Ragnatele

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Buona lettura!!

Taehyung non aveva mai desiderato tanto in vita sua che una giornata lavorativa non volgesse al termine come quel giorno, ma ormai il negozio si era totalmente svuotato e il cielo che intravedeva dalle vetrine della sua piccola boutique si era fatto scuro.

Gettò uno sguardo al suo elegante orologio da polso color perla e il suo viso si contorse in una smorfia.

Erano già le 7 e mezza di sera e non poteva esserne più contrariato.

Il tempo passa sempre troppo velocemente quando non deve.

Solo lui e Jimin erano rimasti in negozio, che ancora sedeva alla propria scrivania con una matita tra le labbra e una mano intenta a massaggiarsi il collo mentre terminava di inviare le ultime mail della giornata.

Era consuetudine ormai.

La prima cosa che facevano e l'ultima prima di andarsene.

Ci erano abituati, e solitamente il castano sarebbe stato anche contento in quel momento, stanco ma felice che di lì a pochi minuti sarebbe potuto tornare al suo appartamento per gustarsi una deliziosa cena d'asporto e-magari- un buon bagno caldo, prima di addormentarsi tra le coperte morbide del suo letto, soddisfatto di aver portato a casa l'ennesima giornata di lavoro.

Ma purtroppo quella sera nemmeno volendo avrebbe potuto passarla così, e molto probabilmente sarebbe stato lo stesso per quelle a venire.

Per questo quando sentì il familiare rumore di sedia che striscia contro il pavimento provenire dalla postazione del suo migliore amico fu tentato di pregarlo di rimanere con lui, ma prima ancora che potesse anche solo pronunciare una parola, le labbra già divaricate, Jimin fu abile nel precederlo.

"Oh no stellina del mio firmamento, so già cosa vuoi chiedermi ma no, non posso proprio fermarmi qui per cena. E inoltre... non ho alcuna intenzione di rovinare il tuo appuntamento!" Un ghigno dispettoso si dipinse sul viso del viola, che non esitò a riservare all'altro un'occhiata maliziosa con tanto di alzata di sopracciglia ammiccanti.

E Taehyung  sentì una famigliare voglia di strangolarlo pizzicargli le mani.

"Chiama di nuovo questa cosa in quel modo e giuro ti licenzio Jimin-ah, sia come dipendente che come amico."

"Come se potessi attirare i clienti senza il mio bel faccino." Si vantò il maggiore, sorvolando deliberatamente sulla parte relativa alla loro amicizia -tanto sapeva che Taehyung non avrebbe mai potuto fare a meno di lui- e muovendo piuttosto con eloquenza i capelli mentre si apprestava a raccogliere le proprie cose ed infilarle nella sua splendida borsa/porta riviste.

Ne era così pieno ormai che era meglio definirla così...

Un sorrisino compiaciuto dipinto sulle labbra cosparse di burrocacao rosa.

"Tsk, il solito sbruffone." Sibilò Taehyung prima di tornare con la testa tra i propri lavori, stanco di prestare attenzione a qualcosa, o meglio a qualcuno, per nulla intenzionato ad aiutarlo.

Gli occhi della viola volarono al cielo di fronte a tutta quella drammaticità.

Chiaramente in un modo altrettanto drammatico.

"Sappiamo entrambi che è la verità fiorellino, ma non buttarti giù, anche tu non sei così male!" Lo rincuorò giocosamente, rifilandogli un elegante bacio volante intanto che si apprestava ad infilarsi il proprio cappotto color panna, giusto per addolcirlo un po'.

Ovviamente a poco servì, ma di questo a Jimin non poteva importare di meno.

"E ora scusami biscottino alla crema, ma devo proprio andare."

Maybe baby / KOOKTAEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora