Chapter Eleven

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Greta's pov
Sono felice che Alice si sia svegliata, un pò meno per come.
Tutte quelle botte, le avranno ricordato suo padre, e mi dispiace tanto.
Harry:A cosa pensi...
Cerco di scendere dal muretto in cui sono seduta ma le sue braccia mi bloccano.
Io:Lasciami!
Harry:Voglio solo abbracciarti, andiamo, lasciati andare. Per favore...
Quello che lui non sa è che io vorrei lasciarmi andare, ma la paura di essere ferita mi blocca, però, come si dice "ora o mai più".
Io:Se mi lascio andare... mi prometti che non mi farai soffrire?
Harry:Prometto, prometto, prometto...
Dice baciandomi ripetutamente la testa.
Io:Ok...
Mi giro verso di lui che mi sorride.
Harry:In questo momento vorrei baciarti...
Io:Ti do il permesso di farlo...
Mi sorride e lentamente si avvicina sempre di più a me, fino a far scontrare le nostre labbra in un dolce bacio.
Porta le mani sui miei fianchi e io non sapendo che fare le lascio cadere lungo i fianchi.
Stefan:Piccioncini!
Appena sentiamo la voce di suo fratello ci stacchiamo subito.
Lui sorride malizioso, mentre io arrossisco.
Harry:Che c'è Stefan?
Stefan:A mangiare, su veloci...
Scendo dal muretto con gli occhi dei due addosso e scappo dentro.
Amir's pov
È da un pò di tempo che penso a quella ragazza della festa, non riesco a dimenticarla.
Mi ha detto di chiamarsi Livia Privitera, ora infatti sono seduto davanti al computer cercando qualche informazione su di lei, fortunatamente noi mafiosi abbiamo un metodo per scoprire tutto su gli altri mafiosi, figli famiglia e non.

Nome=Livia
Cognome=Privitera
Età=20 anni
Famiglia=Padre, Marco Privitera, Madre, Sarah Frizzetta Privitera.
Rapporti sessuali della ragazza=Vergine
Dove vive=Italy, Roma via ******* numero civico 27

Bene, ora ho tutto quello che volevo sapere su quella fanciulla.
Prendo le chiavi della macchina e parto.
Fortunatamente sono qui a Roma, perciò posso andare a cercarla.
24,25, 26, 27!
Una grossa villa.
Carina.

Scendo dalla macchina e mi avvicina alla porta

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Scendo dalla macchina e mi avvicina alla porta.
Suono.
Aspetto alcuni minuti ma poi alla porta mi si presenta una meraviglia.
Livia, con dei pantaloncini e una maglietta a mezza pancia, con i capelli legati in un tuppo disordinato.
Appena mi vede arrossisce.
Livia:E tu che ci fai qui?
Io:Posso entrare pulcino?
Si sposta per lasciarmi lo spazio per entrare.
Mi fa accomodare in salotto sul divano in pelle.
Livia:Ale!
Alessandro:Che cosa vuoi?!
Appena il ragazzo mi vede sbianca sapendo da che parte sto.
Io:Buongiorno...
Alessandro:Abbassa lo sguardo Livia!
Livia's pov
Appena mio fratello mi dice di abbassare lo sguardo lo faccio.
Abbasso lo sguardo.
Amir:Io non voglio che il pulcino non mi guardi, ansi, sono qua per chiederle la mano.
Guardo mio fratello che sbianca.
Alessandro:E perché mai vorresti lei?
Amir:Non ti interessa...
La porta di casa viene spalancata da mio padre.
Cazzo.
Papà:Amir, uomo più fidato degli Allan. Vuoi in sposa mia figlia da come ho capito...
Amir:Si, voglio tua figlia!
Dice sicuro di sé.
Mi piace il suono della sua voce, scatena in me una bellissima sensazione che non ho mai provato.
Papà:Mia figlia è molto bella, lo so... ti permetto di sposarla...
Sgrano gli occhi.
Amir:È sempre un piacere fare affari con voi...
Si gira verso di me e mi manda un bacio volante.
Amir:Ci vediamo...
E va via.
Papà:Hai fatto colpo da come vedo...
Annuisco incapace di dire qualunque tipo di cosa.
Con un segno della mano mi fa capire che devo andare in camera mia e restarci.
Prendo il mio telefono e corro in camera.
Non posso credere a quello che è appena successo.
Lui, vuole sposarmi...

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