2 - You know the waves have so much to say

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RAVI' POV

<< Ravi Harris, piacere>> il mio sguardo si sposta sulla ragazza di fronte a me << complimenti Alya, sei stata bravissima, congratulazioni per la classifica >> era veramente brava, sembrava stesse volando sul ghiaccio, sono rimasto tutto il tempo con gli occhi fissi sui movimenti, semplicemente spettacolare..

Si è fatto tardi e le due se ne stanno per andare, quando Alya mi coglie alla sprovvista << tranquilla, almeno ho l'occasione di guardare le stelle >> le stelle? C'è  ancora qualcuno di questi tempi che si ferma ad osservarle nella loro più pura luminosità? Alya Williams...credo mi ricorderò di te.

Siamo rimasti solo io e la mia insegnante <<allora Ravi, cosa ne pensi?>> rimango un po' confuso dalla domanda <<è stata molto brava, i suoi movimenti erano fluidi e a tempo con la musica, si è mangiata quella pista, sicuramente si meritava il primo posto>> questo è ciò che penso, delle tre arrivate sul podio Alya è quella che si meritava il primo posto per come ha saputo gestirsi l'esibizione, detto ciò Taylor mi guarda sorridendo << sono felice che la pensi così, anche io sono d'accordo con te, però adesso ti devo dire una cosa importante>> la sua faccia diventa seria e nel mentre ci stiamo dirigendo alla sua macchina, una bmw bianca

<< questo incontro era già organizzato da una settimana, io e Sharon ci siamo incontrate per parlare e mi ha detto di Alya, abbiamo un po' discusso di voi due>>

saliamo in macchina e partiamo, sono stupito da questa conversazione, perché tenere tutto nascosto fino ad ora?

<<facendo il punto delle vostre situazioni, abbiamo deciso che vi allenerete insieme, tutti e due potete dare il 100% ma date solo l'80%, vi serve qualcuno che vi completi e vi sproni a dare il massimo, perciò durante gli allenamenti a terra di Alya sarete insieme>>

la guardo totalmente scioccato, non ci hanno chiesto nulla, ne se fossimo d'accordo o meno, poi cosa vuole dire che entrambi diamo solo l'80%?
<<..da quando?>> torno a guardare la strada ancora scombussolato <<domani, meglio iniziare subito, avete molto da imparare da entrambi>> inizio ad accettare la cosa, più che altro sono obbligato
<< però facciamo due sport diversi>> accosta la macchina, siamo arrivati davanti a casa mia, non scendo subito, lei si gira e mi guarda << sono due sport molto uguali, lei in aggiunta usa i pattini e balla sul ghiaccio, tu sei scalzo e balli sul parquet, le basi per entrambi sono le stesse, lo scoprirai a lezione domani, ora va a riposarti>> scendo dalla macchina e ci salutiamo.

    🧷🧷🧷

Adesso arriva il momento della giornata che odio di più, stare in casa con persone che hanno ripudiato il proprio figlio e fratello, entro in casa e senza stupore erano già tutti a cena, non avevano nemmeno apparecchiato per me, va bene, ormai è abitudine, in questa casa vivono solo mia madre, mio padre e mia sorella Victoria di 4 anni più grande di me, io sono la pecora nera, il fallito che non erediterà nulla dal padre in quanto ha già firmato fogli su fogli per lasciare tutto alla sua figlia adorata.

Vado in cucina, prendo un piatto e lo riempio con la pasta al forno ancora calda che avevano lasciato nella teglia sul tavolo, prendo anche posate e bicchiere mentre mi vado a sedere a tavola, difronte a mio padre

<< anche oggi sei andato in quella topaia?>>

questo è il modo in cui mia sorella definisce la mia scuola di danza, non le rispondo, sa già cosa le avrei detto

COME LE STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora