Capitolo 7

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𝑪𝒂𝒓𝒐 𝒅𝒊𝒂𝒓𝒊𝒐,
𝒐𝒈𝒈𝒊 𝒔𝒂𝒓ò 𝒃𝒓𝒆𝒗𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒊𝒔𝒐. 𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐♥︎♥︎♥︎♥︎♥︎♥︎♥︎♥︎♥︎.

– sʜᴏᴛᴏ
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Ospedale. Un luogo a parer mio tetro. Con quelle pareti bianche che sembrano volerti ipnotizzare e gente che mente per "il tuo bene". Mi distrugge l'umore questo posto e nonostante io abbia passato gran parte della mia vita dentro questo parco giochi di malattie, ancora non riesco a farci l'abitudine.

«Shoto, prego puoi entrare.»

Mi alzai dalla scomoda sedia della sala d'attesa, entrando, seguito da mia sorella, all'interno della solita e monotona stanzetta.

«Eccoci qui. Come ti senti oggi caro?»

«Dottor. Tanaka, non ho più 5 anni. É inutile che continua ad usare quel sorriso falso.»

«Shoto.» mi rimproverò mia sorella.

Sbuffai.

«Hai ragione Shoto, è ora di parlarci da adulti.» si sistemò gli occhiali «come ben sai, ci sono brutte notizie.»

«Si, l'ho saputo.»

«Tu sei un caso molto particolare, trovare un donatore compatibile con così poco preavviso è praticamente impossibile. E mi dispiace tanto.»

«Non mi guardi con quell'espressione. Non voglio farle pena.»

«Mi conosci proprio bene, eh?» sorrise «ti ricordi quando da bambino, venivi a trovare tua madre? Facevi una corsa dall'ingresso fino alla sua stanza, solo per raccontarle cosa avevi fatto durante la giornata e, per ricordarle che le volevi bene.» fece una pausa, che sembrò infinita «eppure non ti ho mai sentito pronunciare un 'a domani' o 'ci vediamo dopo'. Eri solo un bambino Shoto, eppure avevi già capito tutto sulla vita e sulla morte.»

Mi ero ripromesso che non avrei mai più pianto dentro questo orrendo posto. Eppure, eccomi qui, a frignare come un poppante.

«Possiamo continuare la visita? Vorrei andare a casa presto.» borbottai.

Annuì «allora, hai presentato qualche altro sintomo in questi giorni?»

«Non credo..»

«Una febbre improvvisa, eccessiva sudorazione, pallore. Nessuna di queste?»

«No..»

«Dottore.» mi ero dimenticato che Fuyumi fosse qui «ultimamente non mangia molto e fa fatica a stare in piedi per più di 15 minuti.»

«Capisco. Grazie Fuyumi.» mi scrutò «Shoto, me le devi dire queste cose. Io sto cercando di aiutarti.»

«Aiutarmi? A fare cosa? A farmi pesare meno il fatto che probabilmente non mi rimane meno di un anno di vita?»

«Shoto, smettila!» mi sgridò mia sorella.

«No, tu soprattutto, sei la prima che deve imparare a tapparsi un po' la bocca. Non credere che non ti abbia sentito al telefono ieri sera. Hai seriamente chiesto a nostro padre di aiutarvi a cercare un donatore?» alzai, anche se di poco, il tono della voce.

«Io non voglio che tu muoia!» singhiozzò.

«Tanto che differenza fa? Vivrete benissimo anche senza di me.»

«Non dire così. Tu sei pur sempre mio fratello, io ho il compito di proteggerti.»

«Proteggermi? Da cosa? Da una malattia che ormai ha preso il sopravvento? Wow sorellona, sei stata un'ottima protettrice, complimenti.» le feci un applauso.

Hikari are; Todobaku [revisionata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora