TAEHYUNG'S POV:
⚠️allarme MLML⚠️
Con Jungkook decidemmo di restare in campagna per quel giorno, e poi per quello successivo, e per quello dopo ancora. Jungkook continuava a dire che doveva tornare per una gara che sarebbe stata utile alla sua bakery, e che si sarebbe tenuta di lì a due giorni. Gli promisi che mi sarei occupato del viaggio di ritorno e avrei riportato in città lui e tutte le attrezzature necessarie, in tempo per la competizione. Avevo affittato un piccolo bungalow nelle vicinanze della cittadina in cui viveva la sua terribile nonnina. Era un bel cambiamento rispetto alla solita vita, ma prima di allora non mi ero reso conto di quanto avessi bisogno di aria fresca.
Stavamo passeggiando lungo un piccolo ruscello che scorreva pigro, gli uccellini cinguettavano, e sprazzi di luce screziata filtravano tra le foglie degli alberi. Era il classico quadretto di pace campestre, così idilliaco e scontato da risultare quasi stucchevole, ma vedevo che a Jungkook piaceva, e questa era l’unica cosa che contasse per me.
«Ecco, una normale passeggiata tra due persone normali», dissi.
Jungkook camminava con la mano intrecciata alla mia, come fossimo due dodicenni. «Parla per te. Io sono una persona normale. Quello pazzo sei tu».
«Pfui. Ho un solo disturbo clinico. Non bisogna averne almeno due per essere ritenuto pazzo? E inoltre, quand’è l’ultima volta che mi hai visto rubare qualcosa?»
«Uhm, vediamo se riesco a fare un elenco cronologico, dal momento in cui sei comparso alla casa di riposo in poi. La busta di popcorn, il telecomando dell’albergo la prima sera, i miei slip, l’ultimo bagel di quel povero anziano durante la colazione continentale…».
«Era senza denti! Cosa ci avrebbe fatto? Avrebbe continuato a masticarlo finché non gli si fosse sciolto in bocca?»
«Magari aveva la dentiera sul tavolo. Che ne puoi sapere».
Sorrisi. «A essere sincero, ho visto che non aveva i denti solo dopo averglielo fregato».
«Visto! Sei un animale senza pietà».
«Non è affatto vero. Un animale non potrebbe neppure sperare di raggiungere il grado di raffinatezza d’ingegno che possiedo io. Impossibile».
«Mostri tutto il tuo acume in modo così plateale e sfacciato che nessuno ti prende sul serio».
Scrollai le spalle. «Ogni uomo ha le sue doti».
Sorrise, e caspita quant’era bello – quando sorrideva, quando aggrottava la fronte, quando metteva il broncio. Indossava una maglietta che avevamo preso in un’area di servizio, e un paio di pantaloncini da ginnastica, perché nessuno dei due si era portato nulla da casa: infatti non avevamo preventivato di venire in campagna per restarci più giorni, e i negozi d’abbigliamento veri e propri erano troppo lontani per scomodarci ad andare fin lì. Avevo insistito perché comperasse solo quella maglietta su cui era scritto “Queste tette appartengono a una camionista sexy”. Sulla mia invece c’era un camion della spazzatura con la scritta “Carico svuotato”. Anche se Jungkook non aveva trovato le magliette così divertenti, mi aveva assecondato ed era stato al gioco.
In maglietta e pantaloncini, o con un abito elegante, era sempre splendido, e dovevo fare un continuo sforzo su me stesso per non sbatterlo per terra o contro un muro e scoparmelo lì, seduta stante.
Si inumidì le labbra. «È vero, hai qualche dote. Ma più che altro mostri il meglio di te in quel che fai a luci spente».
«Aspetta un po’, il sesso sarebbe bello solo a luci spente? Mi vuoi mettere un sacchetto di carta in testa, adesso?»
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𝕍𝕠𝕘𝕝𝕚𝕠 𝕌𝕟 𝔹𝕣𝕒𝕧𝕠 ℝ𝕒𝕘𝕒𝕫𝕫𝕠 {𝕋𝕒𝕖𝕜𝕠𝕠𝕜}
Fanfiction*Dal Capitolo: ???* JUNGKOOK'S POV: Come ho conosciuto Taehyung? È entrato nella mia pasticceria, ha comprato una torta di ciliegie, rubato un vaso di fiori - non avevo idea di cosa diamine dovesse farci - e lasciato il suo biglietto da visita in be...