Spoby

Sceglierei sempre te

Toby e Spencer si svegliarono alla stessa ora, ma in due case diverse. Nonostante si amassero, Toby aveva bisogno di tempo, gli aveva mentito e non riusciva a perdonarla per questo, nonostante ci provasse,aveva paura. Passarono giorni senza che i due si vedessero, Toby era rimasto in casa e Spencer non si azzardò di disturbarlo. L'unica cosa che lo bloccava, era che aveva paura che per Spencer quel bacio avesse significato qualcosa e che si fosse stufata prima o poi di lui. Decise quindi di uscire per mettere in ordine le idee. Sapeva che se ci fosse stata sua madre l'avrebbe aiutato, consigliato e gli avrebbe indirizzato la via giusta da seguire, ma lei non c'era e doveva vedersela da solo. Si sdraiò su un prato e si ricordò del primo appuntamento con Spencer, loro due, tranquilli che scherzavano, ridevano e si baciavano. Gli mancava tanto, la sua intelligenza, la parlantina, il fatto che non lasciasse nulla al caso, che volesse sempre avere ragione, le sue labbra, i suoi occhi e che dicesse così poche volte "ti amo", perché ogni volta sapeva che fosse sincera. Si accorse che non poteva più sopportare un altro minuto senza di lei, così scattò verso casa sua per parlare, doveva togliersi il dubbio: Spencer aveva provato qualcosa per Javier?

"Spencer, sono Toby. Apri! Dobbiamo parlare", Spencer aprì la porta titubante, ma prima che potesse aprire bocca, Toby si fiondò sulle sue labbra. "Che significa?" chiese lei, "Che mi sei mancata, ma prima dimmi una cosa: Hai mai provato niente per quel messicano da strapazzo?"domandò Toby, "No Toby, non ho mai provato niente per Javier. Siamo solo amici, te lo giuro". Toby le sorrise e si avvicinò alla sua faccia, così con le labbra sulle sue le sussurrò: "Sei mia. Ti amo" e la baciò come se fosse l'ultima volta.

*Il pomeriggio verso tardi *

"Toby, devi parlare con Javier" sbottò Spencer, "Perché?", "Perché gli hai menato, quando sai benissimo che era un errore e che lui cercava di farci riavvicinare", "Spencer, no!", "Toby...ti prego. Ci tengo, dopotutto è un mio amico", "Si un amico che dopo averti baciato continua a frequentarti. Senti Spencer, ti amo ma non mi sembra il caso", "Ti prego Toby, non capisci. Mi è stato vicino e ogni volta mi diceva che mi avresti perdonato, che mi amavi e che non mi avresti mai lasciato andare", "Non parlerò con lui, punto e basta", "Perché devi sempre fare così? Vuoi sempre sistemare tutto come ti pare", esca lamò irritato, "Non capisci, per me siete importanti entrambi e mi piacerebbe che foste almeno amici", "Spen, ti amo ma devi decidere: o io o quel coso. A questo punto non si può andare avanti così...", "Toby ma che dici? Sai che ti amo e che sei importante per me, ma lo è anche lui", "Spencer! Decidi, me o lui". Spencer si ammutolì; nonostante conoscesse da poco Javier, le era stato accanto per tutto quel tempo ed era diventato quel fratello che non aveva mai avuto, era come parte della sua famiglia, una parte migliore. Toby si spazientì e si incamminò velocemente verso la porta: "Spen, appena avrai capito cosa vuoi chiamami". Uscì dalla porta scontrandosi con Javier, che entrando trovò Spencer in lacrime. "Ora lo ammazzo quello, sono giorni che piangi per colpa sua" disse il ragazzo, "E' colpa mia, è tutta colpa mia" singhiozzò Spencer, "Non è colpa tua. Ora ti calmi e mi racconti cosa è successo", "Mi ha chiesto di scegliere tra te e lui. Io ho detto che non ci sarei riuscita, che siete entrambi importanti e se ne è andato via come una furia", "Da una parte lo capisco, anche io se fossi in lui ti vorrei tutta per me, ma deve capire che siamo solo amici. Se vuoi ci vado io a parlare", "No, Javier, non farlo, devo risolvere io", "Se devi smettere di essere mia amica per stare con lui, per me va bene, lo capisco. Voglio che tu sia felice", "Grazie Javier, ti voglio bene ma Toby è troppo importante" disse Spencer con le lacrime e lasciò la casa per dirigersi verso quella del suo ragazzo.

Bussò alla porta e senza dargli il tempo di parlare gli disse:"Ho scelto te, sceglierei te sempre, comunque, nonostante tutto e tutti, sceglierò sempre te", "Spen... sono stato un' idiota, se vuoi essere amica di Javier per me va bene. Mi basta sapere che avresti scelto me", "Davvero? Per te non c'è nessun problema?", "No piccola, per me va bene e se per te è così importante, allora proverò a parlarci", "Per me sarebbe bellissimo. Ti amo così tanto Toby Cavanugh", "Anche io Spencer Hastings". I due si baciarono finchè non vennero interrotti da un messaggio proveniente dal telefono di Spencer, "Piccola, leggi il messaggio magari è importante", Spencer annuì e lesse con timore il messaggio:

"Opss... ognuna di voi ha qualcosa da perdere. Hanna La Grassona stava per fare la spia. Un altro passo falso e verrete rovinate

-A"

"Oi, Spen, tutto okay?" chiese Toby sventolandogli la mano davanti alla faccia, "Eh?... si tutto bene, devo parlare con le ragazze ma ci penserò domani. Ora è la nostra serata.. o almeno quello che ne rimane visto che sono già le 23.00", "Va bene piccola, mangiamo qualcosa?", "Si direi di si... ma poi devo tornare a casa", "Non ti preoccupare, puoi dormire qui" disse Toby, "Magari... ma non ho niente da indossare e mettere i vestiti di Jenna è fuori discussione", "E chi dice che devi usare vestiti?" rise Toby maliziosamente, "Quanto sei scemo" lo colpì sulla spalla Spencer, "Dai... scherzavo hahahahah. Ti do dei miei vestiti, anche se ti andranno un po' grandi". Spencer lo abbracciò e dopo essersi cambiati, andarono a dormire abbracciati, mentre ognuno di loro pensava a quanto fosse fortunato ad avere l'altro.

*Spazio me*

Sono in ritardissimo ma spero il capitolo vi piaccia. Prometto che per qualche capitolo non strapazzerò più la nostra amatissima coppia

Vi chiedo una cosa... vi prego rispondetemi: Quello nella foto (In alto il tumblr boy) non centra nulla ma io ogni volta che vedo queste foto fangirlo come una matta perchè sono dei fighi. Non so perchè ma ho una voglia assurda di mettere un tumblr boy ogni capitolo e fangirlare con voi... Insomma ditemi se vi va

Un bacino e al prossimo capitolo ps: Andate a leggere la mia altra storia "Insegnami a volare"

-Occhimmensi