VIII

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CALMA PIATTA

JAYLA B's POV

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JAYLA B's POV

<<Ha detto che era qualcosa del genere...>>
<<Quindi?>>
<<Giù per 15 metri con una corda di 30 metri. Questo carretto andrà...nella stanza dell'oro>> ridacchio felice.
<<Chi l'ha disegnato?>> ridono Kiara e Sarah.
<<Secondo voi?>> ci voltiamo tutte verso Pope.
<<Jayla...>> jj mi chiama.
<<Deve funzionare.>> mette tre lingotti d'oro davanti a me.
<<<Non si può impegnare, se marchiato.>>
<<Lo so. Funzionerà.>> accendo la fiamma ossidrica.

John b accosta davanti al negozio dove scambiano l'oro per soldi...non so come si chiama.
<<Ottima fusione dottoressa Frankestein.>>
<<Come se tu sapessi fare meglio.>> rispondo a JJ.
<<Certo. Ho fatto un corso di saldatura.>>
<<Quando?>> gli vado incontro.
<<Ehi!>> ci blocca mio fratello.
<<Calmi,ok?>>
<< Facile a dirsi. Non devi impegnare tu questa merda. Perché lo devo fare io?>> 
<<Perché menti meglio di chiunque altro.>> ok, potrebbe essere una frecciatina, ma...non sono io la traditrice.
Entriamo tutti nel negozio.
<<Salve, signora.>> il biondo saluta la donna che sta dietro il bancone.
<<Buonpomeriggio.>> ricambia il saluto.
<<Vedo che compre oro.>>
<<C'è scritto sul cartello, no?>>
<<Spero che ne compri molto, perché sto per sconvolgerla.>>
<<Non mi sconvolgo facilmente, quindi vediamo.>>
JJ appoggia l'oro nel bancone.
Lei lo guarda e si mette a ridere.
<<Non è oro vero.>>
<<Non è vero?>>
<<Impossibile.>>
Il biondo ride <<Senta quanto pesa.>>
La donna fa come dice jj e lo pesa.
<<Tungsteno verniciato.>>
<<Davvero? Guardi quanto è morbido.>>
<<Ti spiace?>>
<<No, faccia pure.>>
Lo fa.
<<Guarda un po'>>
<<Aspetta un attimo.>>
<<Manca il test dell'acido.>> la donna si piega per prendere quello che le serve.
<<Il test dell'acido. Il mio preferito.>> jj si volta verso di me e mi fa l'occhiolino.
Alzo gli occhi al cielo e ritorno a guardare dei soprammobili che ci sono su uno scaffale.
<<Beh, non è placcato e non è verniciato.>>
<<Le dico che questo oro è vero come è vero Dio.>>
<<Pare che qualcuno abbia provato a fonderlo.>>
<<Mia madre...>> aia.
<<Aveva tanti gioielli in casa, e ha pensato che fosse meglio fonderli>>
<<Tre chili? Ne aveva di orecchini.>>
<<A dire il vero signora, è dura vedere mia madre distrutta dall' Alzheimer.>> lei lo guarda dispiaciuta, più o meno.
<<Aspetta un attimo.>>
<<Faccia con calma.>>
La signora sparisce dalla nostra vista entrando dentro ad una stanza.
Io cambio scaffale e guardo tutti i cd vecchi che ci sono.
<<Ho parlato col mio capo.>> la donna ritorna da noi.
<<E...?>>
<<E...ecco che posso fare.>> la donna mette dei soldi davanti jj.
<<Cinquanta mila? Pensa che non sappia il prezzo corrente? Signora, so per certo che vale almeno 140.000.>>
<<Sei in un banco dei pegni. Non a Zurigo.>>
Qui mi avvicino io.
<<Novanta, o ce ne andiamo.>> dico alla signora.
<<Settanta. Metà prezzo e non faccio domande da dove lo avete preso.>>
Mi volto verso John b e mi fa segno di accettare.
<<Vorremo banconote di grosso taglio.>>
<<Il problema è questo: non ho tutti quei contanti, non qui. Faccio un assegno circolare.>>
<<Voglio i contanti. Lo dice il cartello.>>
<<Beh, signorina. Allora devo mandarvi nel magazzino.È lì che ho i soldi ok?>>
<<Dov'è questo magazzino?>>

look after you|| 𝓳𝓳 𝓶𝓪𝔂𝓫𝓪𝓷𝓴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora