Capitolo 2

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Erano passati alcuni mesi da quella notte così movimentata e James, che avrebbe dovuto badare a lei per due anni, a causa della legge demoniaca che imponeva ad un demone con esperienza di occuparsi di uno appena trasformatosi, le aveva spiegato a grandi linee cosa era accaduto.

Esistevano, infatti, un mondo ultraterreno distante da quello divino degli angeli e quello eternamente dannato dei diavoli,  a cui appartenevano i demoni, ovvero umani che in vita non avevano eccelso né in bontà né in malvagità. Questa selezione era estremamente casuale e i "fortunati" possedevano il dono della giovinezza eterna e capacità fisiche e mentali comparabili a quelle delle creature celesti. Tra i demoni esisteva una gerarchia piramidale che poneva alla base tutti i demoni e all'apice la Regina di demoni: colei che reggeva questo mondo. Da intermediario tra queste due classi esisteva la figura del Conte della morte che, nel caso di suicidio della sovrana, unico modo per lei di morire, e in attesa della selezione di una nuova, si occupava della reggenza. Esisteva anche la figura del dio del sangue, un demone che per la sua forza e spietatezza veniva venerato come una divinità. "Ma se siamo dei demoni, allora perché siamo in questo mondo e non in quello a cui ora apparteniamo?" chiese Belle. "Solitamente i demoni vagano in questo mondo e lì vivono i rappresentanti delle Gilde, ovvero organizzazioni che raggruppano demoni per ideologia, capacità e cose così, per esempio esiste una gilda di assassini o quella di chi lotta per la libertà. Comunque se ti interessa per passare dal mondo demoniaco a quello terrestre esistono delle porte, che, però, cambiano costantemente collocazione fatta eccezione per due: una a Gerusalemme e una a Roma. La prima si trova vicina all'entrata per l'Inferno, la seconda vicina a quella per il Paradiso. Queste porte hanno una certa locazione, ma è difficile potervi accedere e soprattutto è molto rischioso, infatti, se per sbaglio si accede al mondo della dannazione eterna, ti ritroverai ad essere mortale e ad affrontare il giudizio finale, mentre se accederai al mondo celeste, gli Angeli accorreranno a difesa delle anime rinchiudendoti in una prigione dove vivrai in eterno le tue più grandi paure."

Così James concluse la sua spiegazione, fece un ultimo tiro di sigaretta che si gustò come se fosse l'ultimo di tutta una vita, spense delicatamente nel posacenere il mozzicone e lentamente fece uscire dalle labbra il fumo.

Poco dopo il campanello della casa suonò: era strano, dopotutto gli abitanti del paese credevano che la tenuta fosse abbandonata. Belle si nascose in una stanza piuttosto interna e James impugnò la sua rivoltella: dovevano prepararsi a tutte le situazioni. Il demone si appoggiò ad un muro e controllò leggermente chi si stava avvicinando, dopo aver scrutato in volto dell'intruso, l'uomo abbassò la pistola con aria sollevata ed andò ad aprire la porta. "E' da un po' che non ci si vede Acacius" disse l'uomo "E' vero Ulpius" continuò James. I due si strinsero in un abbraccio nostalgico, dandosi una pacca sulla spalla. "Vieni Belle, è tutto a posto, è un amico" aggiunse il padrone di casa. La ragazza uscì e si trovò davanti un uomo alto, dalle spalle larghe, i capelli castano scuri e la pelle olivastra illuminata da un paio di occhi smeraldo ipnotici. "Piacere io sono Marcus, un vecchio amico di James, nonché Conte della morte".

I due uomini si misero a discutere del più e del meno intorno ad un bicchiere di Jack Daniel's. Belle li guardava attonita: non aveva mai visto James così felice, addirittura sorrideva! Con lei aveva sempre un atteggiamento annoiato e menefreghista, ma con Marcus non era così. "Sai Rose ultimamente era molto depressa e alla fine si è suicidata..." mormorò l'ospite "Un'altra? Ma com'è possibile? Forse sei tu: è l'unica spiegazione" Belle non riusciva a seguire i loro discorsi così James continuò "Stiamo parlando della Regina, ultimamente ne stanno morendo sempre più spesso" "Fosse quello il problema" interruppe Marcus "Ormai dopo essersi trasformate tutte si spocano le mani e così mi complicano la vita... Devi sapere che per diventare Regina prima dell'incoronazione non devi aver ucciso,... E io, sono qui,... perché so... o almeno così mi hanno detto..."

"Vuoi che lei diventi la sovrana, giusto?" Lo interruppe James che si stava adirando.

"Bhe se lei vuole, si potrebbe... Insomma hai capito"

"Perché non potrei? Sembra interessante. Di certo la responsabilità non mi manca-" stava finendo di dire la ragazza quando James la interruppe urlando "No, assolutamente no e non si discute".

Belle non capiva tanta ira, rimasero pochi minuti a non parlare a guardare gli oggetti per non incontrare lo sguardo degli altri fin quando Marcus non disse "Lo so bene perché non vuoi, ma ho controllato: lei è l'unica che non ha ucciso e lo sai benissimo quanto sia importante che una Regina venga trovata il prima possibile" la frase fu interrotta da uno sguardo fulminante pieno d'odio che James rivolse all'amico. "Ma perché non posso? Voglio dire ci sarà lui" indicando il Conte " che mi aiuterà" continuò Belle. " Va bene lo vuoi fare? Fallo. Ma quando le cose non andranno per il verso giusto ricordati che è stata colpa tua che hai voluto accettare questo fardello" e così James si alzò dal tavolo e uscì dalla stanza.

"Bisogna che partiamo subito, prima diventi regina meglio è". Così il Conte fece comparire dal nulla una porta, la aprì e fece cenno a Belle di entrare. Appena la ragazza varcò la soglia si ritrovò nel mondo demoniaco, ma il suo aspetto era cambiato: i capelli dorati erano diventati neri come la pece e dalle spalle le erano spuntate un paio di ali corvine. Data l'incredulità della ragazza il demone spiegò "L'aspetto che possiedi è quello ancora umano, con il tempo cambierà diventando definitivamente così. Se deciderai di continuare a vivere nel mondo umano dovrai far uso di magie e pozioni per nascondere le ali".

Allora l'uomo le fece strada e la condusse fino ad una specie di teatro a gradoni sui quali vi erano seduti tutti i demoni compreso James che la guardava con astio. Al centro vi era un vasca di marmo da cui straboccava sangue "Qui vi è il sangue di ognuna delle precedenti Regine. Devi tagliarti il palmo della mano sinistra e far cadere delle gocce, una volta fatto ciò devi immergerti.". Allora Belle con il volto contratto inizialmente dal dolore e poi dal disgusto, lo fece.

Appena riemerse iniziò a sentire un dolore atroce provenire proprio dal braccio sinistro. Per la curiosità lo guardò e vide che la pelle sembrava che si stesse lacerando, usciva a fiotto sangue che cercava di pulire grossolanamente con le mani sporche. La ferita si stava rimarginando ma stava assumendo una forma strana, sembrava quasi un teschio trapassato da una spada. Pensò che fosse solo una sua illusione, i dolori erano sempre più forti e la vista le si stava annebbiando, il corpo sotto di lei si contorceva, dalle sue labbra uscivano lamenti e urla e il respiro si faceva sempre più affannato fino a quando il corpo non riuscì più a reggere e cadde a terra inerte.

Luna insanguinata- La regina di demoni [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora