TRAMA: un inaspettato lutto costringe Louis a trasferirsi in Italia, abbandonando la sua città, i suoi amici... il suo fidanzato. Dopo sette anni, una chiamata lo costringe a ritornare in Inghilterra, dove dovrà impegnarsi per riconquistare il cuore del suo fidanzato.
Oppure, dove Louis abbandona tutto ciò che ama per amore, Harry non riesce ad essere davvero arrabbiato con lui, Zayn è nevrastenico ed Eleanor non è pagata abbastanza per sopportare tutto questo.
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La morte di Jay era stata improvvisa. O meglio, Louis sapeva che sarebbe arrivato quel momento -la madre si era ammalata poco prima dell'inizio del suo ultimo di liceo-, ma non di certo così presto. Così improvvisa. Se ne era andata nel sonno. Aveva deciso di spegnersi mentre tutti dormivano. A detta del dottore non doveva aver sofferto. Louis sperava fosse vero.
La parte più dolorosa di tutto questo, però, era dover abitare nella loro casa, dove avevano condiviso mille ricordi, dove Mark aveva fatto la proposta di matrimonio a Jay, dove Louis ed Harry... oh, no, Louis non poteva pensarci. E nemmeno Mark. Forse per questo aveva deciso di trasferirsi, insieme al figlio acquisito, in Italia, usando la tipica scusa dei "motivi di lavoro".
Così, Louis, non appena si fu diplomato, si trasferì in Italia con il marito di sua madre, abbandonando il suo lavoro, i suoi amici e persino il suo fidanzato.
Oh, Harry. Lui aveva provato a far rimanere Louis con sè, ci aveva provato davvero, ma il ragazzo dagli occhi blu era stato irremovibile: Mark non lo aveva abbandonato anni prima quando lo aveva trovato in un parco giochi, da solo, che piangeva perché dei bambini lo avevano picchiato, e lui non lo avrebbe abbandonato in quel momento, mentre dovevano piangere una perdita comune.
Harry era stato il suo primo e unico amore, non avrebbe mai voluto abbandonarlo, ma riconosceva che sarebbe stata la cosa più giusta per entrambi.
«Tu vai avanti, amore mio.» aveva pianto Louis, tra le braccia del suo fidanzato, il giorno prima della sua partenza. «Trova una nuova persona con cui passare la tua vita ma, ti prego, dimenticami.»
Anche Harry aveva pianto, quel giorno. Il che era straordinario, perché stavano insieme dalla fine del primo anno di liceo e lo aveva visto piangere due, tre volte al massimo. «Come posso dimenticare colui che amo?» Louis si morse un labbro. «Non farmi questo, Lou, per favore.»
Louis sospirò. «Shoto, sai che non posso lasciare Mark da solo.»
Harry si asciugò una lacrima con il dorso della mano. «Allora, questa nostra ultima notte, la voglio passare con te. Stretto a te.»
Louis annuì, stendendosi sul letto del suo ragazzo e avvolgendolo con le sue braccia.
«Lou?» chiese dopo un po'. «Mi prometti che domattina mi permetterai di accompagnarti in aeroporto?»
Louis preferì fare finta di star dormendo. La mattina dopo si alzò e, senza dire niente a nessuno, si avviò verso l'aeroporto dove Mark lo stava aspettando.
***
Adesso, Louis ha venticinque anni, un lavoro in una libreria, una casa modesta e ancora tutti i ricordi di Harry che si era promesso, anni prima, che avrebbe dimenticato.
Con questo non intendo dire che Mark non sia riuscito ad andare avanti: anzi! A dirla tutta, ha avuto anche un paio di ragazzi -nessuna roba seria, eh, al massimo qualche mese. E Mark è tornato l'uomo sorridente che era un tempo, la sua azienda va a gonfie vele e lui ed Harry cercano di passare ancora più tempo possibile insieme -cercando di incastrare gli impegni tra università e lavoro.
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Humor One Direction 2
FanfictionSeconda raccolta di citazioni, One shot, pills e tante altre cose riguardo quei bravissimi ragazzi ma terribili, terribili ballerini. LA STORIA HA UN ALTO CONTENUTO DI CRINGE E VUOLE VOLUTAMENTE ESSERE IRONICA IN ALCUNI PUNTI.