A forza di ingoiare rospi

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Sono in un immenso prato, immersa nella natura. Ci sono fiori di tutti i tipi, piante di svariato genere, alberi e tantissimi colori in questo paesaggio stupendo. Sono una ragazza triste e sola. Sono vestita con un aderente visto azzurro, contornato solo da un paio di bracciali che porto al polso. Ho dei capelli lunghissimi e biondi, che essendo seduta su dell'asfalto nel prato strisciano per terra. Tengo incrociate le gambe con dei sandali non eccessivamente alti. Sono pensierosa, piango per via dei miei dolori. Questi posti tra il verde, gli animali, gli alberi, tutto quanto, mi rendono più spensierata e riesco a essere perfettamente a contatto con la natura. Davanti a me, poco più avanti, c'è uno stagno che illumina questo fantastico panorama. Mi appare innanzi una rana, una ranocchia di un verde scuro. Mi sta guardando e muove il suo gozzo sotto al mento gracchiando, all'apparenza fa impressione, siccome questa creatura si presenta viscida e bagnata.
"perché piangi giovane ragazza?"
"tu parli?" dico allibita alla rana
"Oh mio dio! E tu puoi sentirmi!" Dice gracchiando di felicità "certo che parlo, mia cara, siete voi che non avete mai ascoltato"
"perché io posso sentirti ranocchia?"
"forse perché tu sei libera, libera da pregiudizi, da maschere, da visioni indotte... Sono anche io molto allibito dal fatto che tu possa sentirmi, non hai idea quanto! Ma sei così triste piccolina, che ti succede?"
"Può darsi che sia come dici tu, rana...
Comunque, vedi, la storia con il mio ragazzo è andata male... Ci ho provato con tutta me stessa, rana, ma è finita. Sono stata io a lasciarlo, ma poco importa"
"se hai dovuto farlo vuol dire che la situazione era piuttosto brutta"
"certo, rana"
"come ti chiami fanciulla?" chiede gracchiando "mi chiamo Karen, e tu rana?"
"chiamami Roky, è il mio soprannome"
"va bene Roky"
"io penso Karen che non avevi alternativa..."
"è proprio così rana..." sospiro per il dolore e la rana mi guarda come se fosse commossa
"però adesso potresti avere una scelta"
"che intendi?"
"se tu mi baci, la tua sofferenza finirà..."
"ma che dici Roky?" dico con un sussulto e con un po' di incomprensione
"baciami, anche solo un attimo! Tutte le tue sofferenze avranno fine, avrai la forza che cerchi e... Libereresti me da un brutto incantesimo, vedi, il mio nome era Ferdinando... mi ridaresti il mio corpo!" Sono poco convinta di tutto questo e non comprendo bene cosa volesse dire
"Perché baciarti sarebbe la soluzione, rana?"
"Perché solo col bacio di qualcuno senza stereotipi, che veda la mia anima e non solo l'aspetto esteriore, solo così potrò liberarmi... e magari potremo essere le persone giuste l'uno per l'altra!"
"Ma rana cosa.. cosa dici? Io non capisco!"
"ecco, anni fa mi comportai male con alcune ragazze. Ho fatto l'errore di guardare a volte solo l'aspetto fisico delle persone, ma soprattutto commettevo l'errore di ascoltare i miei amici se non ritenevano la ragazza all'altezza"
"questo è molto sbagliato rana, molto. Tipico dei ragazzi adolescenti"
"io adesso lo so, ho capito la lezione!" dice alzando il tono di voce e disperandosi "ho pensato per molto tempo, ho capito. Ho compreso cosa volesse dire essere sempre giudicati dal proprio aspetto. Ma adesso sono qua, in questa rana. Sono condannato! Fino a che qualcuna non vada oltre! Fino a quando qualcuna veda dentro di me oltre che fuori, come ti dicevo prima... Questa è la mia punizione." Dice intristendosi e gracchiando, ascolto la rana e sono a dir poco incredula
"E che facevi da ragazzo? Come...
"purtroppo non posso parlare di me da umano, Karen, fa parte della punizione.." dice gracchiando
"caspita..." sospiro "comunque ti capisco, so cosa vuol dire sentirsi non adatti agli occhi degli altri. Comprendo quanto faccia male non riuscire a farsi vedere per quello che si è, non poter mostrare se stessi"
"è esattamente così Karen cara! Nessuno finora riusciva a sentirmi parlare! Per quello, vedendo che tu mi potevi sentire, ho pensato subito che eri speciale. Immagino tu abbia sofferto tanto..."
"Grazie Roky! Beh ho sofferto veramente troppo, ho sempre sofferto per persone che non facevano altro che farmi del male. A volte non sono in grado di difendere me stessa e il mio cuore!"
"lo comprendo bene..."
"vedi, vorrei soltanto essere amata, chiedo soltanto quello! Vorrei una persona che potesse volere davvero me... vorrei qualcuno che non mi prendesse in giro, che mi amasse alla follia"
"ti capisco, piccola, anche io ero alla ricerca di quello come tante altre persone... Anche se a volte certa gente lo nega, fa muro e cerca di mostrare agli altri che non si innamora. Io credo che frenare i propri sentimenti non solo sia stupido e controproducente ma anche impossibile, questo è da tempo che l'ho capito! Non c'è alcun dubbio!" la rana gracchia e sembra triste "ma ora che sono così non posso realizzarmi in nulla"
Decido che baciare questa rana sia la cosa giusta, anche se in realtà mi pongo altri quesiti non voglio farmi troppe domande e voglio fare questa cosa per aiutarlo
"e va bene, vieni qua rana"
"lo fai veramente? Te ne sarei riconoscente per sempre dolce Karen!"
"certo, la meriti una possibilità, rana!"
Lei si avvicina e mi sporgo verso terra per avvicinarmi alla rana, le do un bacio sul suo dorso freddo e liscio. Subito la rana viene come travolta da un fascio di luce e per terra rimane un ragazzo. A guardarlo avrà qualche anno più di me, circa venticinque. Ha addosso una camicia bianca, dei jeans chiari e delle Sneakers, è semplicemente favoloso. Ha dei capelli leggermente mossi ma corti e degli occhi azzurri affascinanti. Ogni parte di questo ragazzo mi ipnotizza e mi rende come stregata. Anche lui mi sta squadrando e mi fa un sorriso pieno e sincero visibile anche dagli occhi, sembra colpito da me.
"molto piacere, Karen"
"molto piacere, Ferdinando"

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