Capitolo 16

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Mi svegliai di soprassalto, rendendomi subito conto di non essere nella mia stanza. Intorno a me c'era un enorme libreria pieno di manga e statuette varie.

Riconobbi subito essere la camera di Izuku.

Mi alzai con la testa dolorante, trascinandomi fino al salotto, dove trovai Izuku a dormire stravaccato sul divano.

"Hey, Deku, svegliati." lo scossi leggermente.

"Mmh, Kacchan, sei tu?" biascicò.

"No, sono Babbo Natale." sbuffai.

Aprii del tutto gli occhi "ma tu non sei vecchio e paffutello." borbottò.

"Dovrebbe essere un complimento?" alzai un sopracciglio.

Annuì "stai meglio?"

"Un po' si. Ma, non capisco perché mi sono risvegliato nel tuo letto."

Poggiò il dorso della mano sulla mia fronte "menomale, non sei più bollente." accennò un sorriso "ieri sera avevi la febbre, così ho chiamato tua madre per dirle che avresti qui."

"Ah, beh, grazie." balbettai.

"Non devi ringraziarmi." si stiracchiò "cavolo questo divano è davvero scomodo." mugugnò.

"Potevi dormire nel tuo letto."

"Non volevo darti fastidio."

Cosa si dovrebbe rispondere in questi casi? Non sono abituato ad essere gentile.

"Oggi ti va di andare a trovare Shoto?" la sua voce era lieve.

"Sono terrorizzato all'idea di vederlo ridotto così."

"Kacchan, lui ha bisogno di te. E ora più che mai."

"Se non fossi stato stronzo a quest'ora magari lui starebbe bene."

Sentivo le lacrime, di nuovo.

"Smettila di darti la colpa. Era malato già da prima di conoscerti."

"Si ma, negli ultimi giorni é peggiorato e io non ci ho nemmeno fatto caso, pensavo solo a farci sesso e, magari é stato anche questo a farlo ammalare ancora di più." strinsi i pugni.

Le sue mani morbide si posarono sulle mie guance "smettila Kacchan. Tu sei il ragazzo migliore che Shoto possa mai avere. Riconosco gli occhi di un innamorato quando li vedo. E fidati se ti dico che ogni volta che eri nelle vicinanze a Shoto brillavano gli occhi come se avesse fossi la cosa più bella del mondo. Io ti chiedo di stargli accanto perché è la persona alla quale tengo maggiormente e vorrei solo il meglio per lui." riprese fiato "e poi, lui ti ama più della sua vita, tu lo ami altrettanto quindi ora finiscila di darti la colpa di tutto perché non è così, cazzo." disse, tutto d'un fiato.

Accennai un lieve sorriso "verrò in ospedale con te, se è questo che vuoi."

"Ne sono felice."

***
Dopo uno scomodo viaggio in pullman, arrivammo in ospedale.

Più ci avvicinavamo, più il mio cuore aumentava di battito. Poco prima di varcare la soglia, istintivamente presi la mano di Izuku.

"Non essere nervoso, non serve a niente."

Mi fermai a prendere un enorme respiro prima di entrare nell'edificio.

Chiedemmo informazioni alla reception e prendemmo l'ascensore fino al 4⁰ piano, stanza n⁰ 7.

Non ero pronto. Non ero per niente pronto a vederlo su quel lettino d'ospedale, pieno di fili collegati a macchine infernali.

"Siamo arrivati." sussurrò Izuku lasciandomi la mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19, 2023 ⏰

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