-8- Contatto

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🚨Attenzione contiene spoiler della sesta stagione del anime 🚨

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Katsuki arrivò come un uragano nella stanza  di Izuku.

Vide un gruppo di medici intorno  al suo letto .
Erano appena  riusciti a riportare i parametri di Izuku nella norma.

Quella mattina, appena prima dell'alba, il cuore del verdino aveva  cominciato a battere veloce.
Così veloce come se stesse  per avere  un infarto.

Non capivano come quel quirk funzionasse.
Non era possibile,una cosa che  influenzava i sogni potesse aver ripercussioni anche sul fisico.

Katsuki cominciò a scansare tutte le persone.
Doveva controllare personalmente che il suo Deku stesse bene.

Il volto  sembrava sofferente e ancora  più pallido del giorno prima.

Lo strumento che controllava i battiti del cuore emetteva dei suoni irregolari e poco rassicuranti.

Il biondo allungò una mano e afferrò l'altra di Izuku accarezzandola.

Ormai se ne fregava di ciò che pensavano gli altri.
Non sentiva  più il disagio di prendere la mano  della persona  più  preziosa per lui.

Era preoccupato da ciò che aveva scoperto.
Le vittime di quel quirk  se non venivano risvegliate al più presto, morivano nel giro di poco tempo, un paio  di giorni .

Izuku stranamente  era in coma da  dieci giorni.

Era un vero mistero.

Il biondo  pensò: l'unico che poteva,al momento, avere una qualsiasi possibilità di risvegliarlo era lui.

La soluzione più  semplice era stare vicino ad Izuku il più  possibile.

Katsuki dopo varie sfuriate con i medici, il direttore dell'ospedale e varie chiamate a sue conoscenze.
Riuscì ad avere  il consenso di stare al fianco del paziente 24 ore su 24.

Voleva stargli vicino e dopo quel sogno era ancora più  preoccupato per la sorte del verdino.

Appena la piccola  folla era andata via e la camera fu sistemata per ospitare anche  l'eroe biondo, il silenzio tornò.

L'unico  suono che si sentiva erano gli strumenti di monitoraggio e i loro respiri.

Katsuki afferrò l'unica sedia nella stanza e la portò  vicino al letto di Izuku, si sedette e riprese la sua mano  .

Passarono secondi, minuti e ore interminabili quel giorno,scandite dai rumori del ospedale e dai battiti del cuore di Izuku.

Non era successo niente, a parte qualche momento dove il cuore di Izuku accellerava improvvisamente per ritornare normale un secondo dopo.

Era arrivata la sera, la stanza era illuminata dalla luce del corridoio che attraversava la porta semi aperta.

Katsuki era sempre stato nella stanza, non si allontanava da Izuku. Nemmeno per un minuto si era staccato ma ad un certo punto sempre tenendogli  la mano, si addormentò.

Era sfinito, la tensione di non poter far niente ed essere impotente in quella situazione .

La testa scivolò appoggiandosi al dorso della mano del verdino.

Una piccola scarica elettrica verde, li unì.

Katsuki  riaprì gli occhi .
Si ritrovò  in un  luogo oscuro  dove non si capiva dov'era il cielo o la terra iniziavano o finivano.

Era tutto  nero.

Lo sguardo cercava una qualsiasi  fonte di luce e girandosi, verso  quella che credeva la sinistra, in lontananza  si distingueva un piccolo punto luminoso.

Non mi lascerai così facilmenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora