Spencer ne era distrutta, Toby l'aveva distrutta. Lei aveva sbagliato, ma era stato tutto un malinteso, però quel malinteso aveva rovinato la loro relazione. Purtroppo non poteva neanche dare la colpa ad Aria, aveva tutto il diritto di vendicarsi, inoltre incolparla non avrebbe risolto la situazione. Così decise di cercare di spiegare a Toby la situazione. Provò in tutti i modi, ma appena si avvicinava al ragazzo, lui scappava via. Spencer si sentiva sola, si era avvicinata molto a Javier, che le aveva dato un grande supporto morale. Il ragazzo non riusciva più a vederla cosi triste, decise quindi di andare a parlare con Toby. "Toby possiamo parlare" disse Javier afferrandolo per un polso, "Non ho niente di cui parlare con te", "Ti prego ascoltami", "Senti, non ti è bastato il pugno?", "Si, si, mi è bastato. Ma ora ascoltami invece di fare l' orgoglioso", "Stai zitto! Non ti voglio neanche vedere e dì a quella traditrice che per me è morta" terminò Toby staccandosi dalla presa del ragazzo dalla pelle ambrata. Javier, toccato nel profondo da quelle parole verso la ragazza che lo aveva accolto nonostante il litigio con Toby, si scagliò contro Toby e lo colpì in pieno viso. Toby arretrò e un rivolo di sangue gli uscì dal naso, "Tu, non ti devi permettere di toccarmi con un dito. Pensa alla tua nuova fidanzatina e lasciami perdere" gli gridò Toby, "Ascoltami bene. A me non frega nulla di te e fidati se Spencer non ci stesse male non sarei neanche qui. Ora tu fai una cosa, vai da Spencer, le chiedi scusa per come l' hai trattata e la baci. Capito?" disse Javier, "Ma chi ti credi di essere? Non mi dici cosa devo fare. Ora lasciami andare". Toby si alzò e corse verso casa sua, chiuse la porta non prima di sentire Javier urlare: "Lei ti ama. Non la perdere per una cavolata". Toby si accasciò a terra, avvicinò le gambe al petto e le cinse con le braccia. Scoppiò in un pianto liberatorio, pianse con tutto il cuore, era tanto che non piangeva. Non aveva pianto alla morte della madre, non aveva pianto quando il padre aveva sposato un' altra donna, non aveva pianto quando era stato mandato in riformatorio, Spencer invece era riuscito a farlo piangere. Le lacrime si mischiarono al sangue e scesero copiose sul suo volto, fino a fargli diventare gli occhi rossi e le gote arrossate. Qualcuno suonò il campanello, così Toby si asciugò le lacrime e aprendo la porta trovò Spencer davanti. "Cosa ci fai qui?" chiese lui duramente, "Toby, ti prego ascoltami, lasciami spiegare. Solo un minuto, poi sparirò definitivamente dalla tua vita se me lo chiederai" lo pregò Spencer, "Vai parla..." disse Toby titubante. Spencer prese un bel respiro e raccolse le idee: "Allora, so che forse non mi crederai, forse non mi crederei nemmeno io, ma te lo giuro che è stato un malinteso e non te l'ho detto solo per non farti star male", "Ferma!, ferma!, ferma! Se sei venuta qui per dirmi che è stato solo un malinteso, allora vattene" la interruppe, "No aspetta, fammi finire. Ti stavo dicendo che si è stato un malinteso. Io e Javier siamo solo amici te lo giuro. Sei la cosa più importante della mia vita, non posso stare senza di te. Lo sai cosa sento quando sto con te? Ho il terremoto nello stomaco, tremo tutta, piangerei dalla gioia, ho voglia di abbracciarti e di baciarti ogni singolo secondo e sai cosa? Lo odio e lo amo allo stesso tempo. Odio il fatto di dipendere così tanto da te, lo odio perché ho paura di perderti e di non riuscire a vivere più senza di te. Amo però il fatto che mi hai fatto scoprire una cosa nuova, amo il fatto che mi fai sentire speciale, amo il fatto che ci sei solo tu nella mia vita. Ti prego perdonami, niente più segreti tra di noi, ma ti prego torniamo ad essere un Noi" concluse Spencer. Toby sospirò e disse tre parole che avrebbero potuto sollevare o distruggere Spencer: " Ti perdono. Ma ho bisogno di tempo. Non posso dimenticare che mi hai comunque mentito", "Quindi? Cosa significa? Stiamo insieme?" chiese spaventata, "Spencer ecco, non lo so ci devo ancora pensare", "Ti prego, non pensarci troppo. Io non ce la faccio senza di te", "Spen, anche io sto malissimo senza di te. Ma ho bisogno di tempo, ti prego capiscimi", "Ti capisco, ma mi manchi tanto", "Anche tu", "Ti prego abbracciami" lo pregò Spencer. Toby non se lo fece ripetere due volte e l'abbracciò, si sentirono tutte e due a casa. "Mi sento a casa tra le tue braccia" gli disse Spencer, "Sono felice di essere la tua casa" le rispose Toby mentre le accarezzava i capelli.
*My space*
Ciaoooo
Spero che il capitolo anche se corto vi piaccia, scusate per il ritardo e bacioni.
-Occhimmensi
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Spoby
Teen Fiction"It's always easier when you'are here"- Spencer La stroia d'amore tra Toby e Spencer di Pretty Little Liars dal mio "punto di vista". Io li adoro e spero che sia lo stesso per voi <3