Scappiamo insieme

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Toby nel tragitto verso casa si trovò a pensare, perché Spencer voleva stare lontano dalle sue amiche, erano sempre insieme e all’improvviso non parlavano più. Voleva capire, Spencer era molto importante per lui e per lei erano importanti anche le sue amiche, non voleva litigassero. Appena arrivato a casa fu accolto malamente da Jenna: “Toby, devi smetterla di frequentare Spencer. Lei non va bene per te”, “E chi andrebbe bene per me? Tu per caso?” chiese lui aggrottando le ciglia, “Ovviamente no. Ma lei non va bene fidati, ti farà stare male. Ti farà male. Stai attento ti prego” concluse la ragazza. Lui non poteva concepire che Spencer le avrebbe potuto far male, loro due si amavano, almeno credeva. Jenna non diceva mai niente se non ne fosse sicura, cosa sapeva lei sulla sua amata Spencer, cosa poteva sapere Jenna che Spencer non glielo avrebbe detto. Così decise di scendere a chiedere spiegazioni alla sorellastra: “Jenna! Cosa intendevi? Perché Spencer mi farà del male? Cosa sai?”, “N-niente, non so niente! Dico solo che siete cosi… diversi” balbetto la ragazza, “Jenna, non balbetti mai. Sei sempre sicura di quello che dici e le cose non le dici così senza motivo. Ora dimmi… cosa sai?” si sfogò Toby, “Ok.. so solo che quella famiglia non è normale, hanno tutti dei segreti e non approveranno mai la vostra relazione. Non te la faranno passare liscia. Inoltre lei e le sue amiche sono piene di segreti. Dico solo che non è sicuro stare con loro” con questo Jenna finì e camminò a tentoni verso la cucina. Toby era ancora più confuso, sapeva che essere amica di Alison non aveva fatto bene a nessuna di loro, ma arrivare addirittura ad avere segreti così grandi da rovinare la vita a qualcuno.
 
*Intano a casa di Spencer*
Spencer era molto nervosa, che voleva dire con “GAME OVER”? Era finita per lei, per Toby o per tutte e due? Cosa avrebbe fatto –A? In fondo –A era come Alison, se non le si dava ciò che voleva era pronta a tutto. Ma Spencer non lo era, aveva appena cominciato la storia con Toby, lo amava troppo e non era pronta a lasciarlo. Era troppo importante per lei, forse era un po’ egoista a pensare solo a se stessa, ma senza Toby si sentiva vuota. Decise perciò di partire per un po’ con il ragazzo, sarebbero partiti per non so dove, ma lontano da Rosewood. Andò su si mise una maglietta verde, una felpa nera, un paio di jeans skinny e degli stivaletti neri. Preparò tutto il necessario per stare viva almeno una settimana, prese tutti i soldi possibili e ne prelevò altri al bancomat. Intanto mandò un messaggio a Toby:
“Ti prego ho bisogno di andarmene. Prepara il necessario per stare qualche notte fuori. Non dire a nessuno. Arrivo tra qualche minuto. TI PREGO VIENI CON ME.
 
-Ti amo Spencer”
 
Quando arrivò il messaggio a Toby lui si fiondò in camera sua preparò una borsa con il necessario e aspettò Spencer fuori il porticato. “So che stai per partire e so anche con chi. Stai tranquillo Toby, non dirò niente. Ma lo faccio solo per te, non per quella lì” Disse Jenna e rientrò in casa. Toby si sentì sollevato, Jenna era stranamente amabile e nonostante non approvasse, era lì per lui.  Quando vide a macchina di Spencer corse verso di lei e aprì lo sportello. “So che non vuoi che ti faccia domande, lo sento… Ma stiamo scappando da qualcuno?” chiese intimorito Toby, “No.. ho solo bisogno di andarmene da qui per qualche giorno, solo che non voglio persone che me lo impediscano” rispose Spencer “Ti prometto che quando saremo arrivati chiamerò i miei, ma ora no” continuò lei mentendo. Toby acconsentì e dopo queste piccole rassicurazioni le diede un bacio, purtroppo però non riusciva a non pensare alle parole della sorellastra. Cominciò a pensarci, però si addormentò cullato dai rumori della macchina. Si svegliò verso le 5 del mattino, quando Spencer assonnata dal lungo viaggio in macchina trovò un Hotel non molto caro. “Spen… dove siamo?” chiese il ragazzo, “Siamo in Ohio, precisamente a Lima” continuò Spencer “Ho trovato questo grazioso Hotel e potremmo stare qui fino al nostro ritorno”, “Spencer ma sei pazza? Hai guidato 9 ore fino a Lima, in Ohio, perché volevi andartene da Rosewood. Potevamo andare a Filadelfia, o se volevi andare più lontano a New York!” Toby si arrabbiò molto, non capiva questa improvvisa necessità di scappare. Spencer quasi si spaventò, il suo ragazzo era davvero furioso, non l’avrebbe perdonata tanto facilmente. Però lei ci provò in tutti i modi: pregando, baciandolo, promettendo che non sarebbero rimasti molto. Lui provò a tenere il punto ma non ci riuscì, amava troppo quegli occhioni marroni per tenergli il muso. Entrarono nell’ Hotel e Spencer corse in doccia a darsi una rinfrescata, dopo tutto aveva sempre guidato 9 ore senza sosta. Finita la doccia decise di mettersi a letto, ma Toby la bloccò “Stiamo qui, ma mi hai promesso che appena arrivati avresti chiamato i tuoi. Quindi prendi il telefono e chiama”. Lei si limitò a prendere il telefono e a fare un cenno, come quello che fanno i soldati per rispondere al comandante. Scese giù nel cortile dell’ Hotel e invece di chiamare i genitori, chiamò Emily. Dopo qualche squillo rispose “Pronto Spencer… Che succede sono le 7”, “Ascoltami Emily, sono in Ohio con Toby. Siamo scappati, ho troppa paura di –A. Spero solo che non ci insegua. Coprimi con i miei ti prego, me lo dovete. Quando si saranno calmate le acque torneremo, ma Rosewood è troppo pericolosa per Toby.” Disse tutto ad un fiato Spencer. Quando terminò la frase arrivò Toby, Spencer sperò che lui non avesse sentito la conversazione tenuta con Emily. Per fortuna non sentì niente e andò ad abbracciare la ragazza, che finì la conversazione con l’amica con “Ciao mamma, ti voglio bene”, sperando di convincere Toby. Finita la telefonata, Spencer e Toby si diedero un lungo bacio, Spencer si sentì finalmente libera e sentì che –A non avrebbe mai potuto rovinare quei momenti. I ragazzi andarono a colazione e arrivò il cameriere, che chiese le loro ordinazioni, Toby ordinò per entrambi, ormai conosceva i gusti di Spencer. Arrivarono per lui un caffè fumante e un croissant, anche a lei arrivò un caffè ma accompagnato da un enorme e grazioso cupcake. Spencer divorò la colazione in men’ che non si dica e mangiò anche metà del croissant del suo fidanzato. “Ehi.. se avevi fame potevi pure ordinare altro cibo” scherzò Toby, “Scusa… Mi perdoni?” disse Spencer facendo gli occhi dolci, sapeva che a quelli Toby non sapeva resistere. Il ragazzo fece una smorfia e piano piano si avvicinò al volto di Spencer. E… splash… Spencer si trovò in faccia la parte della classe del cupcake,che era avanzata. Rimase a bocca aperta senza dire niente, era come una statua, ma pronta all’ attacco. Così prese un cupcake, che il cameriere stavo portando ad un’ altra coppia, e lo spalmo completamente sulla faccia di Toby. Perciò Toby la rincorse cominciando a farle il solletico e i due si ritrovarono in camera sdraiati sul letto. Quando si rilassarono Spencer si avvicinò alla faccia di Toby e gli diede un bacio, poi si accoccolò sul suo petto e chiuse gli occhi. Toby cominciò a passarle le mani sui capelli, accarezzandola con calma. Spencer si svegliò più tardi, anche Toby si era addormentato, così cercò di non svegliarlo e andò a fare una doccia. Quando uscì dalla doccia anche il ragazzo si svegliò: “Spen… che ore sono?”, “Amore hai dormito tantissimo. Sono le 16.00” disse Spencer asciugandosi i capelli. Il ragazzo rise e andò a farsi anche lui una doccia, baciò Spencer e si lasciò trasportare dall’acqua calda. Spencer uscì dalla camera e urlò a Toby che stava uscendo e di farsi trovare pronto per le 20.00. La ragazza uscì e andò per negozi, voleva comprare qualcosa di speciale per la cena romantica. Dopo ore alla ricerca di un vestito, entrò in un grazioso negozio, vide molti vestiti ma uno la catturò completamente. Era un vestito di un colore Blu di Persia, corto, con uno scollo a cuore tempestato da Swarovski. Prese anche un paio di tacchi e andò alla cassa. Si rese conto che erano le 19.30, così corse verso l’albergo.
 
*Intanto in albergo*
 
Toby stava fuori il balcone aspettando la sua amata Spencer, quando sentì la porta sbattere. “Spencer.. sei tu?” chiese urlando, ma non ricevette nessuna risposta, “Spen… sei tu?” chiese ancora, ma non ricevette, per l’ennesima volta, nessuna risposta. Toby non fece in tempo a girarsi che si trovò per terra, a contatto con l’asfalto. “Aiuto… Aiuto” dalla bocca uscì un urlo soffocato, che però arrivò alle orecchie del personale, che chiamò subito un’ ambulanza. A Spencer arrivò un messaggio, era da –A:
 
“CHOP CHOP stronzetta, qualcuno è caduto
 
-A”

Spencer corse in Hotel, andò in camera sua ma non trovò nessuno. Perciò corse alla reception e subito fu invasa dalle parole di una cameriera: “Mi dispiace signorina Hastings, ma il suo compagno è caduto dal balcone. Ora è in ospedale, si chiama: St. Rita's Medical Center. Se vuole l’accompagno”, “Si… Grazie” disse Spencer con voce tremolante.

*MY Space*

Ciao bellezze ecco il nuovo capitolo e spero vi piaccia

Ora siete messi in pari con efp, quindi dovrete aspettare credo poco meno di una settimana per il prossimo capitolo.

Se avete richiesete o dubbi sulla storia scrivetemi in chat privata. Grazie ancora per i voti e le visualizzazioni e vi chiedo ancora una volta di leggere il primo capitolo della nuova storia che sto scrivedo: Insegnami a volare, e  se vi piace di lasciare una stellina :)

-Occhimmensi

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