Capitolo 4

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Il Conte dei Demoni iniziò a spiegare a Belle quali erano le procedure che avrebbe dovuto seguire: doveva versare una goccia di sangue nella vasca in cui la notte precedente, così da poter vedere l'omicidio nella pozza. Così la giovane versò la goccia di sangue e spiegò il piano a James, a cui aveva affidato l'incarico.

Nel frattempo Vivian era tornata dalla scuola di ballo più tardi del solito "Tanto mamma e papà non si possono lamentare" pensò la ragazza, infatti i genitori erano fuori città per lavoro e non avrebbero potuto costringerla a tornare prima a studiare.

Era corsa, subito, verso la sua cameretta per provarsi il nuovo tutù che le aveva dato la maestra. Prossimamente ci sarebbe stata un'esibizione e Vivian rappresentava la scuola poiché era la migliore. Tutti si affidavano a lei e se avesse perso, avrebbe dovuto cedere il suo primato alla nuova arrivata estremamente talentuosa. Ripercorse la coreografia con la mente finché non sentì degli strani rumori provenire dalla stanzetta della sorellina che tanto amava. Prima di raggiungere la ragazzina, attraversò il corridoio tanto buoi che le provocava una certa inquietudine. Entrando vide che era tutto in ordine e la sorellina era nel letto, infagottata sotto le coperte. Si avvicinò per baciarle la fronte, ma proprio quando le sue labbra sfiorarono la fronte della ragazzina, sentì un brivido percorrerle la schiena. Il corpo era gelido. Presa dall'angoscia sollevò le coperte e vide l'atrocità: il ventre era stato completamente squartato e i vari organi erano sparsi nel letto, nella mano c'era il cuore che ancora batteva, tutt'attorno al corpo della sorellina il sangue stava sporcando le candide lenzuola.

Vivian iniziò a strillare e scese frettolosamente le scale per uscire di casa e cercare aiuto, quando, però, scivolò in qualcosa di liquido e viscido, toccò, palpò, provò a capire e quando realizzò di cosa si trattasse, urlò e ritrasse le mani disgustata: erano delle viscere.

Sentì dei lamenti provenire dal sottoscala e intravide la sagoma del suo povero cane, che ancora vivo, non riusciva a realizzare che sarebbe dovuto morire pochi istanti dopo.

In quel momento si sentì afferrare da qualcosa o meglio da qualcuno più forte di lei che premeva sulla sua bocca per azzittirla, l'uomo le premette con forza un nervo del collo così da farla svenire, e così Vivian priva di forze si lascio andare, scivolando tra le braccia dell'uomo.

Quando si svegliò dolorante e legata ad una sedia, cercò di divincolarsi dalle corde estremamente strette, nel mentre gli occhi si stavano iniziando ad abituare all'oscurità dal posto: si trovava nel suo stesso garage. Pochi istanti dopo entrò nel garage della sua casa il suo aggressore: indossava dei vestiti neri da cui non si poteva neppure intravedere un drappello di pelle, anche il volto era coperto da una maschera nera, i potevano intravedere solo due occhi neri assetati di sangue.

Allora la ragazza intimorita si rivolse all'uomo con un odio sfacciato "Perché? Perché? Cosa ho fatto e cosa ha fatto mia sorella per meritarsi ciò che le hai fatto?" continuò singhiozzando. "Perché è morta mi chiedi? Beh semplice, perché è tua sorella" l'uomo concluse la frase con un'ira tale che la ragazza iniziò a tremare spaventata, "Ma non ti preoccupare presto la raggiungerai..."

Allora James appoggiò gli arnesi che avrebbe utilizzato su di un tavolino vicino alla vittima, poi pese le tenaglie e le mostrò con fare soddisfatto davanti alla ragazza. Le prese le mani ed iniziò a strappare ad una ad una ferocemente le unghie: più lei urlava, più lui lo faceva lentamente e dolorosamente. Poi prese un accendino e le bruciò le palpebre, sotto gli strilli della ragazza che provava inutilmente a divincolarsi.

Il sangue che stava sgorgando era sempre di più e troppo, così l'uomo iniziò a pronunciare strane parole e le ferite smisero di far sgorgare sangue, ma nonostante ciò il dolore continuava ad esserci ed egli non si fermava. Alla fine prese un coltello dalla lama affilata e iniziò ad incidere la candida pelle, disegnando un teschio trafitto da una spada. James, allora diede un colpa alla ragazza e la fece svenire e allestì la scena come le aveva indicato la Regina.

Nel frattempo il Conte e la giovane demone avevano osservato l'accaduto dalla pozza, Belle era rimasta impassibile tutto il tempo e il Conte che più di una volta aveva provato a distrarla non era riuscito neppure a farsi rivolgere uno sguardo.

Dopo qualche minuto James era al cospetto della Regina e disse "Spero di averti accontentato..." Allora Belle si congratulò per il lavoro svolto alla perfezione e stava per andarsene quando James, un po' incuriosito, chiese "Ma così è rimasta in vita, lei non la voleva morta?" La giovane si girò con un volto compiaciuto e occhi malvagi dicendo "Un giorno giungerà anche per lei la fine che si spetta, ma nel frattempo dovrà ancora soffrire."

Quel giorno non arrivò tardi, infatti, in seguito Vivian fu ritrovata dalla polizia mezza morta nella stanzetta della sorella. Una volta risvegliatasi depose la sua testimonianza, in cui spiegava l'accaduto e dell'uomo misterioso, ma tutti gli indizi riconducevano alla giovane sciagurata, che prima aveva ucciso la sorella e il cane e in seguito aveva tentato il suicidio. Infatti, non c'erano sul suo corpo segni di tortura di alcun genere e così venne incriminata e rinchiusa in un manicomio. Dopo qualche giorno, poiché nessuno la credeva, decise di dare fine alla sua vita impiccandosi con un lenzuolo. Quando Belle lo venne a sapere mormorò qualcosa di incomprensibile ed emise una risata sadica, malvagia e straziante che fece rabbrividire tutti i demoni, una risata che non verrà mai dimenticata da James.

Luna insanguinata- La regina di demoni [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora