Chapter Seventeen

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Greta's pov
Questi tipi di ricevimenti sono noiosi, senti gente che parla delle solite e cose e io non né potevo più.
Fortunatamente siamo arrivati a casa e io sono con il mio bel pigiamino caldo, nel letto con cui dormo da un pò con Harry.
E devo dire che quest'uomo si fa amare, si a modo suo si è fatto amare.
Harry:Già a letto piccola?
Io:Si, sono molto, molto stanca amore.
Mi sorride.
Spegne la luce e si infila sotto le coperte insieme a me.
Harry:Sei comoda amore?
Io:Mi fai sempre la stessa domanda, dimmi solamente voglio che ti appoggi sul mio petto.
Ridacchio.
Mi sposto un pò appoggiando la mia testa sul suo petto.
Harry:E la prossima volta lo dirò amore mio, ora dormiamo.
Io:ok, notte
Harry:notte...
Il giorno dopo
I raggi del sole mi obbligano a svegliarmi e lasciare il mio bellissimo letto comodo.
E così anche se di mala voglia mi alzo.
Subito noto che Harry non è accanto a me.
Si sarà alzato prima.
Vado verso l'armadio e prendo dei vestiti.
Dopo essermi vestita scendo di sotto dove già ci saranno gli altri a mangiare.
Infatti.
Sono tutti in cucina che fanno colazione, mancano solo Ambrose e Alice.
Io:Buongiorno...
Harry:Buongiorno amore, scusa se non ti ho svegliato ma eri troppo bella mentre dormivi...
Arrossisco.
Senza aggiungere una parola mi vado a sedere tra Erica e Elena.
Alice's pov
Mi alzo dal letto con un pò di mal di schiena.
Con fatica riesco ad andare ad aprire la finestra.
Questi due monelli non mi danno pace.
Ambrose:Amore, potevo aprirla io...
Io:Tranquillo, non volevo disturbarti...
Il mio bellissimo uomo si alza dal letto e si avvicina a me.
Mi gira verso di lui e avvicina le sue labbra alle mie.
Ambrose:Buongiorno...
Io:Buongiorno a te...
E fa combaciare le nostre labbra.
Ambrose:Amore so che hai paura, ma muoio dalla voglio di entrarti dentro.
Lui in tutto questo tempo ha aspettato con molto pazienza, facendomi sentire al sicuro e non mettendomi mao fretta e si merita quello che vuole, no che io non lo voglia attenzione, infatti oggi gli darò ciò che vuole.
Io:Fa piano però...
Mi guarda sorridendo per poi condurmi verso il letto facendomi sdraiare.
Ambrose:Aspettavo questo momento da quando ti ho vista...
Iniziamo a spogliarci fino ad essere completamente nudi.
Io:Non farà male vero?
Ambrose:No amore mio, non farà male...
Mi entra dentro piano e subito provo un grande bellissimo piacere.
Gemo e lui pure.
Si inizia a muovere più velocemente facendomi godere di più e godendo anche lui.
Continuiamo per almeno qualche minuto finché non veniamo insieme.
Ambrose:Oddio, Aspettavo questo giorno da secoli! È stato bellissimo.
Io:Si amore, anche a me è piaciuto tanto...
Ci sdraiamo di nuovo abbracciandoci e coccolandocci.
Io:Non vedo l'ora che nascano...
Ambrose:Sai non sarò io padre, ma già li amo...
Sorrido alle sue parole.
È davvero un bravissimo ragazzo.
Harry's pov
Non c'è mai un cazzo di giorno, UNO DICO, in cui non succede nulla.
Quei coglioni dei miei uomini hanno perso un carico di droga e con quello anche milioni di dollari.
So degli incapaci, farò saltare la testa a tutti quanti.
Prendo il mio telefono e chiamo Amir.
Voglio sapere per filo e per segno cosa cavolo è successo.
Amir:Signore eccomi...
Io:Mi spieghi come cazzo abbiamo fatto a perdere L'ENNESIMO CARICO DI DROGA!?Mi sto iniziando a rompere i coglioni.
Amir:Signore non è colpa mia, non ero io a capo di quel compito...
Mi giro di scatto verso di lui.
Amir non era a capo? Strano, io do sempre in mano questi compiti ad Amir.
Io:E chi era a capo?
Amir:Era Smith, Stefan aveva dato il compito a lui...
Mio fratello che fa l'ennesima cosa senza avvisarmi, che cazzo di nervi.
Mi alzo dalla sedia ed esco dall'ufficio per cercare mio fratello.
Vado in salotto e lo trovo intento a baciarsi con Elena.
Io:Stefan! Perché cazzo non mi hai detto che hai mandato in missione a Smith!? Sai che voglio sempre essere avvisato!
Stefan:Harry, Smith ha più anni di esperienza di Amir...
Io:E Amir è più sveglio di Smith... ma ei non importa, troverai tu stesso il carico di droga scomparso, io non né voglio sapere nulla!
E detto questo più incazzato che mai torno nel mio ufficio.
Erica's pov
Se non fosse per me la stanza di Evan sarebbe una stalla, non la sistema mai e lascia i suoi vestiti in giro.
Un ragazzino proprio.
Finisco di posare nei cassetti le ultime maglie e mi siedo sfinita.
Evan:Ei piccola... ma wow, questa stanza brilla...
Sorrido.
Be, dopo tutto se questa stanza brilla è merito mio che l'ho pulita.
Io:Si, non riuscivo a vedere tutto quel disordine...
Ridacchia.
Evan:Grazie principessa mia...
Si avvicina a me baciandomi e io ricambio.
Ci stacchiamo per la mancanza di fiato e lui subito dopo si chiude in bagno per fare una doccia.
Cavoli, io amo quell'uomo, né sono innamorata persa lo giuro.
Mi sdraio sul letto e accendo la T.V.
Guardo un pò di programmi a caso finché non finisco sul canale dei cartoni.
LA PIMPA!
Alzo un pochino il volume e abbracciando il cuscino di Evan mi metto a guardare il cartone.
Si sono una bambina...

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