Capitolo 15

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BAKUGOU

Sono un fascio di nervi. Oggi è ufficialmente un mese che io e Shoto stiamo insieme. Sono giorni che organizzo "l'appuntamento prefetto", ma se non dovesse piacergli?

Forse mi faccio troppi problemi. Insomma, l'altro giorno ha detto che non gli interessavano regali o gesti eclatanti. Dice che gli basta restare tra le mie braccia per un intero pomeriggio. Dio, sono proprio cotto. Quel ragazzo è capace di farmi provare emozioni mai provate prima, forse è quello giusto, almeno stavolta.

Mi vestii di tutto punto e controllai il cellulare per l'undicesima volta, ancora zero messaggi.

E se ha deciso di darmi buca? No, impossibile lui non è il tipo. Ma se fosse successo qualcosa di brutto? Me lo direbbe? O me lo terrebbe nascosto come quella volta che era in ospedale?

Mi infilai le scarpe e mi diressi verso casa sua. L'ansia iniziò a salire quando non vidi l'auto di suo fratello. E se gli fosse davvero successo qualcosa?

Bussai deciso alla porta. Passarono circa 3 minuti prima che la porta si aprì. Tirai un sospiro di sollievo.

"Hey, scusa se non ti ho risposto. Avevo il telefono sotto carica in cucina ed ero in doccia." sorrise Shoto facendomi entrare in casa sua.

Aveva i capelli tirati indietro, una camicia bianca e dei jeans. Il tutto faceva risaltare ancora di più il suo corpo ben scolpito.

"Auguri amore." mi risvegliò dai miei pensieri scoccandomi un bacio umido sulla guancia.

Per la prima volta arrossii "auguri, piccolo." ricambiai il suo bacino.

"Metto le scarpe e arrivo!" esclamò iniziando a correre verso camera sua.

Mi incantai per un attimo, fissando il vuoto.

E' così bello. Mi sento così fortunato ad averlo tutto per me. Ed ho così paura del fatto che potrei perderlo da un momento all'altro che mi manca l'aria.

Grazie a lui sono diventato una persona migliore. Vorrei così tanto avere un futuro con lui. Vorrei tornare a casa stanco la sera, dopo un'intera giornata di lavoro e trovarlo in cucina con un grembiule ridicolo mentre nostra figlia lo aiuta a preparare una torta al cioccolato e arancia, la mia preferita. Vorrei vederlo varcare la soglia di una piccola chiesa, e sull'altare sentirlo pronunciare quel fatidico 'si, lo voglio'. Vorrei poter assaporare il suo corpo giorno dopo giorno. Vorrei vederlo invecchiare, tenerlo per mano e sentirlo ripetere che mi ama fino allo sfinimento.

"Bakugou, ci sei?" mi appoggiò una mano sulla spalla facendomi sussultare.

"Huh? Si, si ci sono."

"Sembri un po' assente, qualcosa non va?"

"No è che, pensavo a quanto fossi bello."

Le sue guance si dipinsero di rosso "dai, non sono poi così bello."

"Credo che tu abbia bisogno di più specchi in casa tua."

Si nascose il viso tra le mani "coraggio, andiamo."

Gli presi la mano portandolo nel luogo dell'appuntamento.

"Il mio giardino?" mi guardò confuso.

"Ho chiesto consiglio a tua sorella e tenendo conto del tuo 'voglio solo stare con te', abbiamo deciso che la tua casetta sull'albero andava bene."

"Non la uso da quando ho 10 anni, ci sarà bisogno della disinfestazione." ridacchiò.

Scossi la testa, conducendolo fino ad essa.

"Ci ho messo giorni interi per sistemarla e decorarla tutta con rose bianche e rosse, lucine e decorazioni varie. Per fortuna che camera tua non affaccia su questo lato del giardino, altrimenti la sorpresa sarebbe stata rovinata."

Hikari are; Todobaku [revisionata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora