Il rapimento di Reid

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Reid stava rientrando a casa.

Era appena arrivato davanti alla porta dell'edificio dove viveva quando qualcuno alle spalle lo colpì con un teaser farcendoli perdere conoscenza.

Quando si risvegliò era incatenato a una sedia collegata a vari circuiti.

L'unica cosa che comprese dal silenzio assordante provveninte dall'esterno era che si trovava in un edificio abbandonato da qualche parte fuori dalla città, ma era ancora mezzo stordito dalla scossa che aveva preso quindi poteva anche sbagliarsi.

Una voce dall'altoparlante disse: «Dottor Spencer Reid, ho un compito per lei. Deve riesaminare la documentazione davanti a lei»

«Di cosa si tratta?» chiese il ragazzo cercando di mettere a fuoco quello che c'era davanti a lui.

«Un omicidio. Non dirò altro, ma serve che lei lo riesamini» disse nuovamente la voce aggiungendo: «Come vede la sedia è collegata alla corrente elettrica se il risultato delle sue affermazioni non sarà di mio gradimento una scossa che va dai 10 ai 500 milleampere percorrerà il suo corpo»

Reid scosse la testa: «Ho bisogno di usare le mani per poter scorrere le pagine. Legato in questo modo è molto complicato per me farlo» ammise lui senza giri di parole pensando: Spero che il micro gps che mi ha regalato Morgan sian ancora in funzione o non mi troveranno mai...

«Non sarà solo. Penserà la ragazza con lei nella stanza a voltare le pagine in modo che possa leggerle liberamente. Preferisco non correre rischi non sapendo come o cosa le hanno insegnato all'FBI» rispose la voce dall'altoparlante.

La luce si accese e una ragazza bionda che tremava visibilmente si avvicinò al tavolo guardando Reid terrorizzata.

«Cosa succederà una volta che avrò esaminato questi file?» chiese luii cercando di capire al meglio la situazione nel quale si trovava, ma ra anche un metodo per riprendersi da quella scossa che l'aveva colpito prima di risvegliarsi in quel luogo.

«Potrete andarvene da questo luogo sani e salvi sempre se lei saprà risolvere questo caso. Io ci ho provato da solo, ma a quanto pare sembra comunque un omicidio suicidio anche se so che non lo è» rispose l'SI per poi staccare la comunicazione.

Spencer si mise al lavoro aiutato dalla ragazza che passo per passo gli mostrava le foto e i fogli per poterli leggere.

Intanto, Morgan, dopo aver ricevuto un messaggio d'avviso sul telefono lo aprì.

Il gps che aveva regalato a Reid si era attivato, essendo collegato all'orologio che utilizzava sempre si era attivato quando aveva ricevuto quella scossa troppo forte che gli aveva fatto perdere conoscenza.

Senza indugiare andò alla sede dell'FBI entrando come un fulmine nell'edificio raggiungendo la stanza di Penelope spalancando la porta facendo sussultare la donna che si voltò a guardarlo: «Pasticcino ti sembra il caso di entrare in questo modo. Mi hai spaventata...» s'interruppe notando lo sguardo preoccupato dell'uomo chiedendogli: «Cosa succede?»

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