tied - wenclair oneshots

the wolf's bride pt.1

enid aveva ormai 17 anni e tra qualche mese sarebbe diventata maggiorenne. sentiva una pressione costante, soprattutto a causa di sua madre.
prima era la preoccupazione per la sua trasformazione in lupo mannaro, ora invece era la ricerca di un compagno. ogni lettera che riceveva (sì, lettere, perché enid faceva finta di non vedere le chiamate) era piena di domande su un possibile compagno lupo mannaro. sua madre insisteva sul fatto che, se non avesse trovato qualcuno in giovane età, sarebbe stata guardata male dal branco per il resto della vita.

per questo motivo, enid aveva deciso di tenere nascosta ai suoi genitori la sua relazione con wednesday nell'ultimo anno. voleva godersi il momento, senza pensare troppo al futuro. anzi, a volte si ritrovava a pensare al giorno in cui avrebbe dovuto rompere con wednesday, ma faceva del suo meglio per ignorare quei pensieri.
tuttavia, con meno di 8 mesi che la separavano dai suoi 18 anni, la pressione aumentava, e sapeva che sarebbe stato ancora più difficile trovare un "compagno da amare" dopo quella data.
così, all'insaputa di wednesday, aveva iniziato a frequentare il gruppo di lupi mannari della scuola. non con l'intenzione di mettersi con qualcuno, mai avrebbe tradito la sua piccola wednesday. na voleva iniziare a comprendere meglio il contesto, immergersi in quel mondo che, per quanto le fosse estraneo, faceva parte della sua identità.

non le piaceva affatto.

le sembrava tutto fin troppo animalesco, forse peggio che a casa.
ecco perché non si era mai sentita a suo agio tra i lupi, mentre invece si trovava bene con i vampiri, anime così oscure e tranquille. in fondo, era proprio la loro natura a farle sentire una sorta di affinità, un contrasto confortante rispetto alla selvatichezza del suo branco.
una sera, mentre si stava preparando, ricevette un invito a una serata con il gruppo di lupi mannari. mentre finiva di sistemarsi i capelli allo specchio, alzò la voce per farsi sentire.

"wednesday, io esco!"
disse, cercando di suonare il più naturale possibile, anche se una lieve tensione le attraversava la voce.
wednesday, che stava suonando il violoncello, si interruppe e la guardò con un'espressione enigmatica. sembrava voler dire qualcosa, ma esitò.
"ma.." iniziò, mordendosi l'interno del labbro.
"cosa c'è amore?" chiese enid, con un misto di preoccupazione e tenerezza.
wednesday la fissò per un momento, i suoi occhi scuri erano impenetrabili
"dovevamo vedere quel film stasera" disse infine, con un tono più morbido del solito.
gli occhi di enid si spalancarono mentre la consapevolezza la colpiva. come aveva potuto dimenticarsene? Si avvicinò a wednesday, che nel frattempo aveva smesso di suonare, e la guardò con affetto.
"domani, te lo prometto" mormorò, piegandosi per darle un bacio sulla testa.
le dita di enid si intrecciarono brevemente con le trecce di wednesday, giocandoci con dolcezza, cercando di trasmettere tutto l'amore che provava in quel gesto. poi, con un respiro profondo, si staccò da lei e uscì dalla stanza, sentendo già il peso della distanza che la serata avrebbe potuto creare tra loro.

♡♡

wednesday non se la beveva. enid ultimamente usciva troppo spesso, e benché cercasse di non farci caso, qualcosa nel comportamento della ragazza la turbava profondamente.
non era solo una questione di gelosia o insicurezza, ma c'era altro, qualcosa di più sottile e inquietante. negli occhi di enid, nel suo modo di muoversi, c'era una tensione che mercoledì non poteva ignorare. sembrava quasi che non volesse davvero uscire, come se fosse costretta a farlo contro la sua volontà.
quella sera, wednesday aveva avuto la conferma dei suoi sospetti. enid non era una persona sbadata, anche se poteva dare quell'impressione con il suo carattere vivace e spontaneo. dimenticare un appuntamento importante tra di loro era una cosa che enid non avrebbe mai fatto, a meno che non fosse stata spinta da una necessità più grande. e questa consapevolezza aveva innescato qualcosa dentro di lei, un bisogno urgente di capire cosa stesse succedendo davvero.
così, in veste di fidanzata determinata e sospettosa, decise di indagare.
mano, sempre al suo fianco, cercò di dissuaderla.