3-Il party di Capodanno a casa di Lana

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Dopo essere stati a Times Square a vedere lo spettacolo pirotecnico di fine anno, i ragazzi della nuova generazione erano attesi alla festa di Capodanno nella villa della madre di Lana Wolf, Sierra, nota avvocato di New York.  Sierra era in vacanza con il nuovo compagno, così ha delegato l'intera gestione della nottata ad un famoso Party Planner della city che ha addobbato la villa al West Village di ogni genere di confort, buffet, musica e animazione.  A poco a poco le Limousine noleggiate per l'occasione, con i 19 ragazzi a bordo, arrivano davanti all'abitazione e ben presto il salone si riempie.

Da una delle ultime macchine scende June visibilmente scocciata insieme ad Hunter che per tutta la serata rimane pensieroso (e visto che non è da lui pensare, la situazione è veramente strana). June e Hunter hanno sempre avuto un rapporto particolare, primi fidanzati alle elementari, prima esperienza insieme alle medie e ora, di tanto in tanto qualche uscita senza però prendere mai nessun impegno definitivo. Stavolta però deve essere successo qualcosa, se ne è accorto persino Hunter che June è cambiata, distante, i suoi baci prima passionali ora sono spenti e quella luce che di solito aveva negli occhi ora è affievolita.                                                              < Senti, credo che dovremmo parlare. Sembri diversa, che ti è successo? Dov'è la June che solleticava sempre il mio interesse per lei?> si posiziona di fronte a lei con aria seria,           <Hunter piantala di farti le paranoie vammi a prendere da bere piuttosto!> lo liquida June confermando così interamente i pensieri del ragazzo, che dopo aver sbuffato decide di seguire il suo consiglio.

'Che schifo di serata!' Pensò June. Le dava fastidio tutto: dal suo scialbo vestito trovato all'ultimo minuto grigio come lei, agli scherzi di Caleb che solitamente l'avrebbero fatta perfino sganasciare dalle risate, alle attenzioni di Hunter che trova fastidiose. <Cavolo> disse pensando ad alta voce < il karma deve essere proprio indispettito con me, al diavolo le cavolate di Valène! Fatto sta che proprio ora che avrei voluto pace, mi arrivano attenzioni, mentre quando avrei voluto attenzioni, avevo il nulla più assoluto!> Mentre borbottava tra se la raggiunge Leyla, una delle sue migliori amiche e June roteando gli occhi al cielo la saluta. Sembrava quasi che l'universo per chissà quale ragione, avesse invertito la marcia: se fino ad ora era stata un tipo solare e appariscente che veniva evitata, stasera era una che se ne stava per i fatti suoi alla quale rompevano tutti le palle. <Ma che avete tutti stasera? Non ve ne potete andare a divertirvi? Ares ed Everest ci stanno riuscendo, mi pare. >    Leyla, che aveva portato due shottini, ne porse uno all'amica e lo tracannarono in un secondo, con lo stesso gesto.   La conosceva fin troppo bene per inondarla di parole inutili, perciò resta con l'amica seduta in silenzio ad osservare gli altri.

Everest Wolf, figlia di uno dei pochi shamani esistenti in tutte le generazioni, osserva la pista da ballo attendendo che Ares arrivi con i due cocktail promessi. Sta sorridendo al pensiero di come fino ad ora sia andata la serata: prima Ares le si è presentato alla porta con un mazzo di fiori freschi, profumato, con lo smoking e un sorriso da far svenire chiunque; poi l'ha presa a braccetto e hanno sfilato per la Fifth Avenue e infine sono stati accompagnati alla festa in Limousine, come un Re e una Regina, insomma stava andando tutto alla perfezione.     <Cocktails alla pesca, mango e melagrana, per lei signorina!> Ares le porse il suo bicchierone con un sorriso che iniziava ad essere enfatizzato da qualche shottino di troppo.                     <Mmmh è buonissimo!> disse Eve guardandolo mentre tirava ancora su con la cannuccia <Ares..ti volevo ringraziare. Sei una persona meravigliosa e mi hai fatto passare una bellissima festa di fine anno.> la ragazza arrossì. Normalmente non sarebbe riuscita neanche a pronunciarle tutte quelle parole ad un ragazzo così importante, ma la serata stava andando bene e lei si stava sciogliendo. <Grazie a te> si avvicina per darle un lieve bacio sulla guancia        <è molto piacevole la tua compagnia>                                                                                                                    <Più di quella di June?> la bocca di Everest si era aperta da sola ed era in imbarazzo quanto lui, che era rimasto a guardarla sbattendo le palpebre senza riuscire a  proferire parola. Fortunatamente per loro le urla provenienti dal piano di sopra salvano la situazione e tutti si precipitano a vedere che succede.

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