha smesso di giocare e io non vorrei fare la sua fine. Poi 2-4 mesi di guarigione significa niente US Open e WTA finals a rischio se la situazione classifica dovesse rimanere quasi invariata come ora, considerando che sono prima e ho alte probabilità di arrivare nelle prime 8 anche senza disputare tornei

non piango, non voglio piangere, non voglio buttarmi giù, ce la farò, io voglio farcela

Matteo mi stringe nelle sue braccia facendo attenzione a non farmi male mentre il team ringrazia i medici. 

Vorrei che il mondo scomparisse e che restassimo solo io e lui, senza problemi, senza dolore

ora si che sono di nuovo al sicuro tra le sue braccia 

ora che la scuola finirà aggiornerò più spesso probabilmente e concluderò la storia, dalle bozze che ho fatto mancano solo più pochi capitoli credo...

ho deciso di tralasciare gli altri tornei, come il Roland Garros, per potermi concentrare sulla nostra coppia che sarà insieme molto unita in questo momento di riabilitazione per Maia  

spero sempre che vi stia piacendo

T🤍

Matteo Berrettini - la coppia del tennis italianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora