Capitolo 23

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"Joonwoo?" chiese Yoongi a me, abbastanza incredulo della mia esclamazione.

"Mi sono confuso mi dispiace, devo aver preso le medicine sbagliate oggi, ho creato un disastro qui, mi scuso davvero, sia con te Yoongi per essermi attaccato a te, sia con Taehyung, non avrei dovuto invadere i tuoi spazi personali e soprattutto toccare il tuo compagno in modo inappropriato" e finito ciò mi inchinai sperando di ricevere il perdono dai due e allo stesso tempo di riassestare la mia mente.

"È tutto risolto Jimin, non preoccuparti molto, non hai fatto niente di strano, però dei stare attento ai farmaci che prendi, non puoi essere noncurante, se non ci fossimo stati io e Tae cosa ti sarebbe successo?" non provai nemmeno ad immaginare uno scenario simile, il mio corpo si rifiutava perfino di crearla o di ricordarla.

"Farò più attenzione Yoongi-ssi, questa mattina ero piuttosto di fretta, mi dispiace" e lo guardai supplicandolo con gli occhi, purchè non mi rimproverasse, ci mancava solo questo per proseguire al meglio.

"Non ti farò la paternale tranquillo, ma informerò Kookie di tenerti sott'occhio, questa scuola non ha bisogno di altri scandali, già sospettano che circoli droga, manca solo l'accusa di molestie e avremmo un quadro perfetto" e si voltò verso Taehyung aspettando che dicesse qualcosa.

"Non me ne faccio nulla delle tue scuse, vedi solo di starci lontano, così eviteresti di creare problemi non solo a noi, ma a tutti. Ti hanno mandato via dalla tua vecchia scuola per questo vero? Non sapevi farti gli affari tuoi Omega?" disse con voce sussurrata come se Yoongi affianco a noi non potesse sentirci.

"Piantala Tae, vi accompagno in classe forza" a quell'informazione non me lo feci ripetere due volte e infilai la crema e i cerotti nello zaino. Prima arriverò a casa e prima sarò al sicuro

O forse no Jimin?

Sfilammo per i corridoi come se stessimo percorrendo la passerella di un'importante sfilata di moda, con tutti gli occhi degli studenti che ci stavano addosso.

Non alzai lo sguardo dal pavimento dove stavo camminando, temendo non solo di poter inciampare sui miei stessi piedi, ma anche di incrociare un solo sguardo di uno di loro.

La figura di Jungkook apparve subito davanti a noi non appena entrammo dalla porta e prima che potesse dire qualcosa Yoongi lo tirò qualche metro più in là sussurrandogli delle informazioni in modo veloce.

Anche se non potevo sentire quello che si stavano dicendo, potevo intuire che si trattasse di me, vedendo le occhiate che Jungkook mi lanciava in modo perplesso.

Taehyung si mise al mio fianco mentre mi sistemavo nel banco, cercando di prendere i libri di testo senza tremare come una foglia.

"Chi è Joonwoo?" mi chiese girandosi verso di me, appoggiando entrambe e mani sopra il banco, coprendo con la schiena le figure dei suoi due compagni.

Finsi solamente di non averlo sentito, mentre tentativo di concentrarmi nella lettura casuale di una pagina del libro, non capendone nemmeno mezza parola.

"Non ignorarmi Omega, ti ho detto di dirmi chi è. È il tuo fidanzatino per caso?" chiese di nuovo non arrendendosi.

"No. Mi sono solo sbagliato prima, non conosco nessuno che si chiami così" e tentai d svignarmela in quel modo. Non capivo nemmeno perché si stesse interessando a quello che avevo detto, non quando poco dopo mi aveva minacciato di stare fuori dalla sua vita.

"Non sono stupido. Lo so che stai nascondendo qualcosa, devo solo capire che tasti premere per tirartelo fuori e vediamo se gli altri ti vorrebbero stare ancora vicino" io lo guardai solo, sperando che intuisse il messaggio velato di lasciarmi in pace.

Il dolore di un rimpianto (JiminxBTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora