Il Lupo e la Capra {BkDk}

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《Cazzo ci mancava solo questa bufera!》Katsuki si riparte gli occhi dalla fitta neve che sembrava volerlo accecare oltre che congelare. Era andato a caccia pochi giorni prima con la sua bestia e il tempo era cambiato all'improvviso creando scompiglio anche tra le creature di quei bianchi boschi.
《Oi lupaccio fammi strada》il biondo portò una mano alla testa di un enorme lupo che in silenzio proseguì per il cammino così da tornare a casa al caldo, ma qualcosa attirò il fine udito del lupo che si fermò girando le orecchie in più direzioni confondendo così il suo padrone.
《Hey Ruf che ti prende!?》il tempo di terminare la domanda che il lupo ringhiò mettendosi sulla difensiva pronto a proteggere il padrone mentre un lontano suono arrivava a che alle orecchie del biondo. Un lieve tintinnio di campanacio, uno di quelli che mettono alle pecore o alle mucche.
《Prendila.》Katsuki lo disse con un sorriso stampato sulle labbra. Quella non era zona da pascolo, abitava isolato da tutti e quelle terre erano brulicante di lupi e altre bestie carnivore, nessun mandriano avrebbe mandato il proprio bestiame tra quelle colline, specialmente in pieno inverno. Almeno voleva dire più carne per sé e il proprio lupo.
La bestia partì appena dato ľordine seguita da Bakugo che ignorato il peso delle carcasse sulle spalle lo stava seguendo affondando con facilità i piedi nella neve correndo come se non fosse un problema.
Pochi metri e schivare alberi visti all'ultimo secondo e il lupo saltò azzannando alla gola la sventurata capra che fece un verso simile ad un urlo prima di soffocare e morire in una pozza di sangue che tinse la candida neve assieme a quella che ľandava a ricoprire. Il lupo continuò a ringhiare tenendo saldo il collo della preda grande quasi quanto lui facendo guizzare occhi e orecchie ancora in ogni direzione possibile mentre un nuovo beelare più flebile non fece prendere in mano il pugnale che il biondo teneva al fianco.
O erano scappate più pecore o davvero un pazzo le aveva portate al pascolo la su e ne avrebbe presto vista ľira per aver ucciso una capra del suo prezioso bestiame?
《Ruf, non fare nulla se non te lo dico io》 con passo leggero il cacciatore camminò in direzione del nuovo verso capendo si trattasse di un cucciolo man mano che si avvicinava, ma lo scricchiolio di un albero gli fece rallentare ľandatura per assicurarsi di non essere nel mirino di qualche pino sul punto di spezzarsi e gli si gelò il sangue nel vedere varie punte o rami già spezzati nel bianco della tormenta.
Con ľocchio seguì la traiettoria di alcuni alberi spezzati notandone uno a pochissimi passi da lui.
Tra gli aghi caduti e ancora attaccati ai ramoscelli sotto un tronco di discrete dimensioni vide il movimento di un piccolo capretto che piangeva e piangeva disperato dando testate a qualcosa che giaceva schiacciato tra i rami.
《Ruf! Prendi questo bastone!》il lupo non se lo fece ripetere due volte, in pochi balzi fu dal lato opposto dell'albero che prese con un ringhio tra i denti tirandolo indietro scoprendo lentamente il capretto e una pozza di sangue semi congelata accanto a un corpo mezzo sommerso dalla neve.
《Cazzo-》ripose il coltello correndo verso quel corpo nuovamente preso a testate dal capretto togliendosi il guanto per infilare la mano tra gli abiti fradici e sentire il battito. C'era, debole ma il cuore batteva 《cagnaccio vieni qui! Dobbiamo portarlo a casa!》si rimise il guanto pronto a voltare il corpo del pastore ma non lo fece notando il capretto dargli delle zuccate alle gambe e poi al fianco dove spiccava una profonda ferita.
Il sangue era tornato a scorrere, non era più congelato, scorreva a fiotti mostrando al biondo un ramo di discrete dimensioni attaccato al troco sporco di sangue.
《Merda!》buttò a terra le carcasse che aveva cacciato in quei giorni togliendosi la giacca pesante e la maglia altrettanto pesante per strappare la propria camicia più leggera rimettendosi il resto per non congelare andando a tamponare la ferita di quel corpo e a fasciarla ben stretta assicurandosi non sanguinasse per un po'.
Il lupo si sdraiò a terra lì vicino e Katsuki ci caricò quel corpo sopra estraendo delle funi dalle sacche sul corpo del bestione così da evitare che nella corsa cadesse. Non aveva ancora visto quella persona in volto, ma ci avrebbe pensato dopo.
《Prendi la carcassa e andiamo》il lupo ululò correndo a prendere ľultima preda mentre il ragazzo si caricava nuovamente sulle spalle le altre prendendo in braccio il capretto ora spaurito che beelava tremando.
《Ma te sei nato da poche ore》Bakugo alzò un sopraciglio ignorando la confusione iniziando così a correre seguendo il proprio bestione sino a casa.

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