3*CAPITOLO

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                                                                                              NATE
Mi sveglio e trovo l'ennesima puttana nel mio letto. Quando lo faccio non penso a quella sera, sfuggo dai miei problemi, dai miei incubi. Il sesso mi fa stare bene, e' il mio modo per scappare dalla realtà, e' il mio posto sicuro.
Ogni giorno c'è ne' una diversa. Mi e' molto facile trovarne una con il mio fascino misterioso , non mi sono mai vantato, ma sono consapevole del mio fascino.
Mi alzo e corro in doccia, di solito le mie docce durano almeno 40 minuti , penso e ripenso a quella sera, le urla straziate della donna, e il pianto soffocato di quella ragazzina , dai capelli neri e gli occhi ghiaccio che supplicava la madre di non morire, di restare con lei, in quel momento mi si e' lacerato il cuore .Juliette che piangeva e io che le tappavo la bocca con la mano. Mia sorella aveva solo 12 anni, e' rimasta traumatizzata.
ricordo poco di quella sera, ma i deja'vou , i ricordi continuano a sfiorarmi la mente, il sangue,le urla,gli spari,le lacrime.
Tiro un pugno al muro della doccia e mi lacero le nocche, il sangue scorreva come quello che circondava il corpo di quella donna senza vita.
Il mio stato di trance si interrompe quando mia sorella bussa alla porta violentemente <<Nate! Ma che cazzo, ancora?>> esco dalla doccia e mi avvolgo un'asciugamano alla vita << che cazzo vuoi July?!>> << quando la smetterai di fare sesso con la prima che capita?>> << quando morirò>> rispondo, ma lei non demorde,anzi, si incazza di più. << Nate, io lo capisco che e' il tuo modo per sfuggire dalla realtà, ma devi concederti una pausa, non puoi continuare cosi' >> << comunque >> dice stroncando il discorso << oggi Isabelle verra' qui!>>. E' cosi' allora si chiama Isabelle...<< cosa?>> le rivolgo immediatamente l'attenzione << sei sordo? Ho detto che oggi Isa verra' qui>> ma e' pazza?
<<ma sei impazzita?!>> << dai Nate non ti arrabbiare, dobbiamo solo studiare, non ti accorgerai nemmeno della nostra presenza >> annuisco cosi' Juliette si leva dei piedi e posso vestirmi, indosso un jeans nero e una maglia del medesimo colore, occhiali da sole, prendo le chiavi della mia moto e vado in università.
                                                                                            ***
                                                     ISABELLE
Mi vesto, metto una gonna di pelle nera, un top bianco che non lascia all'immaginazione e sotto indosso un semplice reggiseno bianco di pizzo, infilo gli anfibi e la mia giacca di pelle, senza di essa non vado da nessuna parte.
Prendo un taxi e indico al guidatore la via di July.
Mi fermo vicino la porta d'ingresso e rifletto un po' prima di entrare . E se ci fosse Nate? E se lui non volesse che sua sorella mi frequenti ? In ogni modo busso senza pensarci e sento dei passi avvicinarsi , ad un tratto la porta si spalanca e vedo July sorridente . << Isa>> dice contenta << July>> dico con tono divertito.
Mi invita ad entrare e mi conduce in veranda dato che fa ancora caldo. Mi guardo intorno non sapendo cosa stavo cercando. Forse suo fratello? NO! Isabelle cazzo, riprenditi. Scaccio questi pensieri dalla testa e seguo     Juliette, ci accomodiamo e cominciamo a studiare.
                                                            ***

<< July che ore sono ? >> domando , lei si volta e guarda l'orologio, << le 7 e mezza>> << cazzo, stiamo studiando da 4 ore>> ad interrompere la nostra conversazione sono dei rumori di...una moto?
Vediamo Nate entrare dal cancello con una moto, una... ducati streetfigher v4 nero opaco con dettagli cromati .

Cazzo! E' favolosa. Vedo lui scendere dalla moto e... wow!
Si sfila il casco delicatamente e si aggiusta i capelli con le mani, il chiodo di pelle nero che gli fascia la schiena grande e muscolosa perfettamente. Comincia ad incamminarsi verso di noi e si sfila gli occhiali da sole. Solo ora riesco a vedere il colore dei suoi occhi, poiché quella sera in spiaggia era troppo buio.
Sono di un azzurro ghiaccio più chiari di quelli di sua sorella. Cazzo...sono meravigliosi.
Si avvicina alla porta ed entra sbattendosi la porta alle spalle. Sentendo il rumore della porta sussulto.
<<ha ancora il brutto vizio di non salutare?>> dico << non farci caso è sempre stato così >> dice July
                                                            ***
Saluto July quando mi accompagna alla porta e vado via.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao ragazz* , spero che questo 3erzo capitolo vi sia piaciuto.
Dal prossimo capitolo ne vedremo delle belle...
Ci vediamo sabato 4 febbraio con il 4arto capitolo.
🫠🤫🤭

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