Capitolo 3

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𝑪𝒂𝒓𝒐 𝒅𝒊𝒂𝒓𝒊𝒐,
𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐. 𝑺𝒕𝒂𝒏𝒐𝒕𝒕𝒆 𝒉𝒐 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒖𝒏 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒊𝒑𝒐𝒕𝒆𝒕𝒊𝒄𝒐 𝒃𝒂𝒄𝒊𝒐. 𝑬𝒓𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒆𝒕𝒕𝒐. 𝑳𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒍𝒂𝒃𝒃𝒓𝒂 𝒆𝒓𝒂 𝒎𝒐𝒓𝒃𝒊𝒅𝒆, 𝒔𝒂𝒑𝒐𝒓𝒊𝒕𝒆, 𝒆𝒓𝒂𝒏𝒐 𝒎𝒊𝒆 𝒆 𝒈𝒊𝒖𝒓𝒐, 𝒗𝒐𝒓𝒓𝒆𝒊 𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂𝒔𝒔𝒆 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒆. 𝑵𝒐𝒏 𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂𝒔𝒔𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒆𝒔𝒄𝒐 𝒂 𝒔𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒍𝒖𝒊. 𝑨𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒉𝒂𝒕𝒕𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂. 𝑴𝒂 𝒗𝒐𝒓𝒓𝒆𝒊 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒍𝒐 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒊, 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒍𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒂𝒄𝒄𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒂 𝒎𝒆, 𝒃𝒂𝒄𝒊𝒂𝒓𝒍𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐, 𝒗𝒐𝒓𝒓𝒆𝒊 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒍'𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒖𝒊, 𝒗𝒐𝒓𝒓𝒆𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆 𝒂𝒍𝒍'𝒖𝒏𝒊𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒍 𝒎𝒊𝒐. 𝑴𝒂 𝒑𝒖𝒓𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐, 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒆 𝒔𝒂𝒓𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒖𝒑𝒊𝒅𝒆 𝒇𝒂𝒏𝒕𝒂𝒔𝒊𝒆.

- sʜᴏᴛᴏ
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Scesi al piano di sotto, a braccetto con la mia fidata apatia.

«Buongiorno principessa!» mi accolse Touya a braccia aperte.

Lo fulminai con lo sguardo «é davvero icredibile come tu riesca ad essere odioso già alle 8 del mattino.» sbuffai, sedendomi a tavola.

«Okay. Per prima cosa, é l'una del pomeriggio, e poi, so che mi vuoi bene.» uno strano sorrisetto spuntò sul suo volto «comunque, Fuyumi oggi ha intenzione di andare a mangiare fuori perciò, vestiti bene.»

«Fuori? Intendi- fuori, in un ristorante o robe simili?» spalancai la bocca.

«No Shoto, fuori in giardino, ovvio.» si batté il palmo della mano in fronte borbottando un 'idiota', che ignorai.

Mi fiondai senza indugi in camera mia, afferrando la mia camicia preferita e un paio di jeans neri, per poi tornare in cucina con un sorriso a 32 denti stampato sul volto.

«Sono pronto!»

«Fuyumi e Natsuo ci aspettano già lì, prendi le medicine.» mi raccomandò.

«Non ne ho bisogno, se sono insieme a voi. Fuyumi ne ha sempre una scatola in borsa.»

«Shoto. Non fare storie e prendi le tue medicine.» il suo sguardo si fece cupo.

Decisi di non ribattere, presi l'essenziale e mi diressi insieme a lui in macchina, dove stettimo in silenzio per tutto il tragitto.

«Ed eccoci arrivati.» esclamò, parcheggiando l'auto.

«Ma questo è-» gli occhi, mi si fecero immediatamente lucidi «perché siamo qui? E dove sono Natsuo e Fuyumi?»

«Siamo qui, per il tuo primo appuntamento.»

«Primo appuntanento? Touya, cosa-»

«Smettila di fare domande e scendi dalla macchina prima che cambi idea.»

Camminai a passo lento verso il ristorante, il cuore mi batteva sempre più forte.
 
Devo calmarmi e respirare.

Ma queste 2 azioni si interruppero nel momento in cui incrociai due occhi rosso rubino.

«No. Non puoi lasciarmi da solo con lui. Quando é venuto a casa nostra mi sono agitato troppo ed ho iniziato a sudare e tremare.» strinsi l'orlo della giacca di mio fratello, come farebbe un bambino.

«Per questo ti ho fatto portare le medicine. Coraggio, divertiti per un giorno fratellino.» e andò via. Lasciandomi lì in mezzo al parcheggio.

«Ciao.» mi salutò Bakugou, anche lui sembrava abbastanza imbarazzato.

Risposi con un cenno della mano.

«Il nostro primo appuntamento eh?» continuò, accompagnato da una risata nervosa.

«Eh già..» iniziai, come al solito a dondolarmi sui talloni.

«Fuyumi mi ha detto che il nostro tavolo è il numero 11.»

«Numero 11» sovrapposi la mia voce alla sua «questo era il ristorante di mia madre.»

«Wow, allora é vero che era una donna straordinaria. Questo posto è spettacolare!» gli si illuminarono gli occhi.

«Si, lo era..» mi rabbuiai per un secondo.

«Ah, scusami, non volevo.»

«No, scusa tu. Questo dovrebbe, essere un appuntamento, sto già rovinando tutto.»

«Tranquillo. Ma ora entriamo, si gela qui fuori.» mi prese la mano, portandoni all'interno dell'edificio.

Arrossii, sedendomi al mio tavolo.

~~~
WRITER's pov

Amore. Era questo che provava Shoto, ogni volta che si perdeva nelle iridi cremisi dell'altro. Riconobbe subito che era amore, dal modo in cui il suo corpo reagiva ogni volta che vedeva o pensava al biondo. Il suo cuore batteva all'impazzata, i palmi gli sudavano, i brividi percorrevano uno dopo l'altro la sua spina dorsale e la sua faccia di contorceva sempre in un ampio sorriso.

Anche il biondino sentiva di provare qualcosa. Solo una volta in tutta la sua vita si era innamorato, ma la storia non trovò futuro, a causa del brutto carattere di quest'ultimo. Si era infatti ripromesso, che la prossima volta che si sarebbe innamorato, non avrebbe compiuto lo stesso errore. Ma Shoto era diverso. Era come un enigma modellato a persona e questo lo intrigava molto.

I due ragazzi si sorrisero, ignari dei sentimenti dell'uno nei confronti dell'altro. Finirono il loro dolce ed uscirono, sempre mantenendo il sorriso.

«Mi sono divertito molto.» fu Katsuki a rompere il ghiaccio.

«Anch'io, davvero tanto.»

«Dovremmo uscire più spesso. Sempre se a te va.»

«Certo!» uscii dalla bocca di Shoto come un gridolino.

«Allora, ci salutiamo qui.»

Il biondo, si avvicinò alla guancia del bicolore intento a stamparli un dolce bacio, ma Shoto, forse inconsapevolmente, si voltò facendo scontrare le loro labbra. Le sua guance si dipinsero di porpora.

«Scusami, io non-»

Bakugou, ora consapevole unì di nuovo le sue labbra con quelle di Todoroki, questa volta il bacio fu più lento ed intenso.

«Allora io-» si schiarì la voce Shoto «vado. Ci vediamo.»

Appena si voltò per tornare a casa, passò un dito sulle sue labbra. Avevano impresso il sapore dolce di Bakugou. In quel momento, al bicolore, sembrava di essere in un sogno. Un sogno del quale non avrebbe più voluto risvegliarsi.

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É corto, lol.

~yoshi<2

Hikari are; Todobaku [revisionata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora