Sono triste, ma non so bene perché. Mi sveglio con un nodo alla bocca dello stomaco, come un senso d'angoscia inspiegabile. I sintomi del quirk del villain stanno rendendo tutti i miei sensi intorpiditi, credo che il mio corpo non riuscirà a reggere ancora per molto. Un senso di nausea mi fa accasciare al suolo ancora prima di aprire gli occhi, non manca molto a cedere.
Quando mi sveglio mi ritrovo nell'ennesima tortura. Di nuovo distruzione, macerie, dolore, tanto che mi viene da chiedermi se non sia ancora intrappolato nel mondo precedente. Tuttavia quando vedo la realtà mi tiro su e mio malgrado mi esce un imprecazione.
Sono nella battaglia contro Shigaraki, solo che stavolta qualcosa è andato tremendamente storto. Lo intuisco dalla marea di sangue e corpi riversi a terra, dalla quantità di villain ancora a piede libero e dalla risata di All for one che ha il pieno possesso del corpo di Shigaraki.
"Finalmente sono tornato a regnare in questo mondo di persone prive di scopo, darò a tutti la possibilità di scegliere, ve lo prometto!" La sua risata diventa più intensa, qualcuno da lontano urla e si scaglia verso di lui, ma adesso che ha il pieno controllo è più forte che mai.
Perché ti sei arreso, Tenko Shimura?
Cosa ti ha fatto questo mondo, per farti smettere anche di lottare?
I pochi hero rimasti continuano a combattere, vedo i miei più cari amici morti e un urlo mi esce dalle labbra, un urlo silenzioso che posso sentire solo io. Gigantomachia è in piedi dietro All for one, distrugge qualsiasi cosa riesca a intravedere, l'adrenalina della battaglia mi prende in pieno e mi scaglio contro il villain dai capelli bianchi come se non potessi fare altrimenti. Riesco a toccarlo, ma senza quirk non posso fargli nulla.
Si rende conto che qualcosa non quadra, le sue sensazioni sono giuste perché riesce a colpirmi, non so come né perché. Probabilmente se io posso toccare persone e oggetti anche questi possono a loro volta toccare me.
Vengo scaraventato molto lontano e il dolore lo sento eccome. Delle macerie si spostano al mio passaggio e i pochi hero rimasti guardano nella mia direzione con ansia misto a stupore. Non è stata una grande idea intervenire, potrei compromettere questa realtà, senza contare il fatto che sono troppo debole per sperare di poterli aiutare davvero. Il senso di impotenza è qualcosa che mi accompagna da sempre, se non riesco a raggiungere tutti, se non arrivo per tempo sul campo di battaglia, in ogni caso questa angoscia non mi abbandona mai.
È stato puro istinto correre verso il villain, tuttavia credo di aver aggravato la situazione del mio corpo, già fortemente compromessa per via di tutti questi viaggi in realtà diverse. Mi si mozza il fiato in gola, ho la vista offuscata. In lontananza intravedo Kacchan, per fortuna è ancora vivo, anche se non so per quanto lo resterà. È seduto a terra, sporco di detriti e sangue, stringe qualcuno tra le braccia. Arranco cercando di raggiungerlo, sono consapevole che non potrò uscire da questo mondo finché non lo incontrerò, così striscio sul terreno cercando di arrivare da lui il prima possibile. I gomiti si graffiano, cominciano a sanguinare, mi viene una strana tachicardia e sento nuovamente il suono metallico, come un ticchettio. Credo sia collegato alla mia vera realtà, è come un beep che ho già sentito innumerevoli volte quando finivo in ospedale, dopo battaglie che mi debilitavano fisicamente fino allo stremo.
Mi accascio accanto al corpo di Kacchan, cercando di non svenire e di essere forte, perché la persona che stringe tra le braccia sono io. La faccia intrisa di sangue, il costume strappato, i sogni infranti.
In questo universo ho perduto, miseramente.
"Deku, ti prego, devi resistere, io ti porterò... ti porterò" Viene interrotto dagli occhi di un me morente, che lo scruta come se lo vedesse per la prima volta.
"P-perché ti preoccupi per me?" Credo abbia i polmoni lacerati perché parla flebilmente e subito dopo sputa sangue. Il biondo lo stringe più forte, comincia a cullarlo.
"Stupido idiota, stupido, non puoi lasciarmi. Io non posso vincere se tu non salvi" Quello ride in risposta, disilluso. Deve essere successo qualcosa tra di loro, in questo universo, qualcosa che li ha allontanati ulteriormente.
Sarà per questo che il villain ha vinto?
"Non è quello che hai sempre voluto, Kacchan?" Io e il biondo strabuzziamo gli occhi nello stesso momento. È vero, una volta l'ho pensato, ma adesso so quanto Kacchan sia un vero eroe, uno diverso dal comune, ma pur sempre un Hero che merita tutto il rispetto del mondo.
Perché gli rinfacci questa cosa prima di morire?
"Nerd di merda, non l'ho mai voluto, mi dispiace così tanto per averti fatto del male" Comincia a piangere e credo di non averlo mai visto tanto distrutto in vita mia. Ora che so che queste sono realtà e non sogni, un groppo mi si forma allo stomaco. Sapere quello che Kacchan nasconde nel suo cuore è uno smash dritto nello stomaco, perché il Kacchan della mia realtà si è esposto così poche volte con me e in modo così striminzito che ho dato per scontato mi considerasse uno qualunque, un vecchio amico d'infanzia, un conoscente al massimo.
Eppure...
"Mi fai sentire al sicuro anche mentre muoio, peccato essere stati così stupidi fino alla fine. C-chissà se-" Un altro grumo di sangue lo interrompe e lo fa innervosire, tuttavia si fa forza per continuare.
"Chissà se in un altro universo riusciremmo a non ferirci" Le dita sporche di sangue si intrecciano nei capelli biondi di Kacchan, quelle parole mi hanno sconvolto, perché nella mia realtà le ho dette anche io. È come se in qualche modo fosse tutto collegato, tutto intrecciato come fili di un opera più grande.
"Dammi le mani, proteggi il one for all" Kacchan si rifiuta, scuote la testa e le sue lacrime colpiscono anche me dall'alto, mentre sono ancora accasciato accanto alle sue gambe.
Oh Kacchan, non mi pento di amarti, nessuno dei me di questi universi si è mai pentito.
Il me tra le sue braccia afferra la sua mano con le poche forze che gli sono rimaste, mischiando il loro sangue. Sento il calore del one for all passare tra i due, gli occhi di Deku diventare vitrei, l'urlo di Kacchan scuote il mio petto.
"Non lasciarmi, non lasciarmi, guardami ancora o morirò con te"
I miei arti tremano, la gola è arsa, il fascio di luce arriva come una stoccata dietro la nuca, eppure io sento solo buio.
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What if...? (Bakudeku)
أدب الهواةUna giornata di ronda come le altre, un villain particolare e un Izuku un po' distratto sono il condimento perfetto per un disastro annunciato. Note* Fanfiction ispirata al manga/anime "My Hero academia" si consiglia la lettura dell'opera originale...