capitolo 11

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Non si sa come, ma arrivarono all'ascensore di servizio della sala da pranzo, senza staccarsi l'uno dall'altro , si baciavano come se volessero divorarsi , tra un bacio e l'altro si guardavano e ridevano, Jk in qualche modo riuscì a mandare un messaggio a Vanessa di non aspettarlo , l'ascensore giunse al piano e i due sempre baciandosi e toccandosi arrivarono in camera di Tae, le loro camicie erano già per metà sbottonate , Jk prese Tae e lo appoggiò contro al muro sfilandogli la camicia, questa volta notò le cicatrici che aveva sul torace e cominciò a baciarle e leccarle, fino a scendere sulla cintura che tolse in un attimo ,gli abbasso i pantaloni e anche i boxer , comincio a baciare le sue cosce per poi arrivare al suo sesso che era già eccitato , lo stuzzico' baciandolo prima ,poi leccandolo , Tae era in estasi, gemeva di piacere con le mani tra i capelli di Jk , Tae lo costrinse ad alzarsi per buttarlo sul letto , lo spoglio' e rimase ad ammirare quel corpo tatuato e perfetto .

Era scolpito come una statua, a cavalcioni su di lui con le sue mani cominciò a toccarlo sul petto soffermandosi sui suoi capezzoli ormai turgidi ed invitanti , Jk era schiavo delle sue mani , quelle mani che tanto desiderava sentire sulla pelle , Tae si abbassò per baciarlo dolcemente poi sempre con più passione, si staccò e si fissarono per qualche secondo , poi Tae lo prese , non poteva più resistere doveva farlo suo , Jk lo accolse e lui entrò prima dolcemente poi sempre più intensamente fino ad arrivare all'apice del piacere.

Quella notte Tae aveva fatto l'amore era la prima volta, non il solito sesso che faceva con rabbia e per puro piacere personale. 

Quel ragazzo era arrivato e aveva stravolto la sua vita.

Non gli piaceva questa sensazione ne era terrorizzato...era tutto nuovo per lui, quei sentimenti lo rendevano vulnerabile,gli faceva venire voglia di pensare per la prima volta ad avere un futuro con qualcuno, Jimin era l'unico che riusciva ad entrare nel suo cuore e ora quel ragazzo bellissimo e dolcissimo era diventato qualcosa di importante, ma sentiva di non meritarlo, non poteva permettersi anche quella debolezza. 

Tae era combattuto cercava di resistere ma ne era attratto come una calamita,si accese una sigaretta e si voltò a guardare il ragazzo nudo nel suo letto, ma qualcosa non andava Jk era come paralizzato e si lamentava nel sonno, Tae non capiva cosa gli stava succedendo,senza pensare in qualche maniera si infilò un paio di pantaloni , corse fuori nel corridoio e cominciò a bussare disperatamente alla porta di Vanessa .

Lei assonnata e con addosso solo una sottoveste nera ,vedendo Tae in quello stato si destò immediatamente e capi' subito. 

Si precipitò di corsa nella sua stanza , Jk era in preda ad una delle sue paralisi del sonno,lei sapeva come comportarsi.

 
Nel frattempo erano usciti anche gli altri dalle loro stanze ,sorpresi da tutta quella confusione tutti si avvicinarono ,Tae era immobile davanti al letto, Jimin si avvicinò a lui ,gli altri erano tutti fermi davanti alla porta,non capivano cosa stesse succedendo.

Vanessa prese tra le braccia Jk cercava di svegliarlo e rassicurarlo, gli accarezzava la testa e lo stringeva a se,lui pian piano si riprese ,aveva il viso rigato dalle lacrime ,era imbarazzato, era completamente nudo tra le braccia della sua amica , anche Vanessa si rese conto che tutti avevano assistito e soprattutto lei non indossava quasi nulla... sentì qualcuno alle sue spalle  ...era il suo profumo...Hobi si era tolto la giacca e premurosamente l'aveva appoggiata sul suo corpo ,in quel momento si senti al sicuro .

Vanessa si alzò dal letto,  mentre Jk cercava di coprirsi con il lenzuolo cercando Tae con lo sguardo ,lui si fece avanti di scatto raggiungendolo ,Hobi fece cenno a tutti di uscire e chiuse la porta.

<< Credo che abbiano bisogno di stare da soli>> disse

Vanessa guardò per terra ,era scalza,Hobi allora la prese in braccio e la portò in camera sua.

<< Mi dispiace, abbiamo ancora una volta creato trambusto con i nostri problemi, sono veramente mortificata, io non so come scusarmi >> disse vanessa

 in forte imbarazzo per la situazione e soprattutto perché era mezza nuda con la sua giacca sulle spalle e con ancora il suo calore che la rendeva nervosa .

<< Non ti ho portata qui per rimproverarti, ho pensato che avessi bisogno di questo>> disse Hobi con tono dolce

porgendole un bicchiere con due dita di bourbon , Vanessa prese il bicchiere e fece un sorso , era forte, ma buono .

<< Perché non ti siedi e ti rilassi? Ti prendo una coperta sarai gelata>>

<< Grazie, sei sempre così comprensivo con noi e io mi sento sempre un disastro >>

<< Non sei assolutamente un disastro , pensi che Jk ora starà bene?>>

<< Sì ora la crisi è passata, gli succede ogni tanto, da piccolo ha subito un trauma e da allora capitano questi episodi, io ormai so come farlo stare meglio >> disse Vanessa

<< Un trauma? , Oh scusa forse non sono affari miei , non sei costretta>>

<< Tranquillo, è successo tanto tempo fa e io ero con lui quella notte>> la voce di Vanessa diventò immediatamente triste

 
Hobi rispose d'istinto 

<< E tu, tu stai bene?>> Era preoccupato

<< Io sto bene perché Jk mi ha protetta, eravamo ancora in Corea, quella sera suo padre ci aveva portati a prendere un gelato , poi non so cosa sia successo ,ma ci ha fatto nascondere , qualcosa non andava, lui era un poliziotto e Jk ...Jk ha visto qualcuno che gli sparava, lui mi ha fatto chiudere gli occhi e mi ha stretto forte , io ricordo solo il rumore dello sparo , ricordo quello e poi mio padre che ci trovava >> 

Era scossa non ne aveva mai parlato a nessuno prima, nemmeno a suo marito.

Hobi era rimasto in silenzio ad ascoltarla e sembrava turbato

<< Mi dispiace, io non potevo immaginare, non dev'essere stato facile per voi >>

<< Nò, non lo è stato, ma eravamo insieme, questo ci ha legati profondamente, poi tornammo tutti in Italia, per un po siamo stati bene ma poi la madre di Jk si è ammala e ci ha lasciato ,poi anche i miei genitori >>

Vanessa stava quasi per piangere, sentiva le lacrime salire ma cercava di trattenersi, non sapeva perché si sentiva così a suo agio a parlare con lui, lui che era bellissimo e solo ora si accorse che indossava dei pantaloni e una vestaglia di seta neri , si intravedeva il suo petto e lei si perse in pensieri su di lui scordando tutto il resto per un attimo, ma lui la riportò alla realtà, si alzò e si avvicinò , si era abbassato per guardarla negli occhi

<< Mi dispiace per le vostre perdite, dev'essere stata dura>> 

le sue parole erano sincere, Vanessa era confusa forse per il liquore, forse per la vicinanza di quell'uomo che la incuriosiva, quell'uomo che per lei diventava ogni giorno più importante.

 Stava per fare qualcosa che non avrebbe mai pensato di fare, lo guardò dritto negli occhi , il cuore le stava per uscire dal petto , prese la mano di Hobi e la stava portando al suo viso quando fu attirata da qualcosa, anche lui aveva la sua stessa cicatrice e rimase ferma a guardarla.

 
Hobi si irrigidi' e si scostò da lei , era improvvisamente diventato freddo e distante .

<< Si è fatto tardi, forse è meglio che tu vada >> disse lui in tono distaccato.

Vanessa uscì senza dire una parola , corse in camera era in lacrime .

 Ora capiva! ora capiva perché lui si comportava così! anche lui aveva sofferto, anche lui aveva toccato il fondo e soffriva ancora e lei provava qualcosa per quell'uomo così simile a lei , ma lui la teneva a distanza.

Vanessa si stese sul letto con ancora la sua giacca addosso, con ancora il suo odore con ancora il suo calore.

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