Seduto su ruderi di una casa diroccata, mi incanto a fissare il nulla
Alla ricerca di una risposta che non c'è, ascolto.
Amo il silenzio del vento, unico compagno di viaggio in un mondo indifferente, però quanto è bello il sole, con il suo calore e l'aria che riscalda.
Sento i Maggiori miei soffiarmi sulle tempie, li rivedo tutti, uno a uno.
Essi mi chiedono, severi, il dovere:
Facesti il tuo?
Che rispondo, non so.
Vedo solo macerie.
Per ironia della sorte, gli eterni han fatto il loro tempo.
Quello che credevi tuo non è più, non si può scegliere quello che siamo.
Tutto svanisce, nulla è come appare.
Facesti il tuo? Mi domandano, importuni.
Dura razza, rozza pietra sbozza.
Duro lavoro, schiena gobba,
mano ruvida, occhio fisso.
Accalca una roccia sull'altra,
sale il muro ancora, dove altro sale, d'invidia sparso attorno,
sulle ferite brucia.
Siedo, inerme, affaticato, poi un giorno, quel giorno, l'alba fosti tu.
Sconosciuto il tuo volto, sconosciute a queste terre le fatiche tue.
...che valore ha tutto ciò?
Mi domandasti.
Che rispondo, non so.
Il lavoro è molto, troppo per sole mani.
Ma le radici, queste radici, son salde, il sale del disonore non le colse.
Un terremoto le scosse, non le divelse.
Di una pianta, le radici sono il cuore, saldo quello,
il resto torna.
Sento i Maggiori miei soffiarmi sulle tempie, li rivedo tutti, uno a uno.
Essi mi dicono, severi, della stirpe:
La fiamma non muore,
se arde brace.
Poi sulle macerie salisti con me, le sole mani divennero quattro.
Il muro sale, il sale sparso attorno, il sudore diluisce.
L'invidia sparisce,
delusa ammutolisce.
Il silenzio del vento diviene sollievo, nella luce dei tuoi occhi.
Il calore del sole arde, nelle carezze tue.
Un momento ancora, Maggiori miei, assaporo il bello della vita prima di venire.
L'aroma del caffè, una risata,
un bicchiere di vino, la tua compagnia.
Le macerie crollate risorgono,
l'alba ritorna e con te, io,
sorridente e fiero,
al tuo fianco mi risollevo migliore.
__________
Terremoto
Sentado sobre los escombros de una casa en ruinas, me encanto mirando a la nada. Buscando una respuesta que no existe, escucho.
Amo el silencio del viento, único compañero de viaje en un mundo indiferente, pero qué hermoso es el sol, con su calor y el aire cálido.
Siento mis Mayores soplando sobre mi frente, los veo a todos de nuevo, uno por uno.
Me preguntan severamente, por mi deber:
¿Hiciste el tuyo?
Lo que respondo, no lo sé.
Solo veo escombros.
Irónicamente, los eternos han tenido su día.
Lo que pensabas que era tuyo ya no lo es, no puedes elegir quienes somos.
Todo se desvanece, nada es lo que parece.
¿Hiciste el tuyo? Me preguntan, importunos.
Raza dura, piedra áspera destroza.
Trabajo duro, espalda jorobada,
mano áspera, ojo fijo.
Amontona una piedra sobre otra,
todavía trepa la pared, pero la sal esparcid por la envidia,
sobre las heridas quema.
Me siento, indefenso, fatigado, entonces un día, ese día, el amanecer eras tú.
Tu rostro es desconocido, tus fatigas desconocidas para estas tierras.
...cual es el valor de todo esto?
me preguntaste.
Lo que respondo, no lo sé.
El trabajo es mucho, demasiado para las manos solas.
Pero las raíces, estas raíces, están firmes, la sal de la deshonra no se ha apoderado de ellas.
Un terremoto las sacudió, no las desgarró.
De una planta, las raíces son el corazón, equilibra eso,
el resto vuelve.
Siento mis Majors soplando sobre mi frente, los veo a todos de nuevo, uno por uno.
Me dicen, severos, del linaje:
La llama no muere,
si las brasas arden.
Luego subiste los escombros conmigo, las únicas manos se convirtieron en cuatro.
El muro se levanta, la sal se esparce, el sudor la diluye.
La envidia desaparece,
decepcionada, se queda en silencio.
El silencio del viento se convierte en alivio, en la luz de tus ojos.
El calor del sol quema, en tus caricias.
Un momento más, mis Mayores, déjenme saborear la belleza de la vida antes de correrme.
El aroma del café, una risa,
una copa de vino, tu compañía.
Los escombros derrumbados se levantan de nuevo,
vuelve el alba y contigo yo,
sonriente y orgulloso,
a tu lado me recupero mejor.
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POESIE E PENSIERI / POEMAS Y PENSAMIENTOS
ПоэзияSolitudine e disperazione sono delle pessime compagne di via, ma se le si conosce da vicino, possono fare compagnia tanto quanto una persona cara che non c'è più. POESIE E PENSIERI non vuole essere di insegnamento a nessuno, al di fuori di colui che...
