Amiconi

430 4 0
                                    

"Gian" mi sento chiamare da mia mamma che sta per uscire di casa.
"Dimmi ma'" mi guardo allo specchio e vedo un gran bel ragazzaccio di 18 anni. Sono abbastanza alto, ho un bel fisico, scolpito e tonico, ho dei capelli neri rasati leggermente ai lati e poco mossi sopra e degli occhi nocciola.
Per il resto, sono una testa di cazzo. Scopo a caso, bevo, fumo, ho anche venduto droga.
"Se esci non fare tardi" dice mia mamma una volta che mi ha di fronte a se. È bella, anche se vestita casual siccome sta andando a lavoro e fa sempre dei turni orribili.
Io sono a petto nudo e la rassicuro.
Mi metto sul divano appena lei esce con una bottiglia di birra per completare il quadro.
Mi accendo la tele e mi annoio subito dopo aver fatto un giro di canali.
Accendo la Play station e inizio a provare una partita a GTA.
Suona il campanello. Finalmente dannazione!
Apro la porta e faccio entrare il mio amico Omar. Ha un viso contornato dai capelli marroni chiari e mossi e degli occhi scuri.
Ha un jeans chiaro di marca che contrasta la sua pelle leggermente scura in quanto di origine marocchina.
Mi da il cinque ed entra in casa con una birra in mano.
Una volta in casa ci mettiamo a bere e giocare insieme.
Come sempre lui ed io stiamo alla grande anche da soli. Lui fa su una canna e iniziamo a fumare.
Perché per fortuna aveva anche quello.
Siamo vicini mentre giochiamo
"Pensi che arriverà Clara?" Chiedo pensando alla puttanella che doveva venire stasera. Lui scuote la testa
"Non credo" non so perché ma mi sento stranamente sollevato. Ho bisogno di stare solo qua, cioè col mio amico.
Sul divano per prendere il telecomando sfioro il suo corpo e scontro i suoi occhi. Non sento niente perché penso sia assurdo poter sentire qualcosa.
Vedo che lui tiene una mano sui suoi pantaloni
"Cos'è ti è venuto duro? Oh mio dio hai il durello" dico scherzando e lui bestemmia spingendomi via e ridendo.
"Ma smettila!" Urla ridendo e iniziamo dal nulla a picchiarci spingendoci per terra.
Facciamo le solite mosse di sottomissione che facciamo per giocare e riesco a metterlo sotto e bloccare il suo corpo. Lui da sotto mi guarda fisso negli occhi. Così mi alzo subito
"Alzati coglione" rido insieme a lui e ci spostiamo seduti sul divano. Perché quella situazione era così strana?
Ci mettiamo vicini e abbiamo il fiatone per la lotta. Lui mi guarda con intensità e in modo strano e poi lo ritrovo fra le mie labbra.
Delle labbra sorprendentemente morbide. Sento per poco pungere dalla barbetta sopra alle labbra ma è stranamente piacevole.
Ricambio il bacio e ci troviamo a gustare le labbra senza approfondimenti. Io ho sempre pensato che in realtà Omar fosse omosessuale. L'ho capito e anche se non l'ha ammesso mai so che frequentava ragazzi.
Lui si stacca da me e ci guardiamo sbigottiti
"Fra... fra io"
Io deglutisco capendo realmente quello che era appena successo.
Per un attimo non so cosa dire e mi alzo guardandolo seduto sul divano.
Non parlo e non dico nulla.
"Fra mi dispiace!" Dice lui quasi in un lamento mentre guarda i miei occhi assorti.
Mi avvicino a lui e lo fermo sul divano. Lo bacio bloccandolo e aumentiamo il ritmo del bacio, mischiando le labbra e le lingue. Era morbido e bello!
"Cazzo!" Esulto spostandomi e guardando il suo viso.
"Fra..." dice lui sospirando
"No fra io non sono gay, capito?" Urlo facendolo alzare dalla sedia.
Mi resta a guardare
"Io sì" dice guardandomi fisso negli occhi. Così sicuro pur avendo un anno in più di me.
"Va bene, forse è meglio che io vada"
Lo vedo andare verso la porta con una espressione delusa, rimango fermo a guardarlo. Fino a che arriva alla porta e cerca di aprire. Gli vado incontro e lo fermo vicino alla porta. Mi bacia con una foga incredibile, come se fosse sempre stata trattenuta. Gli tiro i capelli e gli permetto di abbassarsi ai miei pantaloni. In un attimo era la giù, me li aveva abbassati e aveva il mio pene in mano. Era imbarazzato, confuso, non aveva mai fatto nulla di tutto ciò e nemmeno io. Lo prende in bocca e lo inizia a succhiare. Toccandolo anche con piacere. Si muove in modo voglioso e circolare. Succhia solo la punta per poi scendere e faceva un affetto pauroso vedere un ragazzo così fra le mie gambe. Si muove con passione, aiutandosi con la mano. Lecca tutto attorno ed è veramente spettacolare. Mi ci vogliono massimo dieci minuti per venire e succede all'improvviso... Lui accoglie nella sua bocca continuando a massaggiarmi mentre io mi chino sopra la sua testa col respiro a mille. Ci guardiamo con uno sguardo folle e luccicante, che prometteva mille cose.

THE SECRET COLLECTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora