jealous

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wednesday si sentiva arrabbiata, sola e sull'orlo della depressione.
quella volta non c'era traccia di sentimenti positivi. odio, puro e nero, era tutto ciò che provava verso quel ragazzo. lui le stava portando via la sua migliore amica, l'unica persona al mondo che considerava davvero importante.
wednesday, lentamente consumata dall'ossessione, aveva calcolato con precisione che enid trascorreva in media solo 12 ore nel dormitorio, di cui oltre 8 a dormire. praticamente,
wednesday riusciva a vederla e osservarla solo in classe, come tutti gli altri studenti.
questo avveniva perché enid sembrava quasi evitare wednesday, cercando di andarsene dalla stanza non appena lei entrava.

la paura si faceva sempre più intensa, alimentata dal timore che enid la odiasse per aver insultato quel ragazzo disgustoso. wednesday cercava enid dappertutto, pur non sapendo esattamente cosa sperasse di ottenere, dato che probabilmente non avrebbe avuto nemmeno il coraggio di rivolgerle la parola.
la vide in giardino, a parlare con lui.
lui le scompigliò i capelli, e enid rise, divertita.
fu come se un pugnale le avesse trapassato lo stomaco più volte. wednesday dovette sedersi, cercando di gestire quel dolore improvviso e insopportabile.

nel frattempo, da enid...

"ajax, smettila, non lo farò"
disse il lupo mannaro con un tono velato di tristezza.
"oerché no? enid, così la perderai" rispose lui, e sapeva che aveva ragione.
"forse è meglio così"
sussurrò in risposta la ragazza.
"mi sto allontanando da lei per cercare di far svanire i miei sentimenti"
ajax fece un verso annoiato.
"stai scappando, enid. credi che non se ne accorgerà? fino a cinque giorni fa, non ti staccavi da lei neanche un minuto"
feci spallucce, anche se dentro provava tutt'altro
"non sembra essersene accorta, anzi, non sembra dispiacerle"

se wednesday avesse sentito quelle parole, probabilmente sarebbe esplosa, rivelandole quanto segretamente la amava. ma non era lì, perché stava ancora cercando di riprendersi da quella dolorosa sensazione.
si alzò, determinata: aveva bisogno di parlarle.
si alzò e si diresse verso di lei. ma, sorpresa! lei si alzò con l'intenzione di andarsene.
sperava fosse una semplice coincidenza, ma quando vide che enid le lanciava un rapido sguardo, capii che se ne stava andando proprio per colpa sua.

arrivò al tavolo di ajax e sbattete le mani, facendolo sobbalzare.
"gorgone, dove sta andando enid?"
"in biblioteca"
rispose. stava praticamente mendicando un po' del suo tempo, ma l'assenza di enid stava diventando straziante.
wednesday aspettò dieci minuti prima di entrare in biblioteca, cercando di rendere il tutto il più naturale possibile. enid era seduta a un tavolo, impegnata a fare dei compiti di inglese.
si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, ma questa ritornò subito alla posizione iniziale.
decise allora di soffiarci sopra, in una scena così carina da far sorridere per fino la ragazza oscura.
ovviamente lei notò subito la difficoltà con cui enid tentava di concentrarsi. soffriva di dislessia e ADHD, quindi per lei studiare non era mai facile. spesso passavano serate intere a cercare di concentrarsi insieme.
ora però, probabilmente, quello stronzo di ajax non l'aveva neanche aiutata.

wednesday penso subito che sarebbe stata sicuramente una fidanzata migliore di lui.
ignorò quei pensieri e si avvicinò a enid.
"ehy"
disse a bassa voce. lei alzò lo sguardo e notò come, improvvisamente, si sentisse in ansia.
"wednesday"
disse, mentre ella si sedeva accanto a lei.
tirò verso di se il libro, cercando di capire su cosa stesse lavorando.
"posso?"
chiese, forse un pizzico in ritardo, guardandola negli occhi.
lei deglutì e annuì.
la addams sorrise leggermente e le spostò quella dannata ciocca dietro l'orecchio. finalmente, avrebbe passato del tempo con la sua enid.

iniziò a spiegarle alcuni concetti, notando come probabilmente non avesse neanche tentato di prestare attenzione in classe.
col passare del tempo, lo studio si trasformò in una sincera chiacchierata, una di quelle che non avevamo più da tanto.
"ehy, ehy, weds"
disse enid, mettendole una mano sulla spalla. alzò lo sguardo, confusa.
"perché stai piangendo?"
chiese, preoccupata.
wednesday si portò le mani al viso,  stava piangendo?

"io..."
non riusciva a parlare, un nodo alla gola le bloccava le parole.
sembrò sciogliersi quando sentii enid iniziare ad accarezzarle un braccio. "enid, grazie a te ho capito quella cosa tanto complicata chiamata amicizia. ho capito perché le persone ne sentano il bisogno"
disse con voce tremante.
enid spalancò gli occhi, cercando di ricomporsi subito.
"tuttavia, io credo di non aver ancora capito l'amore. vedo come il tuo amore, il vostro amore, sembri così bello; mentre quando io provo amore sento solo una sensazione straziante"

enid's pov

quelle parole mi sciolsero e, allo stesso tempo, mi ferirono profondamente.
a chi si riferiva con "vostro amore"? E di chi era innamorata wednesday?
ma soprattutto, perché l'amore la faceva soffrire così tanto?
"weds, chi è che ti ha ferito?"
le chiesi. stava di nuovo piangendo, cercai di asciugarle le lacrime, ma mi precedette, coprendosi il viso con il braccio.
"te l'ho detto, enid, è il vostro amore che mi fa provare questo dolore"
disse con voce spezzata. un brivido mi attraversò la spina dorsale. lei provava qualcosa per me?

"so che non potrò mai essere ajax, ma se potessi almeno riavere la tua rumorosa presenza in stanza con me... non so cosa ho fatto di male per farti allontanare"
confessò con una sincerità che mi destabilizzò completamente.
lei credeva che io e ajax stessimo insieme? la mia cotta mi ricambiava? senza pensarci, le strinsi la vita, appoggiando la testa sul suo collo.
wednesday mi ricambiò, stringendomi con un'intensità che non avevo mai sentito prima, come se avesse un disperato bisogno di quell'abbraccio.

spostai leggermente la testa, portando il suo orecchio vicino alle mie labbra. "darò in modo che il tuo amore sia dolce come lo zucchero"
le sussurrai, dandole un lento bacio sotto l'orecchio.
sentii la sua pelle riscaldarsi sotto le mie labbra.
cazzo, quella ragazza mi amava davvero.

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