Un limite. Un confine. Le serviva qualcosa di netto. Qualcosa di semplice e chiaro. Una visione lineare del mondo. Qualcosa che specificasse chiaramente dove finiva lei e dove iniziava il mondo.
Sentiva che, una volta capito questo, sarebbe stata in grado di risolvere tutti i suoi problemi.
Odiava la confusione, l'incertezza, le vie di mezzo. Voleva capire con certezza la sua posizione, quella del mondo.
Voleva risposte precise, senza "se" né "ma".
Quel pensiero la assillava continuamente, senza darle pace. Era fisso nella sua mente. Non poteva lasciare da parte.
C'era troppa confusione, troppe incertezze. Le servivano certezze, le serviva lucidità, qualcosa di semplice. Uno schema semplice del mondo, di sé.Cosa era lei?
I suoi ricordi erano davvero parte di lei?
In fondo, non erano solo pezzi di mondo che aveva inglobato dentro di sè?
Magari essi non facevano parte della sua identità.
E le sue emozioni?
In fondo non erano causate da qualcosa di esterno?
Magari erano anche loro parte del mondo, parte del "fuori". Non nascevano da dentro, non unicamente. Erano gli avvenimenti a provocarle.
Forse lo stesso avveniva con i pensieri. Tutte le riflessioni nascevano da stimoli esterni.
"Tutto ciò che è nella mente viene dall'esterno."
Non ricordava dove avesse letto quella frase, ma essa, con strabiliante semplicità, le dava la risposta ai suoi dubbi.
Una risposta terribile e affascinante.
Lei e il mondo erano la stessa cosa.
Nulla nasceva dentro di lei.
Perché non c'era un dentro.
Ovvio che non aveva confini.
Lei non era.
Lei era semplicemente un frammento del mondo, amalgamato agli altri.
Ovvio che non aveva confini.
Lei non era nulla, da cosa avrebbe dovuto essere separata?
Lei era un frammento di mondo che si era elevato in cerca di un'identità, ma aveva trovato solo dubbi e certezze spaventose.Aveva però l'amara certezza di avere avuto ragione, all'inizio.
Aveva risolto tutti i suoi dubbi esistenziali.
La risposta alla domanda "esisto?" le si stagliava davanti agli occhi.
Un secco e arido "no".
Aveva cercato la conoscenza.
Aveva cercato la verità.
Le aveva trovate.
Ma, insieme a loro, aveva trovato il dolore.
E con lui la sua immancabile compagna, Confusione.
Priva per sempre di verbo e soggetto.
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Invisibile
Spirituelles"Stai ferma. Immobile. Non dire una parola. Ecco, così. Ferma, immobile, silenziosa. Invisibile." Questa è una storia di fughe. Fughe letterali, fughe per la libertà. fughe dai ricordi. Questa è una storia di legami, nascosti, negati, dimenticati, m...