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"L'amore guarda non con gli occhi ma con l'anima"William Shakespeare

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"L'amore guarda non con gli occhi
ma con l'anima"
William Shakespeare

Mancava una settimana alle vacanze e anche al ballo d'inverno, non ho pensato con chi andare e cosa fare. Ripenso al regalo di Atlas sorridendo come una cretina portandolo con me anche a lezione, così quando ho un po' di tempo libero mi distraggo leggendo qualche pagina. Come in questo caso, sto aspettando il professor Robin e Rhys che a quanto pare è in ritardo. Sfogliando l'ultima pagina del capitolo rimango stupita trovando un biglietto, si trovava nel capitolo 32 proprio quello che ho raccontato ad Atlas quella sera dopo il nostro bacio.
Il rapporto tra me e lui è cambiato ma nulla cambia il fatto che rimane uno stronzo e si fa tutte quelle che cadono ai suoi piedi, lo odio ma allo stesso tempo non posso che sorridere vedendo il biglietto ripesando a quella sera.
Non riesco a leggere cosa c'è scritto che vengo distratta da una risata fastidiosa, era la ragazza bionda che avevo visto alle macchinette e con lei c'era Atlas, entrarono mano nella mano e si siedono infondo dando solo fastidio. Subito dopo vedo Rhys entrare di fretta e con il fiatone, si guarda intorno fino a quando il suo sguardo non si ferma su di me.

«Khalida!» dice a voce alta indicandomi, se ci fosse la possibilità vorrei nascondermi la testa nella sabbia come gli struzzi, soprattutto perché i ragazzi si sono girati dalla mia parte per guardarmi e fortunatamente sono tornato a farsi gli affari propri. Rhys prende posto vicino a me prendendo tutti i suoi quaderni che mi chiedo cosa ci faccia visto che non prende mai appunti.

«Come stai?»
«Bene grazie» chiudo il libro mettendolo nella borsa che mi cade, facendo scivolare il libro nella direzione sbagliata, proprio verso la persona che volevo evitare per tutta l'ora, Raquel.                      

«Ci mancava anche questo» dico sottovoce così da non farmi sentire.                                              «Cos'è un libro? Ed è tuo?» ridacchia prendendolo.                                                              «Chi altro se non te si porta un libro a lezione, se lo scopre il professor Robin ti manderà dritto in presidenza» ridacchia e neanche riuscivo a parlare. Non so se sia per il fatto che non mi è scesa l'entrata di loro due o semplicemente mi da fastidio che sia così vicino ad Atlas che le accarezzava l'interno coscia dolcemente. Il mio umore però cambia da fastidio a rabbia vedendo ridere anche Atlas.

Mi sta prendendo in giro anche lui?

«Dai Raquel ridaglielo, non voglio che quello si incazzi vedendoci parlare, soprattutto con la ragazzina» dice l'ultima parola guardandomi e sa che mi da fastidio ma non credo di aver nascosto la mia faccia infastidita dato che alzò l'angolo del labbro sinistro divertito.                  «Cosa stai leggendo?» io e Atlas smettiamo di guardarci e notiamo Raquel girarsi il libro dalle lami ed è in quel momento che Atlas si rende conto di quale libro si tratta.                                   «Raquel ridaglielo» il suo tono era più severo ma la biondina non gli dava retta e continuò a guardare il libro, aprendolo e guardando qualche pagina. Prende un bel po' di pagine e le lascia scorrere, fino a quando il blocco non si ferma sul capitolo 32.

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