Capitolo 11

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Quella stessa sera Belle si recò alla biblioteca del palazzo.
Aveva capito che il dio del sangue si sarebbe opposto al suo governo e l'unica cosa che poteva fare per impedirgli di intralciarla era ucciderlo, anche se la leggenda narrava che fosse immortale.

"È impossibile che nessuno possa ucciderlo, solo io posso non essere uccisa dagli altri. Deve aver fatto un qualche incantesimo al suo corpo."

Era ormai notte fonda e la Regina non aveva ancora trovato nulla. Stava per andarsene quando, attraversando l'enorme stanza, si accorse che una parte del pavimento faceva un suono differente al suo passaggio. Accostò la luce e, dopo aver pronunciato delle parole magiche, dissolse una magia illusiva e si accorse che vi era un'asse, leggermente rialzata, che nascondeva qualcosa. Questa era sigillata da una potente magia di cui Belle aveva letto poco prima. Così si mise a cercare il volume che aveva appena messo al suo posto e, dopo averlo trovato, iniziò a pronunciare una serie infinita di parole.

Dopo svariati tentativi Belle, oramai stremata, riuscì a rompere il sigillo. Al di sotto c'era uno scompartimento che conteneva un libro antico. Lo iniziò a sfogliare, non ne aveva mai sentito parlare.

Dopo qualche minuto le cadde l'occhio su una pagina che parlava di un elisir di lunga vita: permetteva ad un demone di renderlo immortale, ma solo per un periodo relativamente breve e, finito quel periodo, avrebbe iniziato ad invecchiare e l'efficacia dell'elisir a diminuire. L'unico modo per uccidere quel demone era ferendolo con un'arma imbevuta dell'acqua del lago Manhir situato all'interno della Foresta Oscura.

La Regina decise, allora, di partire quella stessa notte alla ricerca di quell'acqua magica. Sarebbe ritornata la mattina successiva e nessuno avrebbe sospettato di nulla.

Si recò di nascosto alle scuderie, qui preso il suo destriero partì alla volta della Foresta.

Luna insanguinata- La regina di demoni [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora