Capitolo 18

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Al solo ricordare quelle parole, sentì quasi la stessa sensazione di prima. Tentai di non farlo vedere e mi votai velocemente, fingendo di essermi dimenticato qualcosa, per assicurarmi di non essere veramente seguito da nessuno.

Al solo vedere la scalinata vuota, le mie spalle si rilassarono.

"È ora di scendere, Hoseok-ssi dovrebbe essere qui a brevissimo" e mi avviai senza ulteriori avvisi.

Mentre mi posizionai attaccato alla sbarra, Beomgyu si mise accanto a me con un'aria di chi voleva dirti qualcosa ma non sapeva come fare. E di solito non erano buone notizie.

"Non so cosa ti sia successo prima, e nemmeno mi interessa, voglio solo che tu sappia che Soobin ti sta così vicino ora, solo perché si sente in colpa. Alla prossima lezione si sarà già dimenticato di te." Disse quelle parole con una tale sincerità da destabilizzarmi.

Una leggera amarezza prese posto nel mio cuore. Ma stranamente mi sentii anche sollevato. Non saprei nemmeno che conversazioni avrei portato avanti se Soobin avesse continuato a voler parlare con me.

Alla fine era meglio stare al sicuro... Non è vero Jiminie?

"Grazie per avermelo detto Beomgyu, sono sicuro che tu e lui abbiate di meglio da fare" e con un cenno del capo, mi allontanai dalla sua figura torreggiante e mi misi nel gruppo dietro agli altri, pronto per iniziare a capire che esercizi svolgere.

-.-

Quando Hoseok diede a tutti il va libera per poter andare a cambiarsi, diversi sospiri di sollievo si alzarono a gran voce, e il mio fu uno di quelli.

Ero praticamente certo che riprendere danza dopo un lungo periodo di fermo, non sarebbe stato facile, ma quella di oggi poteva essere considerata vicino a una tortura.

Non me ne importò però, il dolore alla fine era piacevole e mi faceva ricordare che i miei sforzi un giorno serviranno a qualcosa, o almeno lo spero.

La stanza in un batter d'occhio si svuotò, lasciando me e Hoseok da soli, un'altra volta. "Jimin non vai a cambiarti?"un leggero rossore prese posto sulle mie guance. Non volevo essere certo un peso per nessuno e il fatto che lui continuasse a darmi più attenzione rispetto agli altri era destabilizzante.

Lo sai che lo fa solamente perché sei nuovo vero? Ti aspetti sul serio che a qualcuno importi di uno come te? Di un Omega sconsiderato come te? Che non aveva aspettato nemmeno cinque minuti per attirare l'attenzione di un Alpha a caso e farsi mettere le mani addosso? Sembri quasi una prost.....

"Certo, dove sono gli spogliatoi?" in mia difesa ero troppo eccitato di entrare in sala per vedere la loro posizione, mi pareva di ricordare che fossero verso la fine del corridoio.

"Cavolo scusami, mi ero dimenticato di farteli vedere, vieni con me" e mi prese per la manica della maglietta a maniche corte e mi trascinò senza perdere tempo qualche porta più in là.

"Qui c'è lo spogliatoio per gli Omega e i due ai lati sono quelli per i Beta e per gli Alpha, l'unica cosa è che hanno tutti e tre la doccia in comune. Purtroppo quando comprai l'edificio, mi resi conto troppo tardi che non era possibile suddividere i bagni in tre parti. Ovviamente però c'è la massima sicurezza, non preoccuparti. Ogni doccia ha una porta con la manopola per chiuderla dall'interno. Tutto chiaro?"

La cosa fu fin troppo chiara, anzi, potevamo dire ancora meglio, che mi ero fermato direttamente alla parte della farse in cui affermava che i bagni erano uniti.

Sembrava proprio che oggi non fosse il mio giorno.

"Oh..." è l'unica cosa che riuscì a pronunciare, quasi come se fosse un peso che cercavo di togliermi di dosso inutilmente. Ovviamente un respiro profondo non avrebbe risolto la situazione.

Il dolore di un rimpianto (JiminxBTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora