-Capitolo 2-

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MICHAEL
La scuola era uno dei pochi posti che amavo, non per lo studio, ovvio, quanto per l'ambiente.
Ci si poteva mescolare fra i corridoi, non essere notati, e sentirsi parte di un qualcosa.
Era bello non stare al centro dell'attenzione, anche se con i miei capelli certo non passavo inosservato, e essendo pure il migliore amico della ragazza più amata e temuta della scuola restavo in secondo piano e accanto a me avevo solo finti amici, bhe, a dire il vero avevo veri amici: la mia migliore amica Sky e Calum.
Calum era un ragazzo strano sempre in disparte ma perennemente chiaccherone, con lui potevi stare certo di non annoiarti, anche se Sky gli faceva una certa concorrenza.
Era una di quelle ragazze che non teneva mai la bocca chiusa, anche quando volevi che lo facesse,non era lo stereotipo di classica ragazza popolare, Aveva sì degli occhi enormi e celesti ma questa sua delicatezza veniva rimpiazzata dai suoi modi di fare e dai suoi capelli pazzi, come li definiva lei "all'Hermione Granger solo che
lilla".
L'unica cosa negativa che potevo trovare di negativo nella mia scuola era Luke Hemmings.
Un ragazzo alto, fin troppo, anche se dovevo ammetterlo ero geloso del suo fisico, e con degli occhioni blu.
Mi diressi a mensa prendendo posto accanto a Sky e a Calum.
-Mike?- disse lei titubante guardandomi speranzosa.
-Sì?-
-Non trovi che mio fratello sia un po' solo?-disse indicandomi Luke, che stava ascoltando la musica in silenzio con nessuno accanto.
-Sì-
-Che ne dici di uscirci qualche volta?-
-Finiremmo per scannarci..-
-Non ho sentito un no..-
-Ma neanche un sì-
-Adesso sì, era l'ultima parola della frase!- e prima che potessi replicare corse via.
Tornai a osservare il biondino, adesso stava correndo via arrabbiato, se ci dovevo fare amicizia perché non iniziare adesso?
Cercai di seguirlo senza farmi vedere e una volta entrato in bagno fui triste di vederlo avviluppato a Jennifer.
Così decisi di uscirmente con una battuta, ovvero il mio modo per nascondere la tristezza, ma perché ero triste? Io lo odiavo..
-Una ragazza nel bagno degli uomini ed un ragazzo senza maglia... cosa dovrei pensare, Stevens?- sorrisi beffardo.
-Clifford non farti strane idee, sai che io e Luke siamo amici.- rise lei.
Mi misi una mano fra i capelli rossi fuoco -Non si può mai sapere..- ribattei per poi rendermi conto di una cosa -Ah e tu riesci a convincere una ragazza a parlarti? Impressionante.-.
-Finiscila Clifford.- strinse i pugni, cercando di fare il duro, ma risultava ancora liù angioletto
-Ah davvero Hemmings? E cosa mi succede?- ringhiai avvicinandomi.
Jennifer si intromise dicendo -Ragazzi basta, dei bambini dell'asilo sarebbero stati più intelligenti. Luke rimettiti la maglia e vieni. Clifford.. beh non so che devi fare.-.
-Vuoi vedere?- risi io, ma lei mi tirò uno schiaffo lasciandomi l'impronta, quella ragazza aveva grinta -Porta rispetto, Michael.-.
Così dicendo se ne andò seguita dal biondino.
Luke Hemmings, ovvero l'essere più odioso al mondo, l'essere più perfetto, più alto, più bello di me, era tutto quello che mi mancava, forse lo odiavo proprio per questo.
Quando però mi lasciò solo nel bagno mi si strinse il cuore, e la cosa spaventosa era che non sapevo il perchè.
Trascinai i miei piedi fino al lavandino per guardarmi nel mio nemico, ovvero lo specchio.
Mi tolsi la maglietta osservandomi, corpo pallido, nessun muscolo, nessuna particolaritá, nessuna somiglianza a Hemmings.
Perché quel giorno facevo tutti quei pensieri depressi era un mistero, dopo essermi ricomposto mi avviai verso l'ora successiva, geo storia, felice del fatto che stessi vicino alla mia migliore amica, Prima non ho detto tutto di lei, credo di aver accennato al fatto che fosse popolare, ma non era stronza come ci si aspettasse, insomma era stranamente popolare, stranamente in senso buono, si distingueva dalla massa, cambiando il colore dei capelli spessissimo con la tinta a risciacquo così che ogni giorno mi sorprendesse con un colore diverso.
Una volta in classe, dopo essere sgridato per l'ennesimo ritardo, Sky come suo solito cominciò a mandarmi bigliettini a raffica.
Io e lei non venivamo mai scoperti, al contrario di Luke e Jennifer.
-Coooosa?!- esclamò il biondino felice in mezzo alla spiegazione,provocando una risata generale facendo cadere tutti i bigliettini per terra.
-I bigliettini.Adesso.- affermò il prof e io non potei fare a meno di godermi un Hemmings imbarazzato consegnare le prove della sua misteriosa discussione.
Il professore iniziò a leggere e io non potei fare a meno di ridere come un matto.
"-Non trovi che Michael sia sexy- ah questo è di Jennifer, il resto si alternano
-Okay abbastanza-
-Okay abbastanza?-
-Okay molto....okay terribilmente -
-Vorresti uscire con lui, me l'ha chiesto prima-" nel frattempo luke cercava di sparire e io sorridevo soddisfatto.
A quanto pare lo sgomento di Luke era dovuto a quello.
-be, se hemmings è felice di uscire con lei..esca con lui, forza Clifford.-
Disse, si mi sarebbe piaciuto, No! Ma che dico non mi sarebbe piaciuto, ma insomma l'affermazione mi lasciò sgomentato.
-Cosa?-
-Luke, Michael fuori dalla mia classe,ora, dalla preside-
Il biondino uscì lanciando un occhiata omicida a Jennifer.
Lo seguii fuori dalla porta per poi trovarlo seduto a terra.
Si coprì la faccia con le mani sospirando.
-Sono troppo sexy per caso?- ridacchiai
-Non ti montare la testa babbeo-
-Mi sembrava tu mi trovassi terribilmente sexy prima, non babbeo-
-Finiscila Clifford-esclamò dirigendosi al secondo piano.
-Dove vai?- chiesi
-Dalla preside no?-
-Ti pare, basterà non farsi vedere per un po' ingiro e il prof non si accorgerà di niente-
Lui sbuffò indeciso
-Che hai Hemmings? Paura di rompere un paio di regole?- lo canzonai, adoravo farlo irritare, gli compariva un espressione buffa e adorabile sul viso.
-E cosa corresti fare Clifford?-disse con aria di sfida
-Divertirmi un po'- sussurrai così che non potesse sentirmi.
----Nina's corner----
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Okay wow dopo lo correggo, spero vi sia piaciuto, e niente l'avevo detto che era meglio Gemma
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Bad boys are good boysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora