La corona pigramente inclinata sul capo di re Reiss pareva l'unica imperfezione in quel mondo di cristallo. Nemmeno una sbavatura; un palco impeccabile, e i suoi attori non da meno, eppure il principe Levi non si faceva ingannare, certo che in tutto quello non vi fosse nulla di vero.
Non era contento di trovarsi lì, come non lo era in fondo di molte altre cose nella propria vita.
«Principe Levi, siete dunque arrivato.»
«Ne dubitavate?»
E più di tutto, sicuramente non aveva intenzione di piegarsi ad un'etichetta frivola e inutilmente pomposa. E per quanto fosse stato spesso biasimato per questo suo tratto, era un uomo senza peli sulla lingua. Ad ogni modo tutto quello che non era programmato, o non rientrava nell'ordinario, non veniva considerato; e quello fu anche il destino della sua tentata provocazione.
«Spero abbiate fatto buon viaggio. Un servo vi condurrà nei vostri alloggi, quindi riposate pure. Però consideratevi invitato al tè pomeridiano, così che si cominci a parlare di affari.»
«Non mancherò... Sire.»
E fu condotto via dalla sala appena ebbe sputate quelle due sillabe, che sulla lingua gli ballavano ancora... si-re. S'incamminò, pronto al freddo abbraccio di altro vuoto sfarzo.
------La curiosità lo vinse e non poté che accettare; non che poi avesse effettivamente qualcos'altro da fare.
Il sovrano lo guidò attraverso lunghi corridoi e saloni ampollosi sino ai giardini esterni. Continuarono a solcare il prato verdissimo per molti minuti, in cui il silenzio non fu mai interrotto, continuando ad espandersi e allungarsi, e gli pesava mollemente sulle spalle. Normalmente il principe amava il silenzio, la meditazione, eppure quell'individuo lo metteva in soggezione; che il suo sguardo vacuo e penetrante gli si appiccicava addosso permeandolo d'un disagio sottile e acuminato.
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Narcisi
ФанфикEstratto: Teneva in mano un narciso, e con le dita ne staccava lento i petali, uno ad uno, lasciandoli poi cadere a terra, dove si abbandonavano unendosi ai fratelli. Poi, una volta che gli restava solo il gambo, con un soffio ne ristorava la coroll...