Il pensiero comune di questa mattina è senza dubbio "ieri ho bevuto troppo".
Da un certo punto di vista è una conclusione che potrebbe riservare alla sottoscritta dei vantaggi – vedi vuoti di memoria su alcune dinamiche della serata – , se non fosse che sono stata colpita in prima persona.
Nessun vuoto di memoria, ricordo ogni minimo dettaglio, ma avrei di sicuro fatto a meno dell'emicrania mattutina post tre calici di vino.
Intendiamoci, io adoro il vino e ogni occasione è buona per scoprire sapori nuovi, tuttavia se il mio corpo avesse voce in capitolo non credo che mi darebbe manforte in questo senso.Sto blaterando e blaterando con me stessa nel tentativo di distrarmi dall'ennesima assegnazione random all'interno delle auto.
Abbiamo deciso di noleggiare delle jeep per esplorare l'isola prima di ritornare a casa base; un'idea che sarebbe potuta risultare più che comoda, se solo non mi fossi lasciata trascinare da Sabrina e Gioia nel veicolo da loro scelto.Già, sono proprio una frana quando si tratta di decisioni. Lo dimostra ampiamente il fatto che sono sul sedile posteriore della jeep guidata nientepopodimeno che da Francesco Viale.
Come non esserne felice?
Non si vede, sono al settimo cielo.Non mi sento di incolpare le ragazze che non sanno nulla degli ultimi dissapori tra me e il viaggiatore ritardatario, e che in fondo stavano solo cercando di privarmi del disagio di dover condividere lo stesso spazio con Erina Marchesi e Leonardo Costa in un perfetto triangolo da soap.
A dispetto di ciò che crede Viale, non sono una sprovveduta completa e so decodificare il comportamento femminile.
Il mio problema, semmai, è riuscire a fare altrettanto con quello maschile.Sono completamente immersa nel panorama di sabbia e acqua alla mia destra, quando Sabrina si volge indietro di soppiatto.
«Allora?» esordisce.
Credo di aver avuto un incubo simile proprio questa notte. La guardo con la coda dell'occhio sperando che la mia pacata indifferenza abbia la meglio.
«Avanti, non è questo lo spirito che dovresti avere dopo ciò che è successo ieri» mi rimprovera.
In effetti, adesso che me lo fa notare, il mio umore ha subito un calo drastico dalla serata di ieri.
«Dato le espressioni di questa mattina, credevo ci sentissimo tutti allo stesso modo.
Ieri abbiamo esagerato» commento, abbandonando la testa indietro.«O forse sei tu quella che ha bevuto qualche bicchiere di troppo. Avevi già bevuto abbastanza, c'era proprio bisogno di continuare anche in stanza?»
Se avete bisogno di un alibi, ricordate di non contare su una Gioia Bianchi.
Sabrina mi volge un'occhiata insoddisfatta. «Avete continuato a festeggiare senza di me?»
«Mi sono svegliata a notte fonda e l'ho trovata vicino alla finestra con un nuovo calice di vino.»
«Non si dice, affogare i dispiaceri nell'alcol? Dovresti essere stata al settimo cielo, dopo quel bacio appassionato con Leonardo» commenta, ridacchiando. «Sofia, sei proprio rovescia.»
Ecco fatto, nemmeno il tempo di elaborare una copertura, che sono già fregata.
L'unica possibilità che mi rimane è la mancata attenzione del conducente.
Sbircio in direzione di Viale e quel sorrisetto sghembo sul suo volto mi fa subito pentire di essermene accertata.
Possibile che ciò che faccio debba sempre essere messo in piazza?«Lo sono infatti», scandisco bene le parole nella sua direzione, in un tentativo di ripicca poco riuscito. «Era quello che volevo fin dall'inizio.»
«Chi si accontenta di poco.»
«Scusa?», punto gli occhi in direzione di Viale, alzando un sopracciglio. Se pensa di bisbigliare frecciatine a suo piacimento, si sbaglia di grosso.
«Nulla. Continua pure a ostentare la tua felicità» replica con la massima indifferenza.
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Sorry, I'm la(t)te!
General FictionPiacere, sono Sofia Fabbri, una tipica precaria italiana. La mia vita ruota intorno agli annunci di lavoro, ai colloqui di lavoro e, dulcis in fundo, agli "abbiamo già preso qualcun altro" di lavoro. Ero giusto impegnata nell'ennesima ricerca in int...