Una Shippatrice Seriale

Mimmo x Simone (Un professore)☆

Che potrà mai succedere durante una vacanza a Firenze? Di tutto in realtà: perdere i documenti, essere rapinato, perdere un bagaglio, perdersi per la città, beccarsi il peggio tempo possibile, essere investito, e tanto altro.
O perdersi in un paio di occhi verdi, o forse azzuri, non se lo ricorda più ormai. Dimenticare questo dettaglio gli provoca la nausea ogni volta che ci pensa perché non vuole che diventi solo un ricordo sfocato, ha bisogno di rivedere quel mare chiaro in cui per mesi si era tuffato.

<Allora, passiamo a casa così molliamo le cose, parliamo con la proprietaria e poi primo giro>

Come al solito Laura è preparatissima su tutto ed è l'organizzatrice per eccellenza del gruppo.
Ogni tanto Simone si stupisce che siano ancora tutti amici, alla fine sono passati 5 anni da quando hanno fatto la maturità, pensava che dopo l'esame di stato avrebbero preso tutti strade diverse, ed è stato così, ma poi arriva l'estate e puntualmente vanno in vacanza insieme, almeno chi vuole.
Gruppo di questa estate è più ristretto: Simone, Manuel, Laura, Luna e Matteo.
Gli altri tutti in giro con famiglie o nuovi amici.

<Però stasera voglio annà in discoteca eh>

E quando mai Manuel.
Pensa Simone scuotendo la testa.

<Ci sto, che io ho bisogno di trovarmi una almeno per le vacanze>

Se ne esce ovviamente Matteo, ormai single da quando lui e Laura sono rimasti amici.

<Vi capisco, per una volta>

Gli risponde Luna che è lesbica dichiarata da quando ha fatto coming out qualche anno prima. Una scoperta difficile da comprendere, dopo tutti i ragazzi con cui è stata, ma alla fine si è accettata per com'è.
Dopo una buona ora e mezza riescono a fare tutto ed uscire facendo un giro, poi, a sera tardi, scelgono cosa fare nei giorni successivi mentre cenano al Burger king. Finalmente, per la gioia di Manuel e Matteo, verso le 23.30 vanno in discoteca. Subito prendono un drink e iniziano a ballare tra loro come al solito. Quando Manuel e Matteo spariscono per andare dietro a chissà quale ragazza, Simone rimane con Laura e Luna a ballare e a tenere lontano la solita gente strana.
Poi succede tutto in fretta: Simone ha un attacco di malinconia e beve più del dovuto, un suo classico ormai. Per quanto le ragazze cercano di calmarlo lui ormai è andato e vuole uscire per andare chissà dove.
Riesce a uscire da solo.
Va contro un tipo.
Gli urla contro, quasi gli salta addosso per picchiarlo.
Lui prende Simone per il colletto della camicia e gli dice qualcosa in napoletano, probabilmente altri insulti, che Simone ha già dimenticato. Quel dialetto lo fa impazzire, ma anche l'alcool, infatti manda a fanculo la sua solita decenza e bacia il ragazzo davanti a lui senza alcun motivo, aspettandosi la peggiore delle morti.
Ecco cos'altro può succedere a Firenze: baciare un napoletano da ubriaco e poi morire preso a pugni davanti ad una discoteca. Ma no, quella fine dolorosa non arriva, anzi, quel bacio è ricambiato e Simone è per un attimo lucido.

<Scusa... ho bevuto troppo>

<Anche io> dice l'altro sorridendo porgendogli la mano.

Simone l'afferra e subito dopo si sente trascinato via, entra in macchina con il bello e affascinante sconosciuto napoletano, tutto tranquillo, diciamo. Nella testa di Simone si palesa un altro scenario: il rapimento. Pensiero che dura poco perché quando entrano in casa del ragazzo dimentica tutto. Simone non fa queste cose di solito, ma questa serata non deve essere come le altre, quindi perché no, che potrà succedere di male, è solo una notte.
Se la prendono comoda passando un tempo indefinito a baciarsi mentre il telefono di Simone esplode di notifiche tra messaggi e chiamate, ma a lui non importa. Si guardano negli occhi e senza avere il bisogno di chiedere si capiscono e si spogliano di tutto con una velocità che non sanno più quando l'hanno fatto, poi sorridono come fosse la cosa più normale di sempre. Simone non può fare a meno di accarezzare la pelle chiara del ragazzo sotto di lui, ha un fisico normale, si potrebbe dire, ha gli addominali abbastanza visibili, ma nulla di esagerato.
Non ci vuole molto prima che il romano gli pieghi leggermente le gambe per avvicinare meglio i loro bacini, il tutto con molta delicatezza, in contrasto a tutta la foga che aveva messo nei baci di prima, lo penetra abbassandosi con il viso verso quello del ragazzo e a pochi centimetri dalle sue labbra si presenta.

<Simone>

<Dario> risponde l'altro sempre in un sussurro.

Piano inizia a muoversi stringendogli i fianchi accarezzandoli con i pollici, Simone non riesce a non essere dolce, anche se è per una notte. Dario, dall'altra parte, si sta godendo, in tutti i sensi, il momento, seguendo i suoi movimenti e gemendo a ogni spinta. Di nuovo ricominciano a baciarsi non riuscendo a stare lontano uno dalle labbra dell'altro, entrambi hanno la sensazione che la cosa stia andando oltre la semplice "botta e via".
Ormai è notte fonda e Simone si è appena svegliato con un mal di testa incredibile, si gira nel letto e vede Dario, ancora rosso in viso e non può fare altro che sorridere, ora lo può guardare più lucidamente: ha il mullet riccio e castano chiaro (alla Cardiotrap), un viso ben definito, le labbra appena rosa e la pelle chiara. Purtroppo il mal di testa post sbornia lo tormenta e gli tocca alzarsi e cercare il bagno, lo fa con la torcia del telefono che accende una volta davanti al lavandino.

"Non ti preoccupare Manu sono vivo"

Gli scrive, per poi ricevere praticamente subito una risposta.

"Ma tu sei un coglione, dove cazzo stai che ti vengo a prendere"

"Fatti i cazzi tuoi, ci vediamo a pranzo"

Poi Simone spegne definitivamente il telefono e sta una buona mezz'ora in bagno per riprendersi. Quando torna in camera trova Dario sveglio.

<Scusa, ero in bagno>

<Figurati non è un problema>

Si guardano e per un attimo Simone si sente sprofondare nel nulla. Lo stesso è per Dario. Proprio lui. Pensa il ragazzo napoletano. Perché proprio lui?

<Simò...>

<Mimmo>

Note

Dario nome scelto a caso, mi dispiace se non vi piace AHAHAHA