Capitolo 14

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-Beh, io...- Dissi abbassando gli occhi.
-Per favore Mad, ora finalmente ho te! Sei l'unica che può salvarmi da tutta questa merda che mi circonda...- Mi interruppe, sembrava quasi disperato. Ma da quando un ragazzo si dispera per una come me? Mai.
-Scusami Harry.- Dissi infine salendo in camera mia e chiudendomi a chiave al suo interno.

HARRY'S POV.

-Scusami Harry.- Disse correndo in camera. Da quando mi disperavo così per una ragazza? Mai. Cioè, ero Harry Styles. E lei era una delle tante che volevo portarmi a letto. Vero Harry? Doveva essere vero per forza.
Mi smossi dalla mia posizione e me ne andai, sbattendo la porta. Potrei giurare di averla sentita piangere, ma chi piange per uno come me? Nessuno.
Presi il telefono e chiamai Zayn.
-Amico, dove sei?- chiesi appena sentii che la chiamata era stata accettata.
-Sono al solito posto, oggi è pieno di troiette.- disse in tono malizioso.
-Va bene, arrivo.- E chiusi la chiamata.
Mi misi in macchina e accesi lo stereo per ascoltare un po' di musica. Volevo liberarmi la testa, volevo passare una serata tranquilla, ma lei era sempre nei miei pensieri, sempre. Avevo iniziato con il piede sbagliato con lei, le avevo fatto credere di essere il ragazzo perfetto. Dovevo metterla in guardia e farle sapere chi ero veramente. La vista del locale interruppe i miei pensieri. Parcheggiai ed entrai. Un forte odore di alcool, droga e sudore mi riempì le narici, ma per me era un odore familiare. Andai verso il bancone e ogni passo che facevo mi voltavo indietro per vedere se c'era lei. Arrivai finalmente a destinazione e il barista mi rivolse la parola.
-Hei, Haz, il solito?- chiese.
-No, Ben. Dammi solo un po' d'acqua.- dissi.
-È successo qualcosa? Finalmente Harry Styles ha trovato lavoro ragazza giusta per lui?- chiese in tono ironico.
-Non mi va di parlarne Ben, dammi questa fottuta acqua, così me ne posso andare.- non ce la facevo già più a stare lì, volevo tornare a casa a pensare, tutta la notte se ce ne fosse stato bisogno.
Presi il bicchiere che mi porse e al primo sorso capii che non era acqua.
-Vaffanculo Ben!- urlai, e con questo me ne andai come un fulmine salendo in macchina.
Arrivai a casa, ormai vivevo da solo, e salii fino in camera. Mi buttai a peso morto sul letto, sperando di prendere sonno al più presto, ma non ci riuscii. Presi il telefono e controllai i messaggi, ne trovai tre, tutti da parte di Mad.

Mad: Harry scusami tantissimo, non so che mi è preso. Chiamami. [23:45]

Mad: Non fa niente se non vuoi chiamarmi, basta anche che mi mandi un messaggio. [00:14]

Mad: Ciao. [00:37]

Ero stato fuori così tanto tempo? Non ebbi il tempo si rispondermi che già stavo chiamando Mad. Uno squillo, due, tre, quattro, cinque, ma nessuno rispondeva.

Ciao, sono Mad, adesso non posso rispondere, riprova più tardi. Un bacio!

Chiusi la chiamata e spensi il telefono. Lo buttai sul muro con tutta la forza che avevo e presi un libro. Mi ributtai sul letto e iniziai a leggere. Mai mano che le pagine avanzavano le mie palpebre avevano sempre più bisogno di unirsi. Così, dopo poco tempo, caddi in un sonno profondo.
Non so quale santo mi fece svegliare in tempo per la scuola, sta di fatto che il giorno dopo mi svegliai in tempo per farmi una doccia, preparare la colazione e andare a scuola. Appena fui davanti al cancello notai quella chioma di capelli biondo cenere che svolazzavano su una panchina. Posai il casco e mi avvicinai lentamente.
-Mad...- dissi piano. Lei non si era accorta di me, così fece un salto dalla paura.

MAD'S POV.

-Mad...- sentii la sua voce chiamarmi piano, quasi avesse paura di ferirmi. Non me l'aspettavo, la sera prima non mi aveva risposto a nessuno dei messaggi e solo la mattina avevo trovato una chiamata da parte sua risalente all'una e mezzo di notte. Feci un balzo, e poi piano piano alzai il volto in cerca del suo. Appena i miei occhi incontrarono i suoi, il mio cuore sprofondò. Perché l'avevo trattato così male? Non sapevo darmi una risposta.
-Ciao, Harry.- dissi quasi in un sussurro.
Lui si fece posto vicino a me e si sedette.
-Senti, Mad, io voglio scusarmi con te. Non sono stato sincero. Ti ho fatto credere di essere il ragazzo perfetto, cosa che non sono affatto. Però sono stato più che sincero dicendoti che mi piaci tantissimo e che mi stai cambiando. Ieri sera non ti ho risposto ai messaggi perché quando sono uscito da casa tua sono andato in un locale. Arrivato al bancone ho chiesto un bicchiere d'acqua, mi stavano prendendo per stupido, ma non ce la facevo a bere, non quando ho una ragazza come te.- le parole sgorgarono come un fiume dalle sue labbra e ogni parola capivo che era sincero. Stava per continuare con il suo discorso ma lo fermai azzerando la distanza tra noi. All'inizio era piuttosto sorpreso, poi le nostre labbra iniziarono a muoversi all'unisono. Ormai c'eravamo solo noi due, nessun altro. Dopo quello che sembrò un secondo, ci staccammo, delusi dalla fine di quel contatto.
-Beh, questo cos'era?- Chiede ghignando.
-Va bene, ti perdono Haz,- Sussurrai-ma adesso entriamo o faremo tardi!- dissi liberandomi dalla morsa delle sue mani sui miei fianchi. Gli presi la mano e ci avviammo in classe. Avevamo la stessa lezione, ci sedemmo vicini e il prof iniziò a spiegare. Durante la spiegazione mi appoggiai allo zaino guardando Harry. Poi, dopo aver messo le cuffie fui cullata nel sonno.

Who's gonna be the first one to start the fight
Who's gonna be the first one to fall asleep at night
Who's gonna be the last one drive away
Who's gonna be the last one to forget this place
We keep taking turns
Will we ever learn

Ooh spaces between us keep getting deeper
It's harder to reach ya even though I try
Spaces between us hold all our secrets
Leaving us speechless and I don't know why
Who's gonna be the first to say goodbye

Who's gonna be the first one to compromise
Who's gonna be the first one to set it all on fire
Who's gonna be the last one to drive away
Forgetting every single promise we ever made

Ooh spaces between us keep getting deeper
It's harder to reach ya even though I try
Spaces between us hold all our secrets
Leaving us speechless and I don't know why
Who's gonna be the first to say goodbye...

Fui svegliata da Harry che mi toccò dolcemente una spalla.
-Buongiorno!- mi disse ridendo.
-Non sei divertente, stanotte solo per colpa tua non ho dormito.- risposi con la voce ancora impastata per il sonno.
-Ehm...cosa posso fare per farmi perdonare?- chiese ironico.
-OFFRIRMI IL PIANZO!- dissi con troppo entusiasmo. Lui rise.
-Certo tigre, però adesso vai a lezione o ti prenderai una nota.- e così si congedò, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.
Le lezioni passarono in fretta, presi qualche appunto e seguii abbastanza bene. Al suono dell'ultima campanella corsi all'uscita della scuola, dove trovai Harry che mi stava già aspettando.
-Sei stato veloce, eh?- dissi.
-Per te tutto.- ghignò.
-Andiamo buffone!- gli diedi un colpetto sulla spalla.
Andammo al mc.Donalds, il pomeriggio lo passammo a fare battutine passeggiando per il centro e Harry mi regalò anche un anellino. Arrivate le sette e mezzo dovevo proprio andare a casa. I miei genitori sarebbero tornati da un momento all'altro, così Harry mi accompagnò.
-Ciao scricciolo, a domani!- mi disse dandomi un piccolo bacio.
-Ciao Haz!- ricambiai.
Entrai in casa e non trovai ancora nessuno, così andai in camera mia e mi buttai sul letto, addormentandomi pensando alla fantastica giornata passata con Harry.

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Finalmente hanno chiarito! Nello scorso capitolo vi ho lasciato un po' con il fiato sospeso. Vi devo davvero ringraziare perché siamo arrivati a 1.21k visualizzazioni! Io vi amo! Poi mi fa ridere quando racconto dei miei 'successi' su wattpad ai miei parenti/amici e mi chiedono di leggere la storia. Cioè, siete impazziti? MAI far leggere una fanfiction a parenti o amici (tranne ai migliori amici, che ti devono supportare per forza!). Un bacioneee. xx

I really like you | H.S. [slow update]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora