Verona, aprile.
Vanessa era distrutta, la sua vita era andata in frantumi, il suo matrimonio era finito, non che amasse ancora suo marito ormai tra loro non c'erano altro che odio e rancore, ma lei si sentiva mancare la terra sotto i piedi perché aveva dedicato i suoi anni migliori a quell'uomo e lui l'aveva gettata via come fosse uno straccio vecchio.
Voleva sparire semplicemente sparire.Si sentiva un oggetto rotto, questo era ,un oggetto rotto.
Seul, aprile
Hobi uscì dalla doccia, si mise l'asciugamano intorno alla vita e passo una mano sul vetro appannato.
Il bagno era invaso dal vapore, preferiva sempre l'acqua bollente come se cercasse di purificare il suo corpo dal male e dallo sporco che sentiva dentro.Si toccò la cicatrice sul polso che gli faceva ricordare il giorno in cui aveva toccato il fondo, aveva giurato a se stesso molto tempo fa che nessuno gli avrebbe fatto più del male e per questo era diventato un uomo potente e temuto.
Sì, era un delinquente , ma con le sue regole.
Ma tutto quello che faceva era per salvare ragazzi che come lui erano stati gettati via.
Verona, Aprile
"No, non posso, non posso ancora lasciarmi andare devo cercare di amarmi, me lo devo, fosse l'ultima cosa che faccio".
Vanessa si guardò allo specchio, era dimagrita e si era spenta quella luce che emanava ogni volta che entrava in una stanza, era diventata l'ombra di se stessa e si odiava.La tormentava il ricordo di quella notte, la notte in cui aveva tentato di farla finita, ma non era riuscita ad andare fino in fondo, nemmeno questo era riuscita a fare...,quella cicatrice sul polso era come un memorandum indelebile , ma era viva aveva deciso di reagire di guarire e tornare quella di una volta ed essere felice.
Decise di farsi una doccia ,si raccolse i capelli in uno chignon, doveva incontrare il suo migliore amico, da sempre il suo soulmate , Jk,lo stesso che quella notte corse da lei disperato, lo doveva anche a lui, erano l'uno la famiglia dell'altro, il bene che provavano era qualcosa di speciale.
Lui c'era sempre nei momenti belli e in quelli brutti e viceversa. Era l'unico che le era stato accanto durante la depressione ed era l'unico che poteva aiutarla per ritornare a vivere.
Vanessa era seduta al bar ,davanti al negozio di armi antiche di Jk ancora chiuso, era una bellissima giornata l'aria era frizzante ma il sole scaldava la pelle candida di Vanessa, sembrava ancora piu' pallida e altera vestita completamente di nero come sempre, i suoi lunghi capelli castani al sole avevano riflessi fiammeggianti, portava degli occhiali neri con una grossa montatura che le copriva gran parte del viso.
Jk parcheggio' la sua adorata Harley e la raggiunse.
<< Ciao streghetta, sei pelle e ossa e pallida come uno straccio >>.
In realtà la trovava sempre affascinante, adorava la sua eleganza...e se solo fosse stato etero sicuramente sarebbe stata la donna della sua vita, ma in qualche modo lo era, la amava, non di un amore carnale ma un amore puro, vero e profondo, fraterno.<< Tu si che sai come tirare su il morale, grazie!>>
Rispose prontamente lei.
Lui si abbassò e le diede un bacio in fronte, come faceva sempre.

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We Are Strings
FanficDue amici inseparabili : vanessa e Jk pioveranno nella vita di un gruppo di ragazzi dal passato tormentato sconvolgendola per sempre. Portando amore,amicizia e vendetta.