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OIKAWA
25 Aprile, mercoledì.
19:10

***
È passata un'ora da quando io e Misaki ci siamo dati il primo bacio.

E cosa potrebbero mai fare da un'ora due diciottenni se non continuare a baciarsi?

Non so quanti baci ci siamo scambiati, so solo che vedere le sue labbra rosse per colpa mia mi manda fuori di testa.

<<tregua>> ride lei staccandosi da me.

Mugugno un lamento e mi riavvicino al suo viso, ma lei si sposta e finisce che le bacio la guancia.

<<e dai, solo un altro>> grugnisco. <<tra poco devo andare via>>

<<di già?>> dice lei guardando l'ora sull'orologio appeso davanti a lei. <<è già quasi finita l'ora delle visite>>

<<se solo avessi già diciotto anni resterei a dormire qui, ma non posso>> continuo dandole un altro bacio sulla guancia.

<<ogni tanto dimentico di essere più grande di te>> ride lei.

<<solo di qualche mese>> le afferrò il viso con le dita e finalmente riesco a darle un altro bacio sulle labbra e le guardo. <<mi piacciono>>

<<l'ho notato>>

Non so esattamente quando mi sia iniziata a piacere, forse fin da subito.

All'inizio pensavo fosse solo preoccupazione la mia, il fatto che avesse provato a suicidarsi sotto ai miei occhi mi aveva destabilizzato un po'.

E per quanto io quel giorno sia stato calmo a gestire quella situazione, non vuol dire che non stessi sudando freddo.

Ma a quanto pare, nel cercare di aiutarla, ho imparato a conoscerla...e questo mi ha portato a farmela piacere.

Sembrava una musona, sempre triste e arrogante nei miei confronti.

Ma già dal suo compleanno avevo notato quel suo cuore che pian piano si stava sciogliendo.

<<quindi domani vieni?>> mi domanda lei ridendo.

Sa già la risposta, ecco perché ride.

<<dopo oggi, direi proprio che non ti libererai più di me>>

Guardo l'orologio e nello stesso momento sentiamo bussare alla porta, perciò mi alzo e mi sistemo il colletto della camicia.

<<è permesso? Ho portato la tua cena Shimizu-san>> annuncia l'infermiera posando il vassoio sul tavolo, poi guarda me. <<la ragazza deve mangiare in presenza di qualcuno, se sta andando via posso rimanere io>>

Dimentico sempre che in ospedale hanno orari strani per i pasti.

<<rimango io, stia tranquilla>> sorrido.

L'infermiera fa un mezzo inchino e va via lasciandoci nuovamente da soli.

<<penso che resterò qui ancora un po'>> dico afferrando il vassoio e mettendolo sul letto.

A reason to live || Oikawa TooruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora