Chapter eight

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Alice's pov
Non ho ben capito il motivo del perché Ambrose è voluto tornare a casa, però non mi dispiace.
Voglio provare a fidarmi di lui e perché no, magari ad innamorarmi.
Ambrose:Ho sentito la conversazione con le tue amiche...
Arrossisco di colpo.
Io:E precisamente cosa hai sentito?
Chiedo in completo imbarazzo.
Ambrose:Che vuoi provare a stare con me... e fidati non potrei essere più felice!
Sorrido.
Io:Be ma non ho capito perché sei voluto tornare a casa...
Mi guarda sorridendo e a passi lenti si avvicina a me costringendomi ad indietreggiare, fino ad arrivare a spalle al muro.
Ambrose:Volevo stare solo con te...
Io:Capisco...
Ci sono attimi di silenzio dove tutti e due ci guardiamo né gli occhi.
Ambrose:Voglio baciarti...
Io:Fallo...
Immediatamente si fionda sulle mie labbra in un bacio dolce e passionale.
Porta le sue mani nei miei fianchi e io le porto dietro al suo collo.
Cazzo sto dando il mio primo bacio, e a un mafioso.
Chi lo avrebbe mai detto.
Mentre ci baciamo succede tutto così velocemente, la porta viene spalancata da non so quanti uomini.
Io:Cazzo!
X:Ma buonasera, ho interrotto qualcosa Allan?
Ma chi cazzo è questo tizio.
Ambrose:Achim Weber...
Guardo Ambrose che si gira verso di me accarezzandomi il viso.
Achim:Vedo che sei in bella compagnia...
Ambrose's pov                                     Weber, è un nostro nemico da prima che  mio padre e i suoi fratelli salissero al comando.
Achim è l'erede, ed è molto coglione però gioca con giochi pesanti.
Mi avvicino al orecchio di Alice che adesso è terrorizzata.
Io:Mettimi dietro al bancone della cucina, ti prometto che andrà tutto bene...
Lei mi guarda per poi fare ciò che ho detto.
Achim:È inutile che fai nascondere la tua puttana, prenderò sia te che lei, darò un avviso ai tuoi fratelli!
Io:Provaci stronzo!
Però ovviamente non ci rimette lui, perché mi manda contro 6 dei suoi uomini.
Ne metto a terra 2-3 però purtroppo riescono a legarmi e farmi mettere inginocchio.
Achim:Ora pensiamo a quel bocconcino li...
Si avvicina ad Alice e la prende dai capelli.
La mia piccola Barbie urla di dolore.
Non posso proteggerla e mi sto sentendo un fallito.
Achim:Addormentateli!
Evan's pov
Stiamo tornando tutti a casa.
Lo ammetto queste feste sembrano divertenti ma non lo sono.
Finalmente a casa.
Amir:Signore, la porta di casa non c'è, è stata buttata giù.
Guardo bene e vedo che effettivamente la porta di casa è buttata giù.
Cazzo, Ambrose e Alice.
Erica:Che succede?
Io:Piccola, rimani in macchina. Abbassati.
Annuisce e fa come ho detto.
Chiamo i miei fratelli che ancora sono per strada.
Inizio Chiamata
Harry:Evan che succede?
Io:Qualcuno...
Mi muoiono le parole in gola quando sulla finestra leggo "Dite addio a vostro fratello e alla sua puttana. Achim Weber.
Harry:Evan!
Io:Una sola parola... weber!
Fine chiamata
Scendo insieme a Amir tenendo in alto le pistole.
Amir:Controllo il perimetro della casa...
Annuisco.
Io stando attento entro dentro casa.
Ambrose avrà combattuto, ci sono vasi rotti, e tutte cose per terra.
Harry:Evan!
Esco fuori dalla casa.
Io:Quel Weber del cazzo ha rotto i coglioni!
Stefan:Hanno rapito Ambrose e Alice?
Annuisco.
Io:Leggi sulla finestra...
Greta's pov
Ci hanno lasciate in macchina e non capisco neanche il perché.
Cerco con gli occhi qualcosa che mi possa aiutare.
Quello che cercavo l'ho trovo subito.
Una scritta sulla finestra, "Dite addio a vostro fratello e alla sua puttana. Achim Weber".
Cazzo.
Scendo come una furia dalla macchina correndo dentro casa.
Io:Dov'è Alice!?
Harry:Ti avevo detto di restare in macchina!
Io:Voglio sapere dov'è la mia amica!
Elena:Macché diavolo succede!?
Arrivano anche Elena e Erica.
Stefan:Hanno rapito Alice e Ambrose... ecco cosa è successo!
Erica:O mio dio...
Harry:State calme, li troveremo fosse l'ultima cosa che faccio!
Dice per poi uscire di fretta e furia di casa.
Dio mio.
Alice's pov
Il giorno dopo
Non so che ore siano, se è mattina o sera perché siamo in una stanza senza neanche una finestra, e io ho paura.
Io:A-Ambrose...
Ambrose:Ali...
Io:H-ho paura...
Inizio a piangere rannicchiandomi su me stessa.
Sento il suo sguardo bruciarmi addosso, so che in qualche modo vuole farmi sentire al sicuro.
Ambrose:Avvicinati alle sbarre, dammi la mano...
Piano piano mi avvicino a lui, anche se a separarci ci sono le sbarre.
Io:H-ho p-paura...
Ambrose:Lo so, lo so...
Io:Cosa voglio?
Ambrose:Non pensare a questo, se torturano uno dei due quello sarò io, tu tranquilla...
Io:Non voglio ti facciano del male...
Mi sorride.
Mi prende la mano e mi bacia il dorso della mano.
Achim:Ma che tenerezza... siete così vomitevoli!
Stringo la mano di Ambrose.
Ambrose:Vaffanculo, se vuoi torturare me fai pure lei lasciala stare!
Achim:E che divertimento ci sarebbe allora?
Apre la mia cella venendo verso di me.
Io:T-ti prego, n-non f-farmi del m-male...
In risposta ride.
Subito dopo però mi arriva un calcio nella pancia.
Urlo di dolore.
Me ne arrivano tanti tutti di seguito.
Ambrose:Basta! Lasciala stare, prendetela con me! Non con lei!
Lo stronzo in risposta ride di divertimento.
Mi tira talmente tanti calci forti che mi esce sangue dal naso, e subito dopo svengo...
Achim's pov
Questi stronzi degli Allan, hanno ucciso l'unica ragazza che io abbiamo mai amato e mi hanno umiliato molte volte.
Ora sono felice che Ambrose sta provando quello che ho provato io, quando hanno ucciso la mia ragione di vita.
Ambrose:Basta! Non toccarla... ti prego...
Io:Cavolo, un Allan che prega...
Rido prendendolo per il culo.
Ok, ora potrò sembrare uno stronzo, mi dispiace fare del male a una donna soprattutto se mi prega di non farle del male, ma devo avere la mia cazzo di vendetta...

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