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Per una buona mezz'ora i tre amici passeggiarono lungo la battigia di quella spiaggia e di quella vicina alla ricerca di granchi, che Namjoon riuscì a scovare in una piccola pozza.

Dopo aver speso qualche minuto a osservarli, li salutarono e si rituffarono in acqua per nuotare attorno al molo e raggiungere il punto dove Seokjin aveva detto che si trovavano molti pesci.

"Tieni, mettiti questi!" disse il ragazzo, porgendo a Jimin una maschera subacquea con il boccaglio per poter vedere meglio sott'acqua.

Lui la indossò sorridendogli. Poi immerse la testa sott'acqua e sgranò gli occhi per lo stupore: un banco di pesciolini, piccoli e di colore scuro, nuotavano allegramente accanto a lui, incuranti della sua presenza.

Jimin tornò a galla e dopo essersi tolto il boccaglio esclamò: "Sono bellissimi!".

"Sono pesci comuni, sai? Non sono speciali, però sono carini". Seokjin si riprese maschera e boccaglio e si immerse per ammirarli.

In quel momento il sole stava calando, ponendo fine al primo giorno che Jimin aveva trascorso a Polar Island. Il ragazzino sorrise, guardando il disco infuocato che baciava l'acqua all'orizzonte, e dentro di sé ammise che quella giornata si era rivelata migliore del previsto.

**************

"Ah, Jimin, che ne dici se dopo cena ci raggiungi qui in spiaggia, verso le nove magari, così ti facciamo conoscere gli altri due nostri amici di cui ti parlavamo prima?" propose Seokjin quando uscirono dall'acqua.

I tre amici si erano divertiti moltissimo e Jimin non stava nella pelle al pensiero che anche nei giorni seguenti avrebbe potuto passare del tempo con quei due.

"Ma certo! Che cosa faremo?".

"Allora, di solito il nostro amico, che si chiama Hoseok...".

"Aspetta, hai detto Hoseok?" lo interruppe Jimin, sorridendo automaticamente non appena sentì il nome di quel ragazzo dolce e simpatico che gli aveva regalato i panini con le gocce di cioccolato.
Non vedeva l'ora di rivederlo e dirgli che li aveva mangiati e li aveva trovati squisiti.

"Sì, proprio lui. Perché, lo conosci?" chiese Namjoon.

Jimin li mise al corrente di ciò che era accaduto alcune ore prima, sia di quando Hoseok gli aveva regalato dei panini dolci che di quando quell'altro suo amico, Jungkook, aveva cercato di rubargli la bici.

A quelle parole Namjoon e Seokjin scoppiarono a ridere; il primo si batteva perfino le mani sulle cosce per quanto trovava divertente quell'episodio.

"Non c'è niente da ridere" borbottò Jimin, corrugando la fronte e incrociando le braccia al petto, offeso.

"Ah, un giorno o l'altro il nostro Jungkookie ci farà impazzire" ammise Namjoon, sospirando e scuotendo la testa, ma senza mai smettere di ridacchiare. "Ogni tanto è una vera peste, ma ha un cuore d'oro, Jimin, e se ha cercato di rubarti la bici... Beh, ogni tanto ha dei colpi di follia e fa cose assurde, ma è perché non ci riflette, dato che è piccolo e sta ancora crescendo".

Jimin evitò di ribattere, perché non era d'accordo con ciò che Namjoon aveva appena detto.

Che senso aveva dire che stava ancora crescendo? Non era un motivo sufficiente per perdonarlo: secondo lui rubare bici era qualcosa di sbagliato sempre, sia da piccoli che da grandi.

"Comunque Hoseok ci sarà di sicuro, mentre Jungkook non lo so" confessò Seokjin. "A volte non ha voglia di raggiungerci, mentre altre volte non andrebbe mai via. È un tipo abbastanza particolare, in effetti".

"Ma noi lo adoriamo" aggiunse Namjoon.

Jimin sospirò. Per quanto potessero parlare bene di lui, non sarebbero riusciti a fargli cambiare idea.

Reach For The Stars || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora