Ho sempre avuto la sensazione che Kacchan mi sfuggisse tra le dita come sabbia. Nel momento in cui credo di averlo compreso veramente lui cambia rotta, mi confonde e sguscia via perché nessuno afferra mai Bakugo Katsuki.
Eppure... Qualche volta sento che quel filo rosso che ci siamo legati al mignolo da bambini si è solo aggrovigliato, ma mai davvero spezzato. Quando siamo in battaglia, con il fiato della morte che incombe su di noi, ecco che diventiamo una cosa sola, siamo capaci di sincronizzare perfino i nostri respiri. È in quel momento che sento il mio petto vibrare, l'adrenalina scorrere nelle mie vene come acqua in un fiume in piena, un formicolio che invade il mio intero corpo.
E lui è lì, so che lo sente, so che quel formicolio percuote anche il suo corpo perché durante la battaglia siamo in simbiosi. Anche se nasconde le mani nelle tasche del costume le sue dita tremano. Allora fa quella cosa di guardarmi di sottecchi, sotto sotto timoroso di essere scoperto mentre non riesce a frenare quella debolezza.
Per non fargli un torto fingo sempre di non vederla, quell'occhiata. Ma il suo sguardo brucia così tanto che anche di spalle lo saprei se mi stesse osservando, e in fondo lui ne è consapevole.
Per questo mi odia, mi respinge, mi insulta; Per questo lo ripugno.Lui è debole quando è con me, e lo detesta.
Odia se stesso per questa debolezza.
Odia me perché gliela scateno.Sono passati anni dall'ultima volta che mi ha toccato per ferirmi, ormai siamo pro Hero affermati, ventenni e sul tetto del mondo.
Abbiamo forse bruciato le tappe, Kacchan?
Mi sono sempre chiesto "Cosa farebbe lui in questa situazione? Cosa direbbe, come reagirebbe?" Ho basato metà della mia vita sulle sue azioni, tanto da farle mie senza rendermene conto.
Tuttavia anche lui ha assorbito qualcosa da me, anche se morirebbe piuttosto che ammetterlo.
È un grande osservatore, come me.
Mi ha osservato per tanto tempo, durante il liceo, probabilmente mi vedeva come un animaletto strano da studiare, da sezionare per trovare l'ingranaggio che non andava bene, secondo il suo gusto.Eppure Allmight aveva scelto me.
Perché?
Mi ha rivolto questa domanda così tante volte che nemmeno io so più dargli risposta. Aveva visto qualcosa, qualcosa che a Kacchan era sfuggito, e a Kacchan non sfugge mai niente.
Cos'altro ti è sfuggito di me?
Cosa ti sei perso in questi anni?Il quirk del quarto possessore mi fa notare che c'è un villain nei paraggi, così sono costretto ad allontanare tutti i miei pensieri per concentrarmi sul qui e ora.
Spesso mi chiedo se le vestigia possano sentire quello che provo, i miei veri sentimenti, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedere nulla, sono sempre stato troppo timido.Mi accovaccio sul tetto di un palazzo e noto il villain in questione a pochi metri da me; Ha un ostaggio. Rifletto velocemente su come agire, mi guardo intorno per scovare vie di fuga e possibili appigli e mi rendo conto di una figura gigantesca ritratta su un cartellone pubblicitario alla mia destra: Kacchan,
bellissimo e con lo sguardo austero.La luce del tardo pomeriggio invade il suo petto muscoloso, le clavicole, il collo... Un ciuffo biondo gli copre un'occhio, l'altro sembra invece scrutarmi fino alle ossa; Quello sguardo è sempre stato fuoco liquido per me, e ora è alla mercé di tutti.
Anche se è rimasto l'hero più restio a essere intervistato e messo sotto i riflettori, di certo sa di essere attraente e sfrutta la sua immagine silenziosa, evitando accuratamente tutta la parte dedicata a interviste e gossip spiccioli.Sono mesi che non lo vedo, così ho un attimo di tentennamento davanti al suo faccione arrabbiato formato gigante. Ripenso all'ultima volta in cui l'ho visto da vicino e il cuore mi si chiude in una morsa. Abbiamo collaborato con l'agenzia di Todoroki-kun per sventare un traffico di esseri umani. È stata una partnership a dir poco sfiancante, per quanto Kacchan fosse migliorato con gli anni e si fosse in qualche modo calmato, restava sempre il dio delle esplosioni mortali. Dalla fine di quella collaborazione non l'ho più visto né sentito, non una telefonata, non un messaggio. Nemmeno uno scherzo del destino che ci facesse incontrare per caso in qualche viuzza in città.
Mi manca, mi manca tremendamente.
Purtroppo per me il villain non ha tempo da perdere, percepisco un calore sconquassarmi il petto, il fiato diventa irregolare, deve avermi colpito con il suo quirk. Guardo le mie mani che tremano e sento le lacrime formarsi agli angoli degli occhi.
Perché sto piangendo?
Sto forse per morire?
Kacchan, sto morendo come un'idiota, anche questo avevi previsto... mi chiedo solo se avrò la possibilità di ritrovarti da qualche parte, in un'altra vita. Chissà se in qualche altro universo riusciresti ad amarmi.
L'ultima cosa che i miei occhi vedono, per uno strano e assurdo scherzo del destino, è il viso arrabbiato formato extra large dell'amore della mia vita...
Note*
Lo so cosa avevo detto sulla bakudeku, ma sapete meglio di me che questi due sono una dipendenza. 🥲
Stavolta non una one shot, ma una storia completa che mi è arrivata come un fulmine di Kaminari in testa. Vediamo dove ci porterà!
Se il capitolo ti è piaciuto lasciami un commento o una stellina di incoraggiamento!❤️
STAI LEGGENDO
What if...? (Bakudeku)
FanfictionUna giornata di ronda come le altre, un villain particolare e un Izuku un po' distratto sono il condimento perfetto per un disastro annunciato. Note* Fanfiction ispirata al manga/anime "My Hero academia" si consiglia la lettura dell'opera originale...