Chapter Four

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Ambrose's pov
Le tolgo il cappuccio e finalmente vedo i suoi occhi.
Sono di un verde chiaro e ora sono molto spaventati.
È uno splendore, poi con questo vestitino.
Io:So che sei spaventata, ma non c'è motivo di esserlo...
Le accarezzo le ciocche bionde platino bellissime, mentre continuo a guardarla ne gli occhi.
Lei mi guarda per poco ma poi abbassa lo sguardo.
X:Alice! Alice dove sei!!
Alza di scatto lo sguardo cercando di vedere le sue amiche, ma non ci riuscirà perché c'è un muro a dividere noi da loro.
Evan:Ambrose, stiamo andando a prendere le altre bellezze lì...
Io:Andate, io sto qui con Barbie...
Mio fratello raggiunge gli altri due e io resto con la piccola da gli occhi verdi.
Io:Facciamo così, siccome voglio sentire la tua vocina, ti tolgo il bavaglio... ma! Non devi urlare!
Faccio una cosa che non vorrei fare ma esco la pistola per farle capire che se urla succederà qualcosa di brutto, ma ovviamente anche se urla non userò mai questa pistola su questo fiorellino.
Le tolgo il bavaglio e subito lei deglutisce.
Alice:Che cosa vuoi da me e dalle mie amiche!? N-noi siamo solo delle r-ragazzine, non abbiamo f-fatto nulla di male.
Piange e singhiozza.
Io:Non vi succederà nulla, ti ho già detto che non c'è motivo di avere paura.
Lei non mi ascolta e continua a piangere guardando il pavimento.
Greta's pov
Ci siamo distratte due mini secondi e la nostra amica scomparsa.
Dio santo.
Io:Elena, sei sicura che non sia andata in bagno?
Elena prende un bel respiro cercando di calmarsi e poi dice:
Elena:No le sue urla se poco le ho sentite, era terrorizzata! Non da vomito o da ciclo...
Annuisco.
Mia madre aveva ragione dovevamo andare nella discoteca che diceva lei.
Erica:Dobbiamo trovare Alice e scappare, non voglio rimanere un secondo di più qua fuori sola... mi sta venendo una paura assurda!
La mia amica Erica disperata si siede sul marciapiede e inizia a piangere.
Si abbiamo paura sia successo qualcosa alla nostra amica, ci conosciamo da quando eravamo nel passeggino per dire.
Improvvisamente una mano si appoggia sulla mia bocca e un altra mi tiene ferma.
Il tempo di realizzare e inizio a dimenarmi.
Nella stessa situazione sono Erica e Elena.
Harry's pov
Le ragazzine continuano a dimenarsi e proprio per questo con un pò di difficoltà ma riusciamo ad addormentarle con una siringa.
Io:Ambrose, le abbiamo su ora a casa.
Alice:O mio dio, che avete fatto alle mie amiche! Brutti stronzi!!
2 ore dopo
Sono nel balcone di casa mia che fumo una bella sigaretta e nel frattempo penso a tutti gli avvenimenti di due ore fa.
Che serata movimentata, ma è il mio lavoro, la cosa bella è che non ci si annoia mai.
Be, adesso mi conviene dormire prima che si svegli la ragazza.
Spengo la sigaretta nel posacenere e rientro dentro.
Tolgo maglietta e pantaloni e mi sdraio sul letto.
In questo momento posso esaminare meglio la ragazza, che so che si chiama Greta.
È una meraviglia.
È ancora con il vestitino ma non posso cambiarla, già mi odia abbastanza.
Guardando la piccola vicino a me cado nelle braccia di morfeo.
Erica's pov
La mattina
La luce del sole mi obbliga ad aprire gli occhi e a svegliarmi dal mio rilassante sonno.
Apro gli occhi e la prima cosa che mi si presenta è un soffitto bianco... però... il soffitto di camera mia è rosa, non bianco.
Mi alzo di scatto.
Aspetta un attimo... non sono a casa mia e per di più questa è una stanza maschile!
Presa dal panico mi alzo di fretta ma le coperte mi legano il piede e cado dritta dritta con il sedere per terra.
Io:Ahia!
X:Ben svegliata...
Mi giro di scatto.
Cerco con gli occhi chi ha parlato e vedo un ragazzo.
Oh no, ma è il ragazzo che ha chiesto nome e cognome mio e delle mie amiche.
Io:Tu brutto orco!
Provo ad alzarmi ma finisco nuovamente per terra.
Lui ride.
Evan:Non ti agitare terremoto, togli il lenzuolo che è legato al tuo piedino e alzati...
Di fretta e furia tolgo quel maledetto lenzuolo e mi alzo.
Io:Tu e qualcun'altro avete rapito me e le mie amiche!
Evan:Si...
Mi avvicino a lui e gli tiro uno schiaffo.
Io:Lasciateci andare immediatamente!
Gli urlo furiosa contro.
Si gira nuovamente verso di me e mi guarda con uno sguardo di fuoco.
Evan:Ok, basta essere gentili!
Mi prende dalle braccia e mi spinge verso il letto facendomi cadere su di esso.
Velocemente si mette su di me.
Io:Lasciami! Lasciami!!
Urlo piangendo.
Evan:Ascoltami bene ragazzina! Non sono molto paziente, ti conviene non sfidarmi e fare la brava! Se non vuoi vedere il mostro di me!
Mi urla tutte queste parole contro spaventano ulteriormente.
Io:S-scusa...
Evan:Bene, ora li c'è il bagno... lavati e dopo di ché vestiti con questi vestiti! Muoviti!

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