JUNGKOOK'S POV:
«Gli hai detto “Hasta la vista, baby”?», mi chiese la nonna ridendo a crepapelle, tanto che riuscii a capirla a stento.
Le rivolsi un sorrisetto poco convinto. «No. Solo dopo avergliela tirata, mi sono venute in mente una decina di cose anche più fighe che gli avrei potuto dire».
Rise ancora più forte. «Buon per te, bambino mio. Buon per te».
«Mi piacerebbe che fosse davvero così “buon per me”. Invece mi sento come “costretto” a odiarlo per quel che ha fatto, anche se in realtà vorrei solo perdonarlo e sistemare le cose. Sento che devo essere incazzato, ma non mi viene spontaneo».
«Lascia che ti dia qualche consiglio, bambino mio». Cominciò a distribuire le carte agli anziani dallo sguardo poco vispo, seduti al tavolo da poker con lei. Io le ero seduto accanto su una sdraio pieghevole, al centro della sala da gioco della casa di riposo dove viveva. «Se merita di essere perdonato, si farà lui perdonare da te».
«In che senso?»
«Ascoltami bene, perché più si avvicina la mia dipartita, più diventano importanti le cose che ti dico. Tesoro mio, sono già parecchio anziana, molto più di tanti altri, quindi le mie parole sono come oro colato».
Sorrisi. «Ho capito, nonna. Ti ascolto, anche se sei troppo cocciuta per morire, quindi la tua tesi non è valida».
Mi guardò con occhi furbi. «Per questa ragione mi circondo di morti viventi. Se la morte viene a bussare alla mia porta, posso indicarle un mucchio di altre persone che la seguirebbero opponendo molta meno resistenza di me».
«Ehi!», gracchiò l’uomo che aveva di fronte.
«Oh, taci, Minseok. Lo sai che non mi riferivo a te».
Compiaciuto della risposta, annuì. Gli tremava leggermente la testa e le labbra ebbero un fremito quando abbassò lo sguardo sulle carte che teneva in mano.
Lei inclinò la testa verso di me, e mimò con le labbra: “Mi riferivo proprio a lui”.
«Stavi per darmi un tuo prezioso consiglio?»
«Sì, certo. La cosa più piacevole al mondo è quando un bel pezzo d’uomo si mette in ginocchio davanti a te, perché vuol dire che sta per succedere una di queste due cose. E ti dirò anche come fare a sapere quale delle due. Se non indossi gli slip, vuole succhiartelo, e la cosa è meravigliosa per ovvie ragioni. Se invece li indossi, si sta umiliando e ti supplica di perdonarlo. E così, mia caro, uomini passivi omosessuali come te mostrano un bel dito medio a tutti quelli che pensano che gli uomini alpha comandino. Non c’è nulla di più appagante a questo mondo che detenere un simile potere nelle proprie mani. Quindi quando un uomo ha combinato un guaio, ed è giusto che si umili per chiederti perdono, tu aspetti. Se merita di essere perdonato, verrà da te con fiori e scuse per giorni e giorni. E tu ti crogiolerai in questa profusione di atti penitenziali per tutto il tempo che riterrai opportuno».
«E dopo?»
«Dovrà dimostrarti che è davvero pentito. Ma sarai tu a decidere quando avrà finito di pagare il suo debito per essersi comportato da idiota. Tutto qui».
Scossi la testa, sorridendo. «E se non viene in ginocchio a chiedermi perdono?»
«Allora, prima di tutto non era degno di te. Ti lecchi le ferite e vai avanti con la tua vita. Sei ancora giovane, bello e in gamba. Essere giovani significa combinare casini fino a quando non si fa la cosa giusta. Più semplice di così!».
«Grazie, nonna. Una volta tanto mi hai dato un consiglio che posso mettere in pratica».
«Oh, ti ho detto che non esiste momento migliore per avanzare qualche richiesta? Vuoi una nuova auto, il permesso di infilarti un po’ in altri letti, qualche gioiello? Questo è il momento di osare».
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𝕍𝕠𝕘𝕝𝕚𝕠 𝕌𝕟 𝔹𝕣𝕒𝕧𝕠 ℝ𝕒𝕘𝕒𝕫𝕫𝕠 {𝕋𝕒𝕖𝕜𝕠𝕠𝕜}
Fanfiction*Dal Capitolo: ???* JUNGKOOK'S POV: Come ho conosciuto Taehyung? È entrato nella mia pasticceria, ha comprato una torta di ciliegie, rubato un vaso di fiori - non avevo idea di cosa diamine dovesse farci - e lasciato il suo biglietto da visita in be...