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Il 6 Dicembre Manuel e Simone litigano. Litigano perché un nuovo compagno di rugby non fa altro che inviare messaggi a Simone e potrebbe sembrare che ognuno di essi nasconda un tentativo spudorato di flirtare.

Allora litigano perché Manuel sbuffa ogni volta che Simone guarda il cellulare, nonostante stiano parlando durante una delle pause tra una lezione e l'altra.

Inizia tutto con un «Simò però me potresti pure guarda' quando te parlo.» che fa storcere il naso al minore.

«Sto rispondendo ad un messaggio, Manuel.»

«Ah quindi il messaggio è più importante de me? Vabbè...» ribatte il più grande.

E la situazione precipita quando Simone alza gli occhi al cielo e «è soltanto Gianni.» dice.

«Gianni il coglione che te sta a scrive' da tre anni?»
«Innanzitutto mi scrive da tre giorni, al massimo, e poi non è un coglione.»

Manuel sbuffa, ancora.

«Vabbè allora vattene da Gianni, Simò.»

«Manuel.» Simone gli afferra un braccio, fermandolo.

«Simone.»
«Che fai?»
«Vado da Chicca.»

Glielo dice con così tanto disprezzo Manuel, che Simone, per il resto della mattina, non gli rivolge la parola.

Alla fine tornano a casa che nessuno dei due ha più parlato con l'altro ed entrambi vorrebbero terribilmente inviare un messaggio.

Quello che cede però è Manuel che da Chicca ci era andato davvero, solo per lamentarsi poi di questo ragazzo che continuava a scrivere a Simone, guadagnandoci un «secondo me te piace Simone.» al quale aveva risposto sbuffando, ancora.

Simone
Simò
Simo
Dai Simò rispondi

Aspetta mezz'ora, resta mezz'ora sul letto ad attendere che le spunte a quei messaggi diventino blu, ma ciò non accade.

Allora gli viene in mente il giorno del compleanno di Monica, in cui Simone gli aveva detto, entusiasta, che la red velvet è la sua torta preferita.

Non sa in che modo riesca a trovare la ricetta per fare dei biscotti allo stesso gusto di quella torta e, soprattutto, non sa come — ben tre ore più tardi — sia riuscito a farli.

Sono rossi e al centro c'è incollato un cuore bianco, perché aveva trovato dei cioccolatini piccolini accanto alle casse e aveva pensato che fossero carini.

Il problema è che Simone non gli ha ancora risposto e lui è abbastanza preoccupato.

Ci va lo stesso a casa dell'amico, ci va e trova sua nonna impegnata a portare in casa delle stelle di Natale.

«Buonasera signora, Simone non c'è?» domanda, leggermente imbarazzato.

«Manuel, tesoro, no. Ciao! Simone oggi aveva un allenamento extra, non è ancora tornato. Non lo sapevi?» spiega la donna.

«No, va bene, non fa niente.» balbetta allora lui, timido.

«Puoi aspettarlo qui se vuoi eh.»
«No, può... può solo dirgli che gli ho lasciato questi però? Grazie.»

È così che, un'ora più tardi, Simone si ritrova una bustina contenente biscotti sulla scrivania ed un messaggio su Whatsapp.

Scusami per stamattina, so stato no stronzo. T'ho lasciato i biscotti, dovrebbero piacerti.

Ed è così che Manuel si ritrova con una chiamata in arrivo alle sette di quella stessa sera, più o meno.

«Simò?»

È incredulo Manuel quando sente la voce dell'amico.

«Manuel... io i messaggi non li avevo visti.» spiega e lui si sente ridicolissimo.

«Non... non ce l'avevo con te.»
«Ah.»
«Eh...»
«Vabbè però te so' piaciuti i biscotti?»

Simone ridacchia, ne ha mangiato già uno.

«Sì, sono buonissimi, ma avrei preferito... mangiarli con te, ecco.»

Manuel sente un fastidio al petto al quale non sa dare un nome ma allo stesso tempo si sente leggero.

«Domani, no?» propone, sorridente.

«Domani...»

Simone resta qualche secondo in silenzio, poi parla di nuovo.

«Manuel...»
«Dimme.»
«Gianni c'ha presentato la sua ragazza oggi, si chiama Claudia, stava in classe co' te, lo sai?»

Manuel quasi affoga con la saliva.

«Ah, me fa... me fa piacere pe' lui, per lei, tutti... bello, insomma.» balbetta, sentendosi un perfetto idiota.

Sente Simone ridere e vorrebbe schiaffeggiarlo.

«Secondo me te stai a diverti' 'n poco troppo Simò.» borbotta allora.

«Tantissimo Manuel, tantissimo.»
«Ma che stai a magna' mentre parliamo?»
«Eh, so' buoni i biscotti oh! Anzi, aspetta, ti videochiamo, così mangiamo insieme.»

Che Manuel abbia passato gli istanti successivi a sistemarsi capelli e maglietta, a nessuno è dato saperlo.

Che Manuel abbia passato gli istanti successivi a sistemarsi capelli e maglietta, a nessuno è dato saperlo

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