Sesta parte

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Ma se sono morto, perché nonna Garbatella continua a dire che sono passato col rosso!!? Strizzo gli occhi, il barista di questa mattina, ora con il grembiule, mi indica con la mano aperta e dice che dobbiamo stare attenti perché mettiamo in difficoltà e roviniamo la vita alle povere persone. Stavolta dal palazzo di fronte scende la barista in borghese e chiede: “Cosa è successo?” E un nuovo spettatore, mai visto prima dice: "E’ passato con il rosso, stava correndo!!", "Sì, magari stava correndo almeno non succedeva nulla, andava piano e guardava in alto" dice un’altra new entry e la barista dice: "Dovete stare attenti" e poi esclama: "No non ci posso credere, lei è nonna Garbatella, l'automobilista più diligente di Roma, l'ho vista al regionale questa mattina, complimenti, veramente complimenti, passi al nostro bar che le offro un caffè, posso fare un selfie con lei?" tirando fuori il telefono "Sì, sono io" risponde l'intrepida nonna, carica di orgoglio per la fama riscontrata e tutti iniziarono a dare attenzione alla famosa vip del momento, ormai tutti a fare foto, selfie e video. Provo ad alzarmi, ma me lo impediscono, un signore con aria autoritaria mi dice: "Ma che vuoi peggiorare la situazione?! Non ti basta quello che hai combinato? Deve arrivare l'ambulanza…"
Ma prima dell'ambulanza arrivano i vigili…
Eh sì! Gli stessi di questa mattina che chiedono alla folla cosa sia successo, spero che non mi riconoscano, raggrinzisco la faccia per cercare di sembrare un altro, purtroppo non ho altri strumenti.
Il barista ed altri: “E niente, il signore è passato con il rosso all'improvviso”, il vigile mi guarda e dice: "Dovete stare attenti quando attraversate, ma dove ce l'avete la testa? ", poi mi guarda meglio e mi dice: "Ma tu sei quello di questa mattina??" Ormai sgamato, rilasso tutti i muscoli del viso. Aver trattenuto così a lungo ogni muscolo del volto mi ha procurato non poco dolore; a questo punto con aria rassegnata dico: "Sì sono io" e lui: "Neanche il pedone sai fare? Stamattina hai investito una vecchietta!" ed io: "No, veramente sono stato scagionato dalle telecamere", ma lui neanche mi sente mentre cerco di spiegare. Ecco,  finalmente sento l'ambulanza, quel suono è uno dei più melodiosi, inaspettati e desiderati che io abbia mai sentito in vita mia,  anche loro chiedono cosa sia successo, e la folla: "E’ sbucato all'improvviso con il rosso e la signora non è riuscita ad evitarlo", l'assistente del 118 esclama: "Dovete stare attenti quando attraversate, ci sono incidenti gravi sul raccordo, e siamo dovuti venire qua", "Scusate, scusate” esclamo io: “E’ colpa mia, la prossima volta ci starò più attento", mi mettono il collare e vengo caricato su di una barella. Il barista chiede a Nonna Garbatella se può fare un selfie con lei; insieme si avvicinano alla barella dove sono adagiato ed il barista mi guarda e mi fa cenno di consenso per fare una foto tutti e tre.  Ormai preso dallo sconforto acconsento e tiro su il pollice, a significare che sto bene e comunque viene spontaneo quando si viene inquadrati per una foto storica che probabilmente sarà stampata, incorniciata e appesa dietro il bancone di un bar di periferia a gestione familiare.
Vengo portato al triage del pronto soccorso. Rimango lì su un lettino per mezz'ora, almeno c'è il televisore acceso, ormai si è fatta l'una, inizia il regionale. Vediamo cosa succede in città, almeno mi passa prima! Ma quello è il barista e c'è pure Garbatella!
L'occhio mi cade sui titoli che scorrono... "La ormai nota nonna Garbatella schiva e salva un pedone distratto!", come sfondo del servizio la mia foto con collare e pollice alzato, nonna Garbatella ed il barista sorridenti, “Certo che potevo venire meglio in foto, loro sembrano attori e io neanche pettinato, e poi quel sorriso finto e che mi costava sforzarmi un po’ di più?”.
Ributto giù la testa e ricomincio a pensare come poter ormai sostituire i sedili della Panda, in attesa che qualcuno si accorga di
me, ma quello sono io di nuovo!!
Scorre un’altra notizia del regionale, sempre nei titoli scorrevoli: “Non si ferma l’ondata di morte sulle strade della capitale, stavolta la notizia corre sui social e diventa virale: pirata della strada ubriaco investe un pedone”.
Nuovamente bene in risalto: c’è la mia foto in piedi di fronte all’ esamine vecchietta della mattina.
“Quel maledetto bimbominkia, lo sapevo che avrebbe fatto un post su Instagram”, un altro famoso sulle mie spalle… comincio a pensare di essere nato per far arricchire gli altri…
“Ma dai, peroooò, ho il collare sto male, mi visitateee,fhuuuu…?”
Ecco arrivare un portantino, mi saluta, mi sorride, mi chiama per nome e con gentilezza mi fa passare dalla barella alla sedia a rotelle, finalmente una persona gentile. È il primo gesto cortese che ricevo dal saluto inconsapevole della signora Brufalini di stamattina.
Legge dei fogli che ha con sé e mi porta nei sotterranei nella sala radiografie e Tac.
Mantenendo il suo fare gentile, mi dice di aspettare lì, che avrebbe parlato con il tecnico radiografico, suo amico e mi avrebbe fatto passare prima. “Ah che persona gentile”, dopo tanto odio un gesto altruista nei miei confronti, mi vengono gli occhi languidi, mi sto per innamorare di lui, poi il dolore al collo mi riporta sulla terra.
Passano pochissimi minuti e il fiero cavaliere esce dalla sala RX e guardandomi negli occhi, mi dice che è il mio turno facendomi un occhiolino a significare che la richiesta di raccomandazione era andata a buon fine… sì, me lo merito, mi spetta di diritto, penso io.

31 GIUGNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora