Il perdono.3

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"sì, su questo non hai torto" dice sospirando addolorato. Si stringe nel mio collo e lo sento dannarsi, quasi piangere e disperarsi.
"Mi dispiace davvero... davvero tanto" dice amareggiato
"Non toccarmi..." dico allontanandomi anche se avrei voluto averlo vicino sempre e comunque. Lui resta a guardarmi come per implorarmi. Il suo odore, la sua pelle a contatto con la mia, mi erano mancate così tanto...
"E perché non mi hai mai cercata? non ci siamo mai più sentiti. Te ne sei andato in quel modo..." dico singhiozzando e piangendo "e poi dopo un anno ti ripresenti dicendomi che è tutto finto? che non è come pensavo?"
"Sara lo so che ho sbagliato, ma l'unico modo che avevo per allontanarti era che tu mi odiassi... Lo sai, non mollavi." 
"non mollavo perché ti amavo, testa di cazzo" dico spostandomi e piangendo anche più forte
"ehi, ehi" dice stringendomi a sé e in quel momento mi lascio cullare dal suo petto "amore..." sussurra stringendomi a sé quasi piangendo e passando le mani nei miei capelli. Amore? Quella parola mi sconvolge e mi aggiunge brividi a quello che stavo sentendo attaccata a lui, con le sue mani su di me. "anche io ti amavo... e ti amo ancora..." dice vicino a me ma senza guardarmi.
"che dici?" dico guardandolo in viso, i suoi occhi mi fanno sprofondare e sono tristissimi
"ti amo, Sara, sì. Ti amo..." dice quasi piangendo e singhiozzando "per davvero" dice dopo un sospiro di dolore "sì, io non ti ho più cercato, non ci siamo sentiti. Ma è stato tutto quanto per lo stesso cazzo di motivo. Ti ho trattata di merda, umiliata, mandata via, fatto credere della ragazza, insultata ecc ecc solo perché tu te ne andassi e ti salvassi... Ma dentro di me sono morto Sara, morto" dice mentre sta singhiozzando con la voce tremolante. Io continuo a piangere
"è vero che anche tu sei stata psicopatica e ti sei comportata in modi assurdi, mi facevi incazzare per davvero per le cose che facevi, quello era vero... In quello sbagliavi di grosso per le cose psicopatiche che facevi e poi mettici pure che in quel periodo ero fuori di capa, stavo malissimo per ciò che dovevo affrontare, e le cose si sommavano..."
"sì, su quello è vero" dico sospirando e respirando a malapena...
"ma non potevo cercarti dopo... Perché non avrebbe avuto senso" dice quasi piangendo disperato, la voce roca e spezzata... "ti avevo allontanata per amore" dice gemendo di dolore. "e tutto quello che facevo lo facevo per salvarti. Lo facevo per quel motivo. Sapevo che vedevi le storie da altri account, e dovevi credere che fosse vero. Se venivo a dirtelo che ti tradivo non so manco se mi avresti creduto" dice singhiozzando e con la voce tremolante "così facendoti vedere le storie, che tu non vedevi dal tuo profilo, sapevo che ci avresti creduto e mi avresti odiato..." dice avvilito
"perché sei tornato adesso?" dico con le lacrime per il viso
"perché ho finito ciò che dovevo fare, ho fatto, nel frattempo, anche un percorso psicologico li dentro, che cosa potevi avere da me? Un uomo che manco aveva la macchina per venirti a prendere?" dice quasi urlando disperato "un uomo con ancora i documenti al femminile, che non aveva un lavoro, che non aveva nulla... Che non serviva a nulla..." dice osservandomi nei miei occhi "l'ho fatto anche per questo, per diventare qualcosa che meritavi. Ora ho una casa che ho comprato, una macchina, un lavoro a tempo indeterminato, e sono più sereno...  questo volevo..." dice sconvolto e sofferente
"sì ma mi hai devastata... Mi hai uccisa..." dico piangendo quasi accasciandomi sul suo petto. Lui asciuga le mie lacrime. Ormai anche il suo viso era rigato da qualche lacrima
"dovevi odiarmi" ribadisce quasi disperato.
"è stata tua tutta questa idea?"
Annuisce sconvolto e pieno di dolore che lo attraversava "mia e di mia mamma"
Decido di non andare avanti su questo punto, ma è assurdo. Lui stringe il mio viso, e la sua pelle a contatto con la mia la sento surriscaldarsi come anche per me.
Mentre stiamo ancora praticamente piangendo mi bacia, coinvolgendomi in un bacio lento e improvviso. Poggia le labbra assaporandomi e poi approfondendo e ci stringiamo vivendo quelle emozioni che avevamo perduto e che fortemente volevamo. La sua bocca, la sua lingua, mi esplorano delicatamente e mi erano fottutamente mancate. Sembra che il bacio diventa più carnale, più animalesco e viscerale...
"cazzo..." dice annaspando vicino la mia bocca
"cosa?" chiedo stralunata
"mi mancava da morire questo" dice bisognoso di me
"anche a me..."
"piccolina" dice passando le nocche sul mio viso ancora bagnato dalle lacrime "non volevo... non volevo farti del male. Non voglio che ti senti di dover tornare insieme a me per forza, e te l'ho detto, non sono venuto per farmi perdonare e perché tu torni con me. Io dovevo spiegarti però ciò che sentivo. E dirti... dirti queste cose... Io non avrei mai voluto farti del male..."
"però l'hai fatto.." dico annaspando "sei proprio uno stronzo, lo sai" dico ancora singhiozzando. Lui fa un sorriso stupendo
"Te lo giuro, mi sono sentito una merda e in colpa come un viscido ogni singolo giorno. Ogni giorno, ogni giorno ho pensato a te. Non ho avuto nessun'altra relazione dopo di te, Sara"

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